astrazeneca

PRIMA L'HA OSTEGGIATA, RITARDANDO L'OK DELL'EMA PER FAVORIRE PFIZER E LA TEDESCA BIONTECH, E ORA CHE LE CONSEGNE TARDANO, L'EUROPA INSEGUE ASTRAZENECA PER IL VACCINO - E QUALCUNO SI MERAVIGLIA ANCHE CHE IL GRUPPO ABBIA TAGLIATO DEL 60% LE DOSI CONCORDATE PASSANDO DA 80 MILIONI A 31 MILIONI (MAGARI PER DARLE PRIMA AL REGNO UNITO) - ASTRAZENECA CONFERMA LA PARTECIPAZIONE ALLA RIUNIONE UE SUI VACCINI DI OGGI...

1 - AstraZeneca conferma partecipazione a riunione Ue su vaccini 
(ANSA) - AstraZeneca parteciperà, come previsto, alla riunione del comitato direttivo Ue sui vaccini in programma per oggi alle 18.30. Lo apprende l'ANSA da fonti dell'azienda.

ASTRAZENECA

 

2 - GUERRA SUI VACCINI ADESSO LO SCONTRO È TRA UE E REGNO UNITO

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

È in corso una trattativa serrata tra l'Unione europea e AstraZeneca per contenere i danni legati al taglio delle forniture di vaccini. Ma la soluzione è ancora molto lontana e la partita sta aprendo anche uno scontro diplomatico tra l' Ue e il Regno Unito, il primo dell' era post Brexit. Oggi ci sarà un nuovo incontro tra l' azienda e i rappresentanti dei governi Ue. AstraZeneca aveva annunciato una riduzione del 60% delle dosi concordate nei mesi di febbraio e marzo, passando da 80 milioni a 31 milioni, a causa di un problema in uno stabilimento in Belgio.

 

ASTRAZENECA

Per andare incontro alle richieste europee, l'azienda si è detta disponibile ad anticipare al 7 febbraio l' inizio delle consegne, anziché il 15. Ma alla Commissione Ue non basta: i negoziatori hanno chiesto di dirottare in Europa parte dei vaccini prodotti nel Regno Unito, togliendoli di fatto ai britannici. Una richiesta che non è affatto andata giù al premier Boris Johnson, già irritato per la proposta di Bruxelles di voler "controllare" l' export delle dosi. «Spero che i nostri amici europei - ha detto Johnson - onorino i contratti».

 

BORIS JOHNSON URSULA VON DER LEYEN

La Commissione sospetta che AstraZeneca abbia tagliato le dosi ai Paesi Ue per dare priorità al Regno Unito. Per questo lunedì ha annunciato che chiederà a tutte le aziende che producono vaccini in Europa di rendicontare le dosi vendute al di fuori dal territorio Ue. Ha però precisato che questo non significa voler mettere un bando all' export. Si è spinto un po' più in là Jens Spahn, ministro della Salute tedesco, che ha ventilato la possibilità di «autorizzare» le esportazioni attraverso una licenza. «La strada del nazionalismo dei vaccini è sbagliata», ha subito reagito il suo collega britannico, Matt Hancook.

 

ASTRAZENECA

Bruxelles vuole comunque una soluzione alternativa entro la fine di questa settimana e il governo lettone ha proposto una causa collettiva. Ma l'amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot, respinge le accuse: «Non c'è alcun obbligo verso l'Unione europea - ha detto in un' intervista ai giornali del gruppo "Lena" -. Nel nostro contratto c' è scritto che "faremo del nostro meglio" (per garantire le consegne, ndr). Non è un obbligo contrattuale, ma un impegno a fare del nostro meglio». E ha giustificato le ultime scelte dicendo che il contratto con il Regno Unito è stato firmato prima. Con ogni probabilità il via libera dell' Ema al vaccino di AstraZeneca arriverà venerdì.

MERKEL URSULA VON DER LEYEN

 

Lo ha lasciato intendere anche la direttrice esecutiva dell' Agenzia, Emer Cooke, durante un' audizione al Parlamento europeo. Anche se con ogni probabilità l' autorizzazione sarà soltanto per le persone con meno di 65 anni: gli esperti britannici assicurano che il vaccino è efficace per tutte le fasce d' età, ma dall' Ema filtra un po' di scetticismo, visto che sono stati effettuati pochi test sugli anziani. Il possibile via libera «limitato» ha già suscitato parecchie polemiche in Germania, dove tra l' altro il governo di Angela Merkel è pronto a cancellare quasi tutti i voli in entrata e in uscita dal Paese.

 

L' Ema ha sin qui approvato soltanto due vaccini (Pfizer e Moderna), ma è in contatto con 15 diverse case farmaceutiche. Tra queste c'è anche Sputnik. Cooke ha confermato che al momento non è possibile dire se i vaccini proteggono anche dal contagio, oltre che dalla malattia, perché non sono stati effettuati test specifici. Ma ha invitato le case produttrici ha indagare a tal senso.

 

astraZeneca

Dall' Ema è arrivato anche un invito a studiare meglio l' efficacia sulle mutazioni: quelli prodotti da Pfizer e Moderna hanno dimostrato di resistere alla variante britannica, mentre per quella sudafricana «le cose sono un po' più complicate» secondo Cooke. In settimana saranno pubblicati i dati sulla sicurezza del vaccino Pfizer-BioNTech.

 

Le consegne dell' azienda americana sembrano aver ripreso il ritmo atteso, ma la Svezia ha annunciato che bloccherà i pagamenti fino a quando non verranno consegnate tutte le dosi pregresse. L' Ema ha dato la sua autorizzazione a Pfizer per l' apertura di nuovi siti in Europa, che aumenteranno così la produzione a partire dal secondo trimestre: 100 milioni di dosi saranno prodotte da Sanofi.

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…