francesco gilioli alessandro giuli gennario sangiuliano maria rosaria boccia

ARIDATECE GENNY DELON! - OGGI IL NEO-MINISTRO DELL’INFOSFERA, ALESSANDRO GIULI, SI È INTRATTENUTO PER OLTRE UN’ORA CON IL CAPO DELLA PROCURA DI ROMA, FRANCESCO LO VOI, E IL PM GIUSEPPE CASCINI - UN’AUDIZIONE COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI CHE HA RIGUARDATO SOPRATTUTTO L'IMPROVVISO LICENZIAMENTO DEL CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO, FRANCESCO GILIOLI - UN SILURAMENTO ACCOMPAGNATO DA DICHIARAZIONI PESANTISSIME, TALI DA FARE A PEZZI LA REPUTAZIONE PROFESSIONALE DI GILIOLI – LE ACCUSE DI GIULI-RIDENS: ‘’FATTI GRAVISSIMI”; "È VENUTO A MANCARE IL RAPPORTO FIDUCIARIO"; “LO ABBIAMO PRESO CON LE MANI NELLA MARMELLATA”; “HO UN DOCUMENTO CHE TESTIMONIA LA PROVA DELLA SUA INFEDELTÀ” - ACCUSE CHE HANNO LASCIATO “INCREDULO” IL FUNZIONARIO DEL SENATO PRESTATO DA LA RUSSA A SANGIULIANO - E ADESSO IL MINISTRO BASETTONI, SE NON SQUADERNA LE PROVE DI TALI “FATTI GRAVISSIMI”, RISCHIA PURE DI BECCARSI DA GILIOLI UNA QUERELA PER CALUNNIA…

ALESSANDRO GIULI E IL CASO BOCCIA SANGIULIANO - POSTER BY MACONDO

1. LE CARTE E LA FUGA DI NOTIZIE, IL MINISTRO GIULI DAI PM SUL CASO BOCCIA

Da www.ansa.it

 

Nuovo, ennesimo, colpo di scena sul caso Boccia-Sangiuliano, costato la poltrona da ministro all'ex direttore del Tg2.

 

I pm di piazzale Clodio che hanno iscritto nel registro degli indagati l'imprenditrice di Pompei per le accuse di minaccia a corpo politico dello Stato e lesioni aggravate ai danni di Sangiuliano, hanno ascoltato per oltre un'ora negli uffici di piazzale Clodio il neoministro Alessandro Giuli, che è a capo del dicastero di via del Collegio Romano da poco più di un mese.

francesco gilioli

 

Giuli è stato sentito dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Giuseppe Cascini, come persona informata sui fatti. "E' stato un atto istruttorio a 360 gradi", spiegano gli inquirenti e ciò fa intendere che l'audizione ha riguardato anche, se non soprattutto, la fase post dimissioni di Sangiuliano e l'improvviso licenziamento del capo di gabinetto del ministero, Francesco Gilioli, l'11 ottobre scorso. Dunque pochi giorni dopo che quest'ultimo era stato ascoltato, sempre come teste, dai magistrati capitolini.

 

alessandro giuli con arianna meloni alla presentazione di gramsci e vivo

Una decisione che Giuli ha motivato senza giri di parole: con lui "è venuto a mancare il rapporto fiduciario". Parole che lasciano intendere una frattura legata ad un evento improvviso, a qualcosa di "traumatico". Qualcuno ha ipotizzato anche la 'propalazione' di notizie coperte da segreto amministrativo, anche se nei giorni a seguire lo stesso ministro ha tagliato corto affermando che "non esiste alcun caso Gilioli".

 

Gli inquirenti hanno, però, voluto approfondire con il ministro cosa ha portato ad un allontanamento così repentino dell'alto funzionario. L'ex capo di gabinetto è infatti citato in almeno due passaggi dell'esposto presentato da Sangiuliano e in particolare in riferimento alla nomina, poi saltata, di Boccia a consigliere per i Grandi Eventi.

il procuratore capo di roma francesco lo voi

 

Sangiuliano, nell'atto poi trasmesso a piazzale Clodio, scrive delle "perplessità" che l'allora responsabile del gabinetto "aveva evidenziato circa alcune incongruenze del curriculum" della imprenditrice e "le eventualità di conflitti di interesse per pregresse attività della Boccia proprio nel campo dell'organizzazione dei grandi eventi".

GIUSEPPE CASCINI

 

Lo stesso Sangiuliano il 9 agosto scorso aveva inviato un messaggio a Gilioli in cui affermava: "per quel consigliere da nominare tieni fermo. Ne parliamo a fine agosto". L'ex capo di gabinetto è stato, quindi, testimone dell'intero capitolo sul mancato incarico alla imprenditrice. Dunque era a conoscenza di molti particolari della vicenda.

 

La convocazione di Giuli, inoltre, arriva a pochi giorni dall'acquisizione da parte dei carabinieri di una serie di documenti proprio presso la sede del dicastero. Atti che, è presumibile, sono stati al centro del confronto del ministro con gli inquirenti.

 

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI

L'indagine dei pm romani viaggia in parallelo con quella del Tribunale dei Ministri che vede Sangiuliano nella veste di indagato per peculato. Per questo procedimento la data da cerchiare in rosso è il 29 ottobre quando la Giunta per le autorizzazioni del Senato dovrà vagliare la richiesta del tribunale speciale di acquisire le chat e la corrispondenza intercorsa tra il giornalista Rai e la 41enne campana.

 

2. GILIOLI SI DIFENDE: NON HO FATTO NULLA - GIULI: PRESO CON LE MANI NELLA MARMELLATA

meme giorgia meloni alessandro giuli

Gabriella Cerami e Giuseppe Scarpa per “la Repubblica” – articolo pubblicato domenica 13 ottobre

 

Si muove il mondo politico e istituzionale. La rimozione improvvisa, con una fredda email, del capo di gabinetto Francesco Gilioli da parte del ministero della Cultura Alessandro Giuli genera sconcerto e sospetti. Dai piani alti del Senato, tra i funzionari con cui Gilioli ha lavorato, trapela indignazione per la cacciata, di cui il dirigente, «incredulo », assicura di non conoscere le ragioni.

 

«Fatti gravissimi» per il ministro, che decide di troncare ogni rapporto. Fatti che sembrano avere radici nell’ affaire Sangiuliano-Boccia, una presunta fuga di notizie. Di sicuro tra venerdì sera e per tutta la giornata di ieri si susseguono contatti e telefonate a ogni livello istituzionale. Sono soprattutto gli uffici del Senato a chiedere chiarimenti a Giuli su quanto accaduto, anche il Colle sembra interessarsene. Lui, il ministro, non fa che ripetere agli interlocutori: «Lo abbiamo preso con le mani nella marmellata ».

IGNAZIO LA RUSSA PRESIDENTE DEL SENATO - MEME BY EMILIANO CARLI

 

La vicenda si carica di tensioni, prende i contorni uno scontro che coinvolge politica e istituzioni. Il presidente Ignazio La Russa prende il telefono e contatta il ministro: «Cosa è successo?».

 

Gilioli è molto conosciuto a Palazzo Madama essendo stato a lungo consigliere parlamentare, capo dell’ufficio delegazioni e anche responsabile ad interim dell’intero servizio di questura e del cerimoniale.

 

Poi l’approdo al ministero della Cultura, prima con Gennaro Sangiuliano poi con il suo successore. Solo giovedì scorso, il giorno prima della cacciata, al fianco di Giuli percorreva il transatlantico in occasione del question time . E ancora nel tardo pomeriggio di venerdì era al lavoro nel suo ufficio del Mic. Poi, intorno alle 20.30, la pec che gli comunica il licenziamento. Mai vista, assicurano funzionari di lunga esperienza, una scena così. Prima di formalizzare la fine del rapporto di lavoro, Giuli va a Palazzo Chigi.

 

sigfrido ranucci

La premier Giorgia Meloni è impegnata all’estero, quindi il ministro la informa attraverso il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Spiega di essere venuto a sapere che Report sta lavorando a due puntate, una sul caso Sangiuliano-Boccia e l’altra sul nuovo corso del dicastero. I legali dell’influencer la scorsa settimana avrebbero fornito carte e documenti ai giornalisti di Rai3 e Gilioli, a sua volta, avrebbe diffuso documenti sull’ex ministro e sulla vicenda della nomina di Boccia come consulente per i grandi eventi, che sarebbero dovuti restare riservati.

 

meme su alessandro giuli by sirio

La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci però smentisce. Giuli ai suoi interlocutori, incluso La Russa, assicura di avere le prove: «Ho un documento che testimonia la prova della sua infedeltà».

 

E, piuttosto arrabbiato, aggiunge che non sarebbe stata la prima volta: l’ex capo di gabinetto avrebbe parlato con i cronisti già in passato, senza rispettare il ruolo istituzionale che ricopriva. Gilioli è incredulo e nello stesso tempo sicuro della sua buona fede. In pubblico si chiude nel silenzio ma alle persone con cui si confida dice: «Non so perché mi ha cacciato. Non ho fatto nulla».

 

Sullo sfondo resta comunque l’inchiesta. Il nome di Gilioli compare più volte nell’esposto fatto in procura da Sangiuliano. Sarebbe stato il capo di gabinetto a esprimere perplessità «circa incongruenze del curriculum e l’eventualità di conflitti d’interesse per attività pregresse di Boccia».

 

INFOSFERA - MEME SU ALESSANDRO GIULI

Tuttavia giorni fa Maria Rosaria Boccia ha detto che il suo contratto da consulente era stato controfirmato proprio da Gilioli. Circostanza sempre smentita e che ora potrebbe essere finita sotto la lente di chi indaga. Secondo altre indiscrezioni sarebbe stato anche ascoltato nei giorni scorsi dai magistrati, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.

 

Spifferi e soffiate, sulle ragioni del brusco allontanamento: per il dirigente si era immaginata un’uscita soft dal ministero, a dicembre, nell’ambito di una graduale sostituzione dell’ex staff di Sangiuliano. Il Pd, con Irene Manzi, parla di un «clima di veleni e di sfiducia» che «paralizzano il Mic». Una situazione preoccupante, tanto più in vista dei «profondi tagli lineari» in arrivo. E quando si avvicina la manovra economica, il neo ministro resta alle prese con una ristrutturazione interna e con l’ affaire Sangiuliano tutt’altro che finito.

IL SERVIZIO DI STRISCIA LA NOTIZIA SUL DISCORSO INDECIFRABILE DI ALESSANDRO GIULI 2infosfera meme su alessandro giuli le supercazzole di alessandro giuli meme by 50 sfumature di cattiveriaALESSANDRO GIULIalessandro giuli con la kippaheleonora daniele alessandro giuli meme sul discorso incomprensibile di alessandro giuli tweet su alessandro giuli infosfera ebbasta meme su alessandro giuli by gnolala supercazzola di alessandro giuli by osho meme su alessandro giuli l indecifrabile discorso di giuli meme by feudalesimo e libertapensati infosfera meme su alessandro giuli by gnolaalessandro giuli al senato - foto lapresse

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”