SARÀ ARGENTINA-FRANCIA LA FINALE DEL MONDIALE – "LES BLEUS" HANNO BATTUTO UN INDOMITO MAROCCO GRAZIE ALLE RETI DI THEO HERNANDEZ E KOLO MUANI – DOMENICA SUPERSFIDA MESSI-MBAPPE’ (CI SARÀ IN PALIO SIA LA COPPA DEL MONDO SIA IL TITOLO DI CAPOCANNONIERE) - DESCHAMPS ANDRÀ ALLA CACCIA DI UN BIS MONDIALE CHE NON SI VERIFICA DAL 1958-62, MENTRE L'ARGENTINA VUOLE ALZARE LA COPPA DOPO ESSERCI RIUSCITA L'ULTIMA VOLTA CON MARADONA – LE PROTESTE DEL MAROCCO PER UN RIGORE NEGATO… - VIDEO

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Andrea Ramazzotti per gazzetta.it

 

 

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Sarà Argentina-Francia la finale del Mondiale. Se Messi ha faticato poco per piegare la resistenza della Croazia, più complicato è stato il compito di Mbappé e compagni che hanno battuto un indomito Marocco grazie alle reti di Theo Hernandez e Kolo Muani. Domenica allo stadio Lusail ci sarà in palio sia la coppa del Mondo sia il titolo di capocannoniere visto che il 7 volte Pallone d'Oro e il fuoriclasse francese sono entrambi primi nella classifica dei bomber con 5 centri a testa. Deschamps andrà alla caccia di un bis Mondiale che non si verifica dal 1958-62, mentre l'Argentina vuole alzare la Coppa dopo esserci riuscita l'ultima volta con Maradona, nel 1986. A Messi il compito di riscrivere la storia di fronte al compagno del Psg.

 

IL MARCHIO DI THEO

La Francia ha piegato subito la partita dalla sua parte e non si è più voltata indietro. I Bleus avevano più qualità, più esperienza internazionale e l’hanno fatta pesare nonostante le assenze degli influenzati Rabiot e Upamecano. E’ stata la rete del milanista Theo Hernandez dopo neppure 5 minuti a sbloccare il confronto su una sbandata di El Yamiq che si è perso ingenuamente Griezmann, ancora a secco di gol in questo Mondiale, ma determinante con il guizzo nell’azione dell’1-0. Il Marocco aveva abbandonato il “classico” 4-3-3 in favore di un più coperto 5-4-1, ma non era la stessa squadra di sempre perché, senza l’infortunato Aguerd, dopo un quarto d’ora ha perso anche l’altra colonna della difesa, il capitano Saiss.

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Il piano tattico di difendersi con maggiore compattezza non ha pagato e la prima nazionale africana a raggiungere la semifinale di un Mondiale pareva sul punto di crollare. E’ stato bravo Regragui a correggere l’errore iniziale e a tornare al 4-3-3 grazie all’innesto di Amallah: la sua formazione ha ritrovato gli equilibri e soprattutto si è tolta di dosso l’emozione e la paura con le quali era entrata in campo. La Francia, che aveva colpito un palo con Giroud (nell’azione in cui era andato ko il già acciaccato Saiss), ha sfiorato il raddoppio prima con Mbappe e poi con Giroud che, tutto solo, ha malamente concluso a lato.

 

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I Leoni dell'Atlante però sono saliti come intensità e hanno iniziato ad attaccare soprattutto sulla destra con Hakimi e Ziyech. Spinti dalla marea rossa in tribuna, i marocchini hanno iniziato a soffrire di meno il pressing degli avversari e, al tiro pericoloso dopo 8’ di Ounahi, hanno aggiunto il palo colpito con una spettacolare rovesciata da El Yamiq. Avevano più possesso e costringevano i campioni del mondo a difendersi e a ripartire.

 

 

 

EROE KOLO MUANI —   Nella ripresa il Marocco è sembrato ancora più coraggioso anche perché Attiat-Allah, entrato al posto di un Mazraoui non al top, ha garantiti spinta anche sulla fascia sinistra. I pericoli per i Bleus arrivavano da entrambi i lati: un cross radente di Ziyech ha fatto palpitare i 35.000 marocchini sugli spalti, ma anche Attiat-Allah ha messo al centro un gran pallone sul quale Koundé ha evitato un gol quasi fatto. E’ stato questo il momento migliore per gli africani, con Amrabat dominante in mezzo al campo e il solo En Nesyri poco in partita.

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Il Marocco ha superato il 60% di possesso, ma non ha mai inquadrato lo specchio della porta difesa da LLoris. Così, dopo una girandola di cambi che ha portato in campo Thuram, Hamdallah, Aboukhlal, Ezzalzouli e Kolo Muani, è stato quest’ultimo, l’attaccante del Francoforte, a segnare il 2-0 al primo pallone toccato. Il match a quel punto era finito, ma per festeggiare la seconda finale Mondiale consecutiva Deschamps ha dovuto attendere i 6 minuti di recupero nei quali il Marocco ha sfiorato il gol del 2-1 che avrebbe meritato.

 

MBAPPE’

Da gazzetta.it

 

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Dieci minuti prima di una semifinale Mondiale i pensieri per la testa sono tanti. E uno come Kylian Mbappé ne deve avere a centinaia, ci immaginiamo. Anche se si è distratto per un attimo proprio quando non ci voleva. Riscaldamento pre-gara, sessione di tiri: un tiro del fenomeno transalpino è finito piuttosto lontano dalla porta. E ha centrato il bersaglio sbagliato.

 

Prima del match col Marocco, Mbappé ha colpito con la sua conclusione un tifoso francese disabile in pieno volto. Un destro potente, quello del fuoriclasse del PSG che però si è accorto immediatamente del danno, seppur involontario. Ecco che il giocatore allora non è sceso coi compagni negli spogliatoi, ma ha aspettato che il tifoso dei Blues venisse piano piano "calato" di fila in fila. Poi lo ha accarezzato in segno di scusa: il tifoso ha apprezzato, anche se ancora molto dolorante per la terrificante pallonata.

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