romano prodi enrico letta libro

CAFONALINO MORTADELLOSO! - PRODI E LETTA FINGONO DI AVER FATTO PACE IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL "MORTADELLA", USCITO GUARDA CASO ALLA VIGILIA DELLA PARTITA PER IL QUIRINALE - ROMANO SI TIRA FUORI DAL DOPO-MATTARELLA, ENRICHETTO NON SA ANCORA CHE PESCI PIGLIARE, MA INTANTO SI DEVE SORBIRE LE RAMANZINE DELL'EX LEADER DELL'ULIVO CHE GIUSTAMENTE LO CAZZIA PERCHÉ IL PD È PIÙ ATTENTO ALLE MENATE TIPO DDL ZAN CHE AL LAVORO… - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Laura Cesaretti per “il Giornale

romano prodi foto di bacco (6)

 

Rieccoli insieme, uniti in un lungo abbraccio in favor di telecamera utile a disperdere l'idea di un dissidio tra il maestro e il discepolo. Romano Prodi e Enrico Letta si sono esibiti insieme, ieri sera a Roma, scambiandosi elogi e riconoscimenti.

 

Occasione, la presentazione del libro autobiografico Strana vita, la mia, dato alle stampe da Prodi proprio in concomitanza - secondo i maligni - con l'apertura della partita per il Colle. Malignità che, ovviamente, il diretto interessato smentisce seccamente, e con buoni argomenti: «A 82 anni, con un incarico settennale, sarebbe una incoscienza».

 

Tanto più, aggiunge con un certo sarcasmo, che i famosi «101», i franchi tiratori Pd che affossarono nel 2013 la sua investitura, «sono ancora lì e hanno fatto figli e nipoti». Come dire che i cospiratori (Prodi lascia intendere di essere convinto che quello per trombarlo fosse un piano ben orchestrato, e assai più largo di quanto appaia) sono ancora lì, pronti a ripetere il misfatto.

 

romano prodi enrico letta foto di bacco (2)

Né deve essere interpretata come «occhiolino» a destra per averne i voti, assicura, la sua sorprendente difesa dell'ex arcinemico Berlusconi dalla «follia» della richiesta di perizia psichiatrica. Su cui Letta, invece, tace.

 

Ma pur tirandosi (almeno ufficialmente) fuori dalla mischia, l'ex fondatore dell'Ulivo non perde l'occasione per ribadire al segretario Pd che il suo piano A, ossia il bis di Mattarella, non esiste, e che dunque è bene che il suo partito si affretti a mettere insieme un piano B.

 

romano prodi concita de gregorio foto di bacco (2)

Se spera di essere lui, alla fine, il jolly necessario, di certo non lo lascia trasparire: «Mattarella ha detto che non vuole il bis, e come tutti i siciliani silenziosi non cambierà idea». E siccome, sottolinea, Draghi è fondamentale al governo, il Pd deve trovare un altro nome.

 

Letta rinvia: «Di Quirinale si parlerà da gennaio, inutile infilarsi ora in un rebus». La rimpatriata tra i due è l'occasione per smentire i sospetti di disaccordo, nati dalle punzecchiature di Prodi contro un Pd che parla troppo di leggi Zan e poco di grandi questioni sociali.

 

marco ascione foto di bacco (2)

«Nessuna bacchettata a Enrico, concordiamo sui temi della ripresa», dice il maestro, che poi incorona Letta come «federatore obbligato delle correnti Pd e dei Cinque stelle», con cui l'alleanza è obbligata.

 

pubblico (2)

Letta, dal canto suo, ripete che «Romano» resta il suo maestro, colui che lo scelse «come ragazzo di bottega» a Palazzo Chigi, un «uomo di Stato capace di fare la Storia, e non solo di accompagnarla». Un punto di riferimento politico e esistenziale: «Ci sono poche persone cui chiedo consiglio nei passaggi chiave della mia vita, e Prodi è una di questi», confida, mentre l'altro racconta della telefonata che il pupillo gli fece prima di tornare da Parigi accettando la nomina a segretario dem, che gli consigliò di accettare.

 

libro presentato

Di qui a gennaio si capirà dunque se tanta sintonia politica (nonostante le ramanzine) porterà anche a investiture importanti. Intanto però i critici di Letta nel centrosinistra non perdono occasione per sottolineare le riserve del Professore sulla linea del Pd lettiano.

 

giuliano giubilei romano prodi foto di bacco

«Sono d'accordo con Prodi - dice Andrea Marcucci - il Pd spesso comunica scarsa attenzione sui temi economici e il rilancio. In fondo è la famosa discussione sull'agenda Draghi che ci divide, e nel Pd c'è chi considera Draghi un male transitorio da rimuovere».

 

graziano delrio foto di bacco

E accusa il suo partito di fare «battaglie parlamentari non calibrate o espresse male» e proposte come quelle sulla tassa di successione «che ha prodotto una idea distorta dei nostri obiettivi». Anche i renziani di Italia viva utilizzano Prodi contro Letta: «Il Pd lo ascolti - dice Ettore Rosato - in piena pandemia e crisi economica non ci si può caratterizzare solo per il voto ai sedicenni e il ddl Zan».

 

graziano delrio saluta romano prodi foto di bacco (1)romano prodi foto di bacco (5)paolo di benedetto foto di baccoromano prodi foto di bacco (1)romano prodi foto di bacco (2)romano prodi foto di bacco (3)romano prodi foto di bacco (4)pubblico (1)romano prodi marco ascione foto di baccoromano prodi simona sala foto di baccoromano prodi con la moglie flavia foto di baccoromano prodi e mariapia garavaglia foto di baccoromano prodi firma il libro a giuliano giubilei foto di baccosandra zampa foto di bacco (1)sandra zampa foto di bacco (2)sandra zampa romano prodi foto di baccosimona sala foto di bacco (1)simona sala foto di bacco (2)simona sala foto di bacco (3)romano prodi enrico letta foto di bacco (3)romano prodi enrico letta foto di bacco (1)michele giannattasio romano prodi foto di baccomaurizio caprara romano prodi foto di baccomarco ascione foto di bacco (1)daniela preziosi foto di baccomaurizio caprara romano prodi foto di bacco (2)enrico letta foto di bacco (1)marco ascione enrico letta foto di baccoalberto tripi foto di baccograziano delrio saluta romano prodi foto di bacco (2)alessandro bianchi foto di baccoalessandro bianchi saluta romano prodi foto di baccoalessandro cassieri foto di baccoenrico letta foto di bacco (2)flavia prodi mariapia garavaglia foto di baccoflavia prodi sandra zampa foto di baccoflavia prodi e concita de gregorio foto di baccogennaro sangiuliano foto di baccogiovanni maria flck foto di baccogiuliano giubilei foto di baccoromano prodi concita de gregorio foto di bacco

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO