SARTI-FIZI E RAGGIRI - IL M5S VUOLE ESPELLERLA MA LEI È SPAVALDA: ''NON C'È MOTIVO''. TIRERÀ FUORI I SUOI VIDEO? - IL PROBLEMA NON È TANTO O NON SOLO L'AVER USATO I RIMBORSI PER FARE ''VIDEOSORVEGLIANZA'' IN CAMERA DA LETTO DEI MISTERIOSI ''DEDO E LUCA'', O PER COMPRARE L'AUTO AL PADRE, IL FATTO È CHE HA PUBBLICATO BONIFICI FALSI SUL SITO DEL MOVIMENTO: LI FACEVA MA POI LI RITIRAVA PER INTASCARSI I SOLDI
1. CHI SONO DEDO E LUCA, DI CUI LA SARTI HA FATTO ''VIDEOSORVEGLIANZA'', SECONDO IL SUO EX FIDANZATO?
Da AdnKronos - Tibusche, dal canto suo, ha raccontato ai magistrati e alle Iene come sarebbero stati spesi i soldi non restituiti dalla Sarti: 18mila euro in cinque anni per l'affitto della casa di Salerno, ma gli altri sarebbero stati spesi dalla parlamentare del M5S in modo diverso: 7mila euro la Sarti li avrebbe prestati al padre per la ristrutturazione della casa e l'acquisto di un'auto, 4.200 per la campagna elettorale e 4mila per "i videocontrolli di Dedo e Luca".
Chi sono Dedo e Luca? Se lo chiedono le Iene, interrogandosi anche sulla compatibilità tra i videocontrolli e il ruolo della Sarti che era presidente della Commissione Giustizia oppure se Tibusche è solo uno spaccone che millanta storie. Inoltre Filippo Roma dice che Bogdan Tibusche avrebbe parlato in chat con un amico di "video hard" che sarebbero stati realizzati grazie a telecamere piazzate nella camera da letto di Sarti.
GIULIA SARTI ANDREA DE GIROLAMO BOGDAN TIBUSCHE
2. SARTI RESISTE: «NON LASCIO IL MOVIMENTO» I VERTICI LA GELANO: ESPULSIONE DOVEROSA
Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”
Per i vertici stellati l' espulsione, a questo punto, non è in discussione: «È doverosa, nessun ripensamento, Giulia è fuori», ripetono da Di Maio in giù.
Lei però, Giulia Sarti, non molla il Movimento e promette di restarci fino alla cacciata, che appare inevitabile: «Dimettermi? Ma non c' è motivo, io non sono stata espulsa dal M5S», replicava ieri pomeriggio l' ex presidente della commissione Giustizia della Camera, rimpiazzata pochi minuti prima dalla collega di partito Francesca Businarolo.
«Spero di restare nei 5 stelle perché non ho fatto assolutamente niente - è la versione di Sarti - non lascio il Movimento, io l' ho fatto nascere. Se voglio incontrare Di Maio per un chiarimento? Non ce n' è bisogno. C' è un procedimento dei probiviri in corso...».
LE CARTE
I saggi grillini, fino a ieri sera, non si sbilanciavano, nonostante l' orientamento piuttosto marcato dei vertici: «Per il momento - trapelava dal collegio - è stata aperta la procedura, ora attendiamo che Sarti risponda nel merito della vicenda». Cioè su dove siano finiti i 23mila euro che la deputata avrebbe dovuto donare al fondo del microcredito grillino e che invece, per giustificare i mancati versamenti, Sarti ha sostenuto fossero stati sottratti dall' ex fidanzato Bogdan Andrea Tibusche. Il quale però, una settimana fa, è stato scagionato da ogni addebito, con la richiesta di archiviazione della Procura di Rimini, che indagava dopo una denuncia della stessa Sarti.
«SITUAZIONE TORBIDA»
«Ora è necessario vedere tutte le carte, perché sta uscendo di tutto e dobbiamo capire cosa sia realmente successo», spiegavano ieri dal collegio dei probiviri. La situazione«appare estremamente torbida, quindi va chiarita per bene».
Non è chiaro quanto tempo si prenderà il tribunale grillino per emettere la sua sentenza, ma nel Movimento la vicenda sembra già chiusa. Per scacciare via gli imbarazzi, Di Maio ha detto che «le dimissioni di Sarti sono un atto doveroso».
Nessuno si aspetta, allora, il colpo di scena. In Parlamento, il M5S ha già voltato pagina. Al posto di Sarti (che però resta deputata), alla presidenza della commissione Giustizia è stata eletta Francesca Businarolo.
Padovana, 36 anni a luglio, è al secondo mandato da parlamentare essendo entrata nei cinque stelle nell' aprile 2009. Ieri ha raccolto 24 voti, quelli di Lega e grillini (Sarti compresa, presente alla votazione). Il Pd aveva candidato la deputata Lucia Annibali, mentre Forza Italia non ha votato per protesta.
«RINGRAZIO SARTI»
«Sono onorata di questo nuovo incarico che porterò avanti con il massimo impegno - le prime parole della neo-presidente della Commissione Giustizia - penso subito a tutto quello che ci aspetta, a quanto c' è ancora da fare: uno dei provvedimenti più importanti, che sento particolarmente come donna e come parlamentare è la proposta di legge sulla violenza di genere».
Businarolo ha speso qualche parola per la (quasi) ex compagna di partito: «Ringrazio la collega Giulia Sarti per il lavoro svolto da sempre con la massima dedizione». L'opposizione però attacca. Il dem Carmelo Miceli, che fa parte della commissione Giustizia, ricorda: «Il leader M5s si era impegnato a denunciare i furbetti di Rimborsopoli per danno di immagine: che fine hanno fatto queste denunce? Era una balla enorme lanciata in campagna elettorale per prendere in giro gli elettori? Nessuno è stato denunciato».
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