IL CANCRO AL SENO NON È SOLO ROBA DA DONNE – ANCHE GLI UOMINI NON SONO ESENTI DAL CARCINOMA DELLA MAMMELLA. ANCHE SE L’INCIDENZA È INFERIORE SI TRATTA DI UN PROBLEMA SOTTOVALUTATO: LA PREVENZIONE È RARA E LA MAGGIORANZA DEGLI UOMINI ARRIVA A UNA DIAGNOSI IN UNO STADIO INTERMEDIO, ABBASSANDO COSÌ LE PERCENTUALI DI GUARIGIONE TRA IL CINQUANTA E L'OTTANTA PER CENTO…
Viviana Persiani per “Libero quotidiano”
Quando si parla di tumore al seno si pensa, nell' immediato, ad una malattia oncologica che interessa esclusivamente il mondo femminile. Non a caso: il carcinoma mammario, ogni anno, colpisce, solo in Italia, più di 50mila donne. E i maschi? Non ne sono, purtroppo, esenti, considerando che, annualmente, ben 500 uomini si trovano costretti ad affrontare questa particolare malattia.
«Si parla di 1 donna su 8 e di 1 uomo su 620», racconta Mario Rampa, chirurgo senologo esperto di oncoplastica, «e quello che stiamo cercando di spiegare è che anche l'uomo si può ammalare di carcinoma della mammella». Sulla donna si è diffusa una cultura e una conoscenza ben chiara del problema.
E per gli uomini? Qui, il discorso cambia: in generale, il sesso forte si sente come tale, dimostrando meno attenzione ai problemi di salute. Figuriamoci su un problema come questo, ascrivibile, erroneamente, solo alle donne.
NIENTE PREVENZIONE «La prevenzione nell' uomo», conferma il dottor Rampa, «è assente, sicuramente per una diffusa mancanza di conoscenza e anche perché, essendoci un' incidenza così bassa, non esistono programmi di screening». Come per le donne, è opportuno promuovere una valida prevenzione anche per i maschietti, visto che nel settanta per cento dei nuovi casi, con una diagnosi precoce, si può vincere il tumore. Insomma, stiamo parlando di una patologia ancora sottostimata.
Perché il carcinoma mammario è più frequente nelle donne? «L' uomo ha la fortuna di essere molto meno predisposto alla malattia, avendo meno tessuto mammario e un' esposizione ormonale inferiore.
Nell' uomo, manca, infatti, l' esposizione costante agli estrogeni, che promuove la crescita delle cellule mammarie», chiarisce il dottor Rampa, che continua: «Il rischio, però, è concreto se esiste una familiarità e quando l' omeostasi ormonale viene compromessa, ad esempio, da patologie del testicolo o da abuso di testosterone».
Che cosa significa che il carcinoma, che si sviluppa nella ghiandola mammaria maschile, risulti essere più aggressivo, rispetto a quello femminile? «Direi che il carcinoma non è biologicamente più aggressivo; tuttavia, nell' uomo, in media, è diagnosticato più tardivamente ed è questo fatto che rende più difficile la guarigione».
DIAGNOSI E CAUSE È, dunque, una questione di tempestività, dalla quale dipendono anche le percentuali di guarigione.
Se la donna ha un tasso di guarigione più alto rispetto agli uomini e a cinque anni dalla diagnosi guarisce in quasi il novanta per cento dei casi, i numeri che interessano lor signori sono diversi.
Dopo analogo lasso di tempo, se si è intervenuti allo stadio iniziale della malattia, il tasso di sopravvivenza maschile varia tra il 75 e il 95% dei casi. Purtroppo, però, la maggioranza degli uomini arriva a diagnosi in uno stadio intermedio, abbassando così le percentuali di guarigione tra il cinquanta e l' ottanta per cento.
Più tardi si interviene, più aumenta il rischio di non poter guarire da questa malattia. «La diagnosi precoce, non smetterò mai di dirlo, è fondamentale anche per gli uomini», ammonisce Rampa. Quali sono le cause che scatenano lo sviluppo del carcinoma mammario maschile? «Non esiste un elenco di cause scatenanti sicure e infallibili. Oltre ai pazienti con un alto rischio familiare e genetico e ai pazienti con disfunzioni del metabolismo ormonale, le statistiche vedono più soggetti alla malattia gli uomini obesi, che fumano, che mangiano male e non fanno sport».
Si parte, dunque, dalla promozione di un corretto stile di vita, arma vincente non solo contro i tumori mammari. Conclude il dottor Rampa: «L' importante è fare cultura attorno al problema e far sì che anche il cosiddetto "sesso forte" prenda coscienza del rischio che può correre.
Quando ci si fa la doccia è consigliabile controllare l' area del capezzolo e verificare che non vi siano piccole palline. In caso ci fosse qualcosa che non va, ricordate che una visita da un bravo senologo potrebbe salvarvi la vita».
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