ALLA SILICON VALLEY CONVIENE VOTARE TRUMP - I DEMOCRATICI VOGLIONO FARE A PEZZI I GIGANTI DI INTERNET: IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DECRETA CHE AMAZON, APPLE, FACEBOOK E GOOGLE HANNO ESERCITATO UNA FORMA DI MONOPOLIO. CHIEDONO LA RIFORMA DELLE NORME ANTITRUST E NON ESCLUDONO DI VOLER FARE UNO SPEZZATINO DI QUESTE COMPAGNIE. I REPUBBLICANI CONCORDANO SULLE PRATICHE SCORRETTE MA NON SULLA SOLUZIONE ''SPACCATUTTO''
Paolo Mastrolilli per www.lastampa.it
Fosse per loro, le farebbero a pezzi. Come era accaduto con i grandi monopoli del petrolio, le ferrovie o il telefono. Stiamo parlando delle compagnie digitali della Silicon Valley, che sono finite nel mirino dei deputati democratici. Non stanno simpatiche neppure ai repubblicani, che le accusano di avere pregiudizi contro il loro messaggio politico, ma il Gop è meno duro sui rimedi.
Dopo un'indagine durata 15 mesi sulle pratiche di questi colossi, i membri della Commissione Giustizia della Camera dei deputati Usa sono arrivati alla conclusione che Amazon, Apple, Facebook e Google hanno esercitato una forma di monopolio. Perciò chiedono una riforma delle norme antitrust degli Stati Uniti, e arrivano a prospettare la necessità di fare uno spezzatino di queste compagnie.
Il rapporto conclusivo è lungo 449 pagine, ed è stato presentato dalla presidenza democratica della Commissione, guidata da Jerrold Nadler. Il documento sottolinea che le società indagate hanno abusato della loro posizione dominante, dettando i prezzi e le regole nei campi in cui operano. Secondo il New York Times, che ha rivelato per primo la notizia, i legislatori hanno chiesto di ripristinare la concorrenza attraverso ristrutturazioni e ostacolando le acquisizioni.
Si tratterebbe della più grande modifica delle leggi del settore dai tempi dell’Hart-Scott-Rodino Act del 1976, e non si esclude che la soluzione richieda di dividere le aziende digitali. «Le prove prodotte durante questa indagine dimostrano l'urgente necessità di un’azione legislativa e di riforma. Queste aziende hanno troppo potere e bisogna frenarlo, sottomettendolo a controlli».
I repubblicani condividono le critiche all’operato dei colossi della Silicon Valey, ma non i rimedi, perché non vogliono interferire con il loro modello di business. In più sono risentiti soprattutto perché accusano queste aziende di avere un pregiudizio politico contro le posizioni conservatrici, che censurano. I democratici però non vogliono prendere in considerazione questo aspetto, e quindi non c’è una convergenza bipartisan che lasci intravedere la possibilità di prendere iniziative legislative concrete, almeno fino a quando non cambieranno gli equilibri in Congresso, dove un partito controlla la Camera e l’altro il Senato.
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Le aziende prese di mira intanto hanno reagito, sostenendo che non gestiscono un monopolio, e la loro attività è stata benefica al progresso degli Stati Uniti e alla crescita dell’economia.