boban ceferin

“A MALINCUORE LASCIO L'UEFA” - ZVONE BOBAN SE NE VA IN DISACCORDO CON IL CAMBIO DI STATUTO VOLUTO DA CEFERIN CHE PERMETTEREBBE AL PRESIDENTE UEFA DI RICANDIDARSI OLTRE IL 2027. L’EX FUORICLASSE DEL MILAN, CONSIGLIERE PERSONALE DI CEFERIN, HA SCRITTO UNA “LETTERA APERTA” PER SPIEGARE LE SUE RAGIONI - UNA PERDITA GRAVE PER NYON CHE, NEL FUTURO PROSSIMO, DOVRÀ AFFRONTARE LE CONSEGUENZE DELLA SENTENZA DELLA CORTE UE SULLA SUPERLEGA

ZVONE BOBAN SE NE VA

La lettera di Zvone Boban 

ceferin boban

"Ho parlato e discusso con il presidente dell'UEFA riguardo ad un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo.

 

Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto dell'UEFA e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo.

 

Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale - e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione.

 

Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il “modus operandi “di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso.

ceferin

 

Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed è incomprensibile, soprattutto in questo momento. Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno Io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così. In questi tre anni il rapporto e la collaborazione con Aleksander e con tutti i colleghi in Uefa è stata ottima. Li ringrazio per questo augurando loro tutto il bene possibile. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa…

 

 

TERREMOTO ALL'UEFA

Fabio Licari per la Gazzetta dello Sport - Estratti

 

PAOLO MALDINI ZVONIMIR BOBAN

Terremoto all’Uefa. Zvone Boban se ne va. “Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa”: si conclude così la lettera aperta scritta dall’ormai ex “Head of football” di Nyon, Capo del calcio, scelto dal presidente Aleksander Ceferin come consigliere personale nell’aprile 2021.

 

Ma è stato proprio il contrasto con Ceferin su alcuni temi cruciali la ragione dell’addio. Boban, campione del Milan e della Croazia, ha comunicato ieri le sue dimissioni irrevocabili, chiedendo addirittura di non ricevere nessuna buonuscita. Una perdita grave per Nyon che, nel futuro prossimo, dovrà affrontare le conseguenze della sentenza della Corte Ue: pur con tutti i vincoli del merito sportivo previsti dal Trattato, i giudici del Lussemburgo hanno autorizzato anche i privati a creare un torneo (nel caso, la famosa Superlega che andrebbe in conflitto totale con la Champions).

ceferin

 

Al centro della questione è la decisione di rivedere gli Statuti sui termini presidenziali. Un cambio che Boban, e non soltanto lui, giudica incompatibile con i valori ai quali dovrebbe ispirarsi la nuova Uefa. Dopo l’elezione nel settembre 2016, Ceferin aveva introdotto il limite dei tre mandati presidenziali. Di conseguenza nel 2027 non avrebbe potuto ripresentarsi. Il Congresso di Parigi dell’8 febbraio sarà chiamato a votare su un cambio che, invece, permetterebbe allo sloveno una nuova rielezione (in teoria neanche l’ultima) grazie alla nuova interpretazione di un articolo: il limite di dodici anni vale per chi si candida dopo l’entrata in vigore della regola, ma non per chi è stato eletto prima, come Ceferin.

boban maldini

 

 Ceferin non si è mai sbilanciato su una eventuale rielezione. Nell’intervista dell’altro giorno al Telegraph ha detto: “Non mi impegno su niente, candidarmi, non candidarmi. Aspettiamo”. Per Boban è problematico anche l’allungamento dei termini per i membri dell’Esecutivo che potranno essere rieletti dopo aver compiuto 70 anni (come il presidente della Figc Gravina).

 

Ha scritto ancora il dirigente croato: “Si tratta di una proposta per modificare lo statuto dell’Uefa e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale - e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione”.

 

la russa gravina malago marotta boban

Se il Congresso darà l’ok alla modifica dello Statuto, non ci sarà formalmente nessun problema legale. Ma dal punto di vista etico è diverso: Ceferin doveva rappresentare la nuova Uefa, questa decisione è un passo indietro di cui non c’era bisogno. “Paradossalmente – continua la lettera di Boban – nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla ‘bad governance’ che è stata per anni il ‘modus operandi’ di tutto il vecchio sistema. Una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso.

 

boban in lacrime

Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti è sorprendente e incomprensibile, soprattutto in questo momento”. Sicuramente il Congresso voterà a favore, ma è da escludere l’unanimità: dovrebbero essere contro le quattro britanniche, l’Irlanda, le scandinave, la Moldova e la Romania di Razvan Burleanu che sta pensando di candidarsi nel 2027 per raccogliere i voti degli insoddisfatti. Dalla quantità di voti “contro” si capirà quanta opposizione ha ricevuto l’idea di Ceferin.

boban maldini

 

SALGADO - TOLDO - MARADONA - INFANTINO - ZENGA - BOBAN - BATISTUTA - TREZEGUET

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