mark thompson new york times

LA CARTA E' STRACCIA - IL "NEW YORK TIMES" ANNUNCIA CHE PER LA PRIMA VOLTA LE ENTRATE DEL DIGITALE HANNO SUPERATO QUELLE DELLA CARTA STAMPATA. NON SOLO: MENTRE LA PANDEMIA HA ROSICCHIATO LE FONDAMENTA DI MIGLIAIA DI AZIENDE, IL GRUPPO HA REGISTRATO PERDITE MENO DEVASTANTI DEL PREVISTO. ECCO COSA SUCCEDE QUANDO LA TUA ESISTENZA NON DIPENDE DALLA PUBBLICITÀ, MA DA OLTRE 6 MILIONI DI ABBONAMENTI…

DAGONEWS

 

new york times

Il gruppo “New York Times Co.” ha registrato guadagni migliori del previsto nel secondo trimestre dell’anno, annunciando che per la prima volta le entrate dal digitale hanno superato le entrate dalla carta stampata.

 

Il gruppo ha dichiarato di aver registrato un utile netto di 23,7 milioni nel trimestre, in calo rispetto ai 25,2 milioni del periodo dell'anno precedente. I ricavi sono scesi del 7,5% a  403,8 milioni da 436,3 milioni. «Riteniamo che la crescita significativa degli abbonamenti ai nostri prodotti negli ultimi anni dimostri il successo della nostra strategia e la volontà dei nostri lettori di pagare per un giornalismo di alta qualità» ha dichiarato la società in una nota.

mark thompson

 

 Il New York Times ha visto crescere gli abbonati per l’offerta principale del digitale di 493.000 lettori nel trimestre, ai quali se ne aggiungono 176.000 che si sono abbonati ad altri prodotti digitali, portando il totale a 669.000. «A fine trimestre avevamo 5,7 milioni di abbonati solo digitali e 6,5 milioni di abbonamenti totali» ha dichiarato il CEO Mark Thompson, che consegnerà le redini a Meredith Kopit Levien a settembre.

 

la facciata della sede del new york times progettata da renzo piano

I ricavi pubblicitari sono diminuiti del 43,9% nel trimestre, mentre i ricavi delle sottoscrizioni sono aumentati del 7,5%. Le entrate dagli annunci digitali sono diminuite del 31,9%, mentre le entrate degli annunci sulla carta stampata sono diminuite del 55%. «Le entrate pubblicitarie per la stampa sono diminuite quando la pandemia di COVID-19 ha avuto un’accelerata» si legge in una nota del gruppo.

 

NEW YORK TIMES TRUMP

La società prevede che le entrate dagli abbonamenti aumenteranno di circa il 10% nel terzo trimestre, mentre le entrate in abbonamento solo digitali dovrebbero aumentare di circa il 30%. I ricavi pubblicitari dovrebbero scendere dal 35% al 40%, mentre i ricavi pubblicitari sul digitale dovrebbero calare del 20% circa, sempre principalmente a causa della pandemia.

NEW YORK TIMES TRUMP NEW YORK TIMESNEW YORK TIMESmark thompson

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO