elly schlein padre melvin schlein

SEI FORTE PAPÀ! – MELVIN SCHLEIN, L'84ENNE PADRE DELLA SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD, EBREO ASKENAZITA, PROFESSORE EMERITO DI STORIA ALL’UNIVERSITÀ DI LUGANO, DICE LA SUA SULLA GUERRA TRA HAMAS E ISRAELE. E SI DISSOCIA DALLE POSIZIONI DELLA FIGLIA: “CREDO POCO ALLA SOLUZIONE DEI DUE STATI. NON CI VUOLE UN ESPERTO PER CAPIRE CHE UNA DECINA DI COMANDANTI DI HAMAS UCCISI NON VALGONO MIGLIAIA DI VITTIME CIVILI, IL PREZZO DELL’OPERAZIONE MILITARE È SPROPORZIONATO E PER ISRAELE È UN ERRORE STRATEGICO” – E RICORDA: “ANCHE NEGLI ANNI ’60, QUANDO VIVEVAMO IN UN KIBBUTZ, DORMIVAMO CON IL MITRA SOTTO IL LETTO”

Estratto dell’articolo di Franco Zantonelli per www.repubblica.it

 

Melvin Schlein - padre di Elly Schlein

A poco più di un mese dal sanguinoso massacro di israeliani, compiuto da Hamas, lo scorso 7 ottobre, come pure sul conseguente attacco israeliano a Gaza, si esprime Melvin Schlein, padre di Elly Schlein, la segretaria del Partito democratico. 84 anni, ebreo askenazita, professore emerito di storia e scienze politiche della Franklin University di Lugano, l’anziano docente, che abita con la moglie in una villetta a schiera ad Agno, a una decina di chilometri dalla provincia di Varese, ha rilasciato una lucida intervista, ricca di ricordi personali, al settimanale ticinese La Domenica, supplemento del Corriere del Ticino.

 

“La situazione al confine con la Striscia non è mai stata semplice”, spiega Melvin Schlein il quale, nei primi anni dello Stato di Israele viveva là, nel kibbutz di Nahal Oz, a pochi chilometri da Gaza, teatro di scontri il 7 ottobre scorso.

 

Melvin Schlein - padre di Elly Schlein

“Anche negli anni ’60 - ricorda – dormivamo con il mitra sotto il letto”. La notizia dell’attacco di Hamas ha suscitato “orrore e grande preoccupazione”, nella famiglia Schlein. Il professore dice, infatti, di avere molti amici e parenti che vivono in Israele. Per poi aggiungere che “non è la prima volta che assistiamo a un esacerbarsi del conflitto, spesso a seguito di fasi di distensione come quella inaugurata dagli accordi di Abramo, e devo dire che non sono molto ottimista sulle prospettive di risoluzione”.

 

Melvin Schlein, che ha avuto diversi parenti residenti a Leopoli, la città ai tempi polacca oggi ucraina, sterminati durante l’olocausto nazista, dichiara anche la sua preoccupazione di fronte all’ondata di antisemitismo, che si sta manifestando in Europa. “Anche questa purtroppo - confida con amarezza – non è una novità, ma la frequenza degli episodi e i numeri che arrivano, ad esempio, dalla Francia, fanno impressione”.

 

elly schlein - manifestazione piazza del popolo

Cresciuto nel New Jersey, il padre di Elly Schlein ha sperimentato, sulla propria pelle, il germe dell’antisemitismo. “Pur appartenendo a una famiglia che non andava quasi mai in sinagoga, per gli altri un ebreo è sempre un ebreo”. E ricorda di quando, da bambino, nel quartiere in cui viveva, veniva bullizzato come “sporco ebreo”. Nonostante questo girava per le strade con una cassetta, cercando di raccogliere offerte per il movimento sionista.

 

[…]

 

Venendo ai fatti di queste settimane non è d’accordo con la durezza della rappresaglia del governo Netanyahu: “Elly ha invocato con forza la tregua umanitaria. Non ci vuole un esperto per capire che una decina di comandanti di Hamas uccisi non valgono migliaia di vittime civili, il prezzo dell’operazione militare è sproporzionato e per Israele è un errore strategico”.

 

Melvin Schlein - padre di Elly Schlein

Il professor Schlein non è, per niente, ottimista sul futuro. “Tutti - la sua tesi – parlano della soluzione dei due Stati, ma io ci credo poco. Implicherebbe una strutturazione delle relazioni e un riconoscimento istituzionale che una parte della società araba non può accettare”.

ELLY SCHLEIN elly schlein con l'elmetto elly schlein a piazza del popolo

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