collina

COLLINA, BATTI UN COLPO - CON IL REAL E IL BARCELLONA GLI ARBITRI NON SONO LIBERI: A DECIDERE CHE FOSSE L’INESPERTO FISCHIETTO OLANDESE A DIRIGERE IL QUARTO DI FINALE DELLA ROMA E’ STATO COLLINA, OGGI DESIGNATORE EUROPEO – L’ANNO SCORSO ANCELOTTI PARLO’ DI "FURTO" DOPO LA PARTITA DEL SUO BAYERN CONTRO IL REAL – E QUALI SONO LE 2 SQUADRE CHE RFIUTANO IL VAR IN CHAMPIONS? REAL E BARCELLONA...

collina

Stefano Carina per il Messaggero

 

È conosciuto come «miedo escenico», letteralmente «paura da palcoscenico». L’espressione, utilizzata da Valdano e presa in prestito dal premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez, si riferisce alla pressione che sente un calciatore avversario entrando nello stadio Bernabeu. Il «miedo escenico» negli ultimi anni, soprattutto in Champions, ha avuto una sua evoluzione. Non riguarda più le squadre che affrontano esclusivamente i blancos nel loro tempio ma si estende anche al Barcellona. In casa e in trasferta, non fa differenza. Ultima vittima, la Roma.

 

AL DI LÀ DEI VALORI Premessa d’obbligo: il divario in campo - seppur in una serata dove i catalani viaggiavano al minimo - è stato evidente. Lo ha ammesso anche Dzeko e nessuno è così folle da negarlo. Tuttavia se i rigori ci sono, vanno dati. La Roma ne aveva meritati due: il primo sullo 0-0 per un evidente spinta di Semedo sul bosniaco. L’altro, poco dopo l’autogol di De Rossi: il fallo su Pellegrini in area è stato invece trasformato in una punizione dal limite.

suarez

 

COLLINA BATTI UN COLPO Due torti evidenti che la Roma ha incassato con garbo. Anche perché paradossalmente il problema non è se alzare la voce o meno. In Italia, con la Figc commissariata, chi potrebbe farlo? Nessuno. C’è però un signore, Pierluigi Collina, che dal 2010 è designatore europeo. Impossibile in questi casi non pensare a lui. Perché a decidere che fosse l’inesperto fischietto olandese ad arbitrare il quarto di finale al Camp Nou, è stato proprio il bolognese.

 

collina

Più esperienza ha certamente il turco Cakir, che se l’altra sera non ha entusiasmato in Juve-Real, rimane sempre l’arbitro che nella finale con il Barcellona del 2015 non assegnò un evidente rigore ai bianconeri per fallo su Pogba. Curiosità: nel 2012-13 Cakir espulse senza motivo l’attuale laziale Nani, cambiando le sorti del match dello United. A favore di chi? Del Real, ça va sans dire.

 

ROUTINE SPAGNOLA Ormai non si tratta più di casi isolati ma della routine. Che penalizza chiunque non sia Real o Barcellona. Lo scorso anno, lo scandalo seguito all’arbitraggio dell’ungherese Kassai, fece perdere la calma anche ad Ancelotti che parlò di «furto». Difficile dargli torto: Bayern eliminato con due gol di Ronaldo in fuorigioco, l’espulsione di Vidal esagerata più il rosso mancato a Casemiro. Alla lista, si aggiunge il Psg.

 

ancelotti

Dietro la remuntada storica del Barcellona (da 0-4 a 6-1), ci si dimentica troppo in fretta che il tedesco Aytekin non sanzionò un rigore per i parigini, ne inventò uno a favore di Suarez e non espulse Pique. Rimedi? Uno, molto semplice: il Var, come si usa in Italia. Ma la Champions, lo rifiuta. E in prima fila, a favore del no, ci sono proprio Real e Barcellona.

dzeko 1collina

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”