DIETRO DIETROFRONT: IL CAFFÈ NON FA PIÙ MALE! – L’ULTIMO STUDIO SULLA CAFFEINA SMENTISCE CHE SIA DANNOSA PER LA SALUTE. ANZI! CONTIENE POLIFENOLI E NIACINA CHE RIDUCONO LO STRESS OSSIDATIVO E MIGLIORANO LA SALUTE DEL MICROBIOMA INTESTINALE - MA OCCHIO ALLA QUANTITÀ: IL CONSUMO NON DOVREBBE SUPERARE I 400 MG AL GIORNO. CIOÈ 5 TAZZINE…
Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
C' è chi lo gusta alla salentina, con ghiaccio e latte di mandorle e chi lo concepisce solo alla napoletana, ristretto e in tazzina bollente. In qualunque declinazione, il caffè è una piccola gioia, un delizioso rito sociale e culturale, che ci tiene compagnia dall' inizio della giornata. Ma quanto se ne può consumare per essere certi di non assaporarne anche gli effetti indesiderati?
A fare il punto sulle ripercussioni del caffè sulla salute è un articolo del New England Journal of Medicine, firmato ricercatori dell' Università nazionale di Singapore e di Harvard.
LA SICUREZZA Il perimetro di sicurezza è definito dal contenuto di caffeina, il cui consumo negli adulti non dovrebbe superare i 400 mg al giorno (e mai più 200 mg in un colpo solo).
Una misura piuttosto larga, pari a 5 tazzine di espresso o 8 tazze di tè. Ma la caffeina è presente anche in alcuni soft drink, negli energy drink (che ne contengono da 80 a 420 mg per confezione) e nelle pillole anti-fatica, in vendita sul web.
GIUSEPPE CONTE BEVE UN CAFFE' IN SENATO
Per anni si è discusso dei possibili pericoli per la salute (in particolare sul fronte cancro e malattie cardiovascolari) di caffè e caffeina. Poi se ne sono scoperti i risvolti salutari; il caffè ad esempio contiene polifenoli e niacina che riducono lo stress ossidativo, migliorano la salute del microbioma intestinale e modulano il metabolismo dei grassi e degli zuccheri.
Per contro tuttavia, il cafestolo, una sostanza presente nel caffè non filtrato (espresso, caffè turco), fa aumentare il colesterolo. Ma anche così, un consumo di 3-5 tazzine di caffè al giorno si associa a un ridotto rischio cardiovascolare. La caffeina inoltre riduce il senso della fame e stimola il metabolismo basale, quindi aiuta a non aumentare di peso (a patto di non consumarla nelle bevande zuccherate) e protegge dalla comparsa di diabete di tipo 2.
IL FEGATO
Questa sostanza psicoattiva protegge inoltre da malattie del fegato, calcoli biliari e renali, alcuni tumori (come quello del fegato e dell' endometrio) e morbo di Parkinson. Il consumo di 2-5 tazze al giorno si associa infine ad una ridotta mortalità. L' effetto della caffeina dura in genere 2,5 - 4,5 ore, con ampie differenze individuali; il fumo ne dimezza la durata in circolo, i contraccettivi orali la raddoppiano.
Da evitare decisamente in gravidanza, soprattutto negli ultimi mesi, quando per smaltirla occorrono fino a 15 ore. Se consumata nelle giuste dosi, la caffeina aumenta le performance cognitive e il livello di attenzione, riduce il senso di fatica e la percezione del dolore. Per contro, chi esagera si ritrova a fare i conti con uno stato ansioso, nervosismo insonnia, tremori, tachicardia.
LE ARITMIE
Infine, l' accoppiata caffeina (in genere sotto forma di energy drink super zuccherati) alcol, tanto in voga tra i giovani della movida, può scatenare gravi problemi neurologici (i più piccoli hanno una soglia di tolleranza alla caffeina, principale ingrediente, molto bassa) e cardiovascolari (aritmie), che possono rivelarsi anche fatali.
Abbiamo detto che la dose giornaliera di caffeina ritenuta accettabile per un adulto in buone condizioni di salute è di 400 mg, valore che scende a 100 mg per gli adolescenti. Il consumo di una sola lattina, dunque, copre spesso quasi tutta la dose giornaliera accettabile di caffeina e a volte, addirittura, la supera.
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