dani alves

"NON MI HA DETTO CHE NON VOLEVA FARE SESSO E NON L’HO SCHIAFFEGGIATA: NON SONO UN UOMO VIOLENTO" - LA DEPOSIZIONE DANI ALVES AL PROCESSO DOVE È ACCUSATO DI AVER STUPRATO UNA 23ENNE NEI BAGNI DI UNA DISCOTECA DI BARCELLONA - "A CENA HO BEVUTO VINO, WHISKEY E GIN TONIC, POI SONO ANDATO IN DISCOTECA, DOVE L'HO INCONTRATA. BALLANDO, LEI HA COMINCIATO A STROFINARSI CONTRO DI ME E LE MIE PARTI INTIME. MI HA SEGUITO IN BAGNO: SI È INGINOCCHIATA E MI HA PRATICATO UNA FELLATIO" - IL CALCIATORE SOSTIENE CHE NON ERA CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE A CAUSA DELL'ALCOL, MA PER I PERITI "ERA LUCIDO…"

Estratto dell'articolo di Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera"

 

dani alves in tribunale

«Ho saputo dalla stampa che mi accusavano di stupro e il mio mondo è crollato». […] invitato a deporre nella terza e ultima giornata del processo ai suoi danni per aggressione sessuale davanti alla sezione 12 del tribunale di Barcellona (luogo dei fatti: la vittima lo accusa di stupro nel bagno della discoteca Sutton nella notte tra il 30 e 31 dicembre 2022), Dani Alves non ha più nulla del terzino possente capace di vincere tutto […]

dani alves in tribunale

 

La testa bassa, il corpo smagrito durante la detenzione preventiva, le frequenti crisi di pianto. La deposizione di Dani Alves ricostruisce la notte brava per cui la stella sbiadita della Seleçao rischia nove anni di carcere, 150 mila euro di risarcimento alla donna che lo accusa e 10 anni di libertà sorvegliata (la richiesta del pm): «A cena ho bevuto due bottiglie di vino e un bicchiere di whiskey giapponese — racconta —, poi un giro di gin tonic. Sono arrivato al Sutton, dove ho un tavolo riservato, alle 2.30».

dani alves in tribunale

 

In discoteca Alves incontra la querelante e due amiche: «Ballando, lei ha cominciato a strofinarsi contro di me, incluse le mie parti intime. Mi ha seguito in bagno: si è inginocchiata e mi ha praticato una fellatio». […]«Non mi ha detto che non voleva fare sesso. Non l’ho schiaffeggiata né gettata a terra: non sono un uomo violento». Rapporto consenziente, dunque, secondo la difesa.

 

dani alves in tribunale

Ma l’attenuante dell’alcol in eccesso, che avrebbe reso Alves incapace di intendere e di volere, era già crollata in precedenza, quando a parlare in Aula erano stati i periti forensi. Secondo loro […] «Le sue capacità cognitive erano compromesse però sapeva cosa stava succedendo».

 

Alves ha spiegato di aver cambiato versione più volte per cercare di salvare il matrimonio con Joana Sanz, che in un primo tempo ha minacciato di lasciarlo e poi è tornata al suo fianco, testimoniando a suo favore: «Su whatsapp gli ho chiesto se sarebbe rientrato per cena, lui ha detto di no. È tornato a casa molto ubriaco, puzzava di alcol. Si è schiantato contro l’armadio ed è crollato sul letto. Nello stato in cui era, ho pensato che fosse meglio parlargli il giorno dopo, quando mi ha detto di aver trascorso solo una serata con i suoi amici».

dani alves in tribunale

 

Pensando che la moglie non lo perdonasse, ha mentito: «Non ho ammesso la fellatio». […] ha concluso definendo il perimetro della sua bancarotta: «In Brasile mi hanno chiuso i conti, gli sponsor hanno rescisso i contratti». Si attende la sentenza .

 

 

 

 

 

Articoli correlati

DANI ALVES LE PROVA TUTTE PER \'DRIBBLARE\' IL CARCERE - IL CALCIATORE BRASILIANO, ACCUSATO DI AVER...

DANI ALVES LE STA PROVANDO TUTTE PER \'DRIBBLARE\' IL CARCERE - I LEGALI DEL CALCIATORE BRASILIANO...

DANI ALVESDANI ALVESdani alves barcellona 8dani alves e la moglie joana sanz 2DANI ALVES

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...