Estratto dell’articolo di Andrea Ramazzotti per il Corriere dello Sport
Idea strepitosa per chi l’ha pensata, vergognosa per chi la osteggia. In primis, l’Uefa. Domani Ceferin presenterà la nuova Champions, quella dal 2024, frutto dell’accordo con l’Eca sui diritti tv, ma l’idea di una Superlega alla quale parteciperanno solo i migliori club europei (16 per la precisione) non è morta. Tutt’altro. Ci lavora da tempo il miliardario Leonard “Len” Blavatnik, per intendersi il nuovo signore del calcio italiano, colui che con Dazn si è preso i diritti della Serie A per il prossimo triennio.
L’ucraino con tripla cittadinanza, che secondo Forbes è il quarantaseiesimo uomo più ricco al mondo grazie a un patrimonio di 33 miliardi di dollari (aveva interessi nel mondo del petrolio, ora li ha della chimica, delle comunicazioni con Perform Group e Rocket Internet e dell’entertainment con Warner Music), non è uno abituato a perdere e adesso ha i diritti di tre dei cinque principali campionati del Vecchio Continente (oltre all’Italia possiede pure quelli della Francia e della Spagna).
Il piano di Blavatnik
Pensate che sia sufficiente per lui? Assolutamente no. Vuole anche i diritti della Premier League e della Bundesliga in mano a Sky, con la quale è pronto a trattare, ma soprattutto progetta - ed è già molto avanti - un campionato in stile Nba da giocare durante la settimana. Una sorta di Superlega chiusa. La dimostrazione della serietà del piano sono i contatti continui che ci sono stati anche negli ultimi giorni con sponsor, fondi e naturalmente con le società partecipanti.
C’è chi sostiene che si possa arrivare a un’illustrazione sommaria della formula già nell’arco di pochi giorni. Una risposta alla Uefa che sta per annunciare la riforma della Champions? Ha tutta l’aria di essere un guanto di sfida. Se succederà come nel basket, dove i club più importanti si sono creati un loro torneo, staccato dalla Fiba, lo vedremo.