Federica Brignone intervistata dal Giornale a pochi giorni dal via della stagione. Tra una settimana sarà davanti al cancelletto di Soelden, in Austria, primo appuntamento della Coppa del mondo di sci.
Un ottima passata stagione, meglio del 2020. Che cosa era successo?
«Ho voluto strafare, facendomi distrarre dai risultati. Che ovviamente hanno smesso di arrivare, mentre crescevano errori e dubbi. Una crisi comunque arriva durante l’inverno».
Cosa manca in bacheca?
«Ho già avuto più di quanto sognassi. Inseguo la leggerezza di aver fatto della mia passione un lavoro e spero di lasciare quando capirò di non essere più competitiva, senza patemi, però».
Ci sarebbe quella cosa della data di scadenza come lo yogurt…
lindsey vonn SULLA STREIF kitzbuhel.
«In passato mi ero data una data di scadenza, poi quando ci sono arrivata ho visto che avevo ancora voglia, fame e risultati e ci son rimasta dentro, soprattutto con lo stress. Non voglio più ragionare così, ma prendere appunto anno per anno»
Brignone sul possibile ritorno di Lindsey… 40 anni ieri.
«Posso dire che non capisco? Questo posso annunciarlo: ho 34 anni, non so quando mi ritirerò, ma vi prometto che non tornerò! Spero non sia un’operazione nostalgia. E non per la protesi al ginocchio. Io penso che la vita sia una sola e so bene che cosa noi atlete abbiamo sacrificato fino a qui».
Fra due giorni esce il film sulla valanga azzurra: quando ne dedicheranno uno alla valanga rosa chi dovrebbe interpretare il suo ruolo?
federica brignone - superg di kvitfjell
«Nessuno può sciare come me, come noi. Io direi: caro Veronesi, vieni a filmarci ora che la storia la stiamo facendo. Poi magari farò la mia controfigura!»
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