1- SI SCOMODA LA SEVERINO PER IL LIBRO DI MELANIA RIZZOLI SUL MONDO DELLE CARCERI 2- LA DEPUTATA BERLUSCONA, CON L’AIUTO DI VITTORIO FELTRI, HA SCODELLATO LE TESTIMONIANZE DI CALIFANO, CUFFARO, DEL TURCO, MAMBRO, VANNA MARCHI, MICHELE E SABRINA MISSERI, SALVATORE PAROLISI, LELE MORA, ANGELO RIZZOLI E PERFINO PROVENZANO 3- OLTRE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PRESENTALIBRO CON PANNELLA, FELTRI E POLVERINI 4- GNAM! GRAN FINALE IN POMPA MAGNA CON UNA SCADENTE MAGNATA IN CASA RIZZOLI: CICCHITTO, LOTITO, GIOVANNI VALENTINI, POLVERINI, FELTRI, SABELLI FIORETTI, PANNELLA, LUPI, GASPARRI, GABRIELLA GIAMMANCO (SEVERINO LATITANTE)

Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

1- CARCERI: RIZZOLI (PDL) PRESENTA SUO LIBRO SU DETENUTI - HANNO PARTECIPATO SEVERINO, POLVERINI, PANNELLA E FELTRI

(ANSA) - La deputata del Pdl Melania Rizzoli ha presentato alla Biblioteca Angelica di Roma, 'Detenuti', il suo libro inchiesta sul mondo delle carceri italiane. Il libro e' diviso in tre parti, ed e' costruito attraverso i colloqui con personaggi celebri che hanno conosciuto l'esperienza del carcere, detenuti al centro di processi ad alto interesse mediatico e, ultima sezione, quella dedicata alle 'celle vuote', cioe' i condannati che si sono tolti la vita. Tra le testimonianze raccolte dalla Rizzoli, quelle di Califano, Cuffaro, Del Turco, Mambro, ma anche di Vanna Marchi, Michele e Sabrina Misseri, Salvatore Parolisi, Lele Mora, Angelo Rizzoli e perfino Bernardo Provenzano.

Ma cio' che ha colpito di piu' il ministro Severino, presente all'iniziativa, e' la sezione sulle 'celle vuote': ''Sono le celle che pesano di piu' nei nostri cuori, danno un segnale del fallimento della giustizia, perche' le istituzioni non hanno saputo svolgere il loro compito, prima di punire e poi di rieducare''. Nel corso del dibattito, moderato da Vittorio Feltri, il ministro ha suggerito a tutti di visitare le carceri ''perche' se ne esce arricchiti''.

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha voluto percio' raccontare le sue visite agli istituti penitenziari del Lazio, ''nelle quali abbiamo sostenuto interventi di riqualificazione dei campi sportivi e dei parlatori'' e dove sono stati portati spettacoli di musica e di cabaret: sono iniziative che fanno bene per settimane ai detenuti, perche' cio' che per noi e' normale in carcere non lo e'''. La governatrice ha inoltre ricordato il corso di teatro che ha portato i detenuti di Rebibbia a trionfare con il film dei fratelli Taviani 'Cesare non deve morire'.

Il leader radicale Marco Pannella ha voluto infine ribadire il suo sdegno per la situazione delle carceri italiane: ''E' il dramma sociale di oggi, davanti alla situazione nella quale ci troviamo siamo in uno Stato che vive in fragranza criminale. E' uno Stato peggiore di quello fascista, dovrebbe intervenire il presidente della Repubblica''. L'autrice, infine, ha annunciato che i proventi del libro saranno devoluti ai terremotati dell'Emilia, e ha spiegato che la sua scelta di parlare di detenuti vip o di quelli ''che sono stati chiamati mostri sui giornali'' e' stata per attirare quante piu' persone possibile a interessarsi dei problemi carcerari.


2- CARCERI: SEVERINO, CON DECRETO -10% SOVRAFFOLLAMENTO
(ANSA) - Il decreto salvacarceri ha influito sul sovraffollamento degli istituti di pena italiani per circa il 10%: a spiegarlo il ministro della Giustizia, Paola Severino, che è intervenuta questa sera alla presentazione del libro 'Detenuti' di Melania Rizzoli. Severino ha parlato di "effetti soddisfacenti" perché nel primo trimestre del 2012 "vi sono stati tremila ingressi in carcere in meno, limitando così il fenomeno delle 'porte girevoli'".

Inoltre, ha spiegato ancora, il prolungamento dei tempi di pena residua che si può scontare ai domiciliari da 12 a 18 mesi "ha portato fuori dal carcere duemila persone". Inoltre la creazione di nuovi posti, mille, per i detenuti da un totale di circa seimila unità, che corrispondono, ha spiegato il ministro, al 10% del totale. "Non mi sembra che le strade si siano riempite di persone pronte a rapinare - ha commentato Severino - non ci sono situazioni importanti di recidiva".

 

 

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