lega a diritti tv

LA BATTAGLIA DEI DIRITTI TV: OGGI ASSEMBLEA DECISIVA IN LEGA A. SERVE IL SÌ DI 14 SQUADRE - DAZN (CHE HA PRESENTATO UNA PROPOSTA DA 840 MILIONI) NE HA OTTENUTI FINORA 11 - SULL’OFFERTA DI SKY, CHE HA COMUNQUE QUALCHE SPONSOR, PESA L’INTERROGATIVO SULLA POSSIBILE AMMISSIBILITÀ: LA PROPOSTA È GIUDICATA CONDIZIONATA A UNA PARTICOLARE MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL CANALE LEGA. L’EMITTENTE SATELLITARE SI ASPETTA INVECE CHE L’OFFERTA VENGA PORTATA IN ASSEMBLEA… - LA MOSSA DI DAL PINO

Alessandra Gozzini per gazzetta.it

 

diritti tv serie a

Il grande giorno dell’assegnazione dei diritti tv potrebbe essere oggi. Potrebbe, condizionale d’obbligo: le ultime assemblee di Lega sono state segnate dalla spaccatura dei club in due diversi schieramenti, con tensioni, scambi di accuse, minacce di cause risarcitorie. Non sono mancati i cambi di fronte, scenario che potrebbe riproporsi e che rende tutto ancora più instabile.

 

Una certezza c’è: la scadenza delle due offerte sul tavolo, da Dazn e Sky, è stabilita nel 29 marzo, lunedì prossimo. Una deadline da non oltrepassare per non correre il rischio di un nuovo bando d’asta, riformulato in tempi ristretti e destinato a ottenere offerte al ribasso.

 

ibarra

Così, se anche oggi non arrivasse la delibera per l’assegnazione c’è tempo per aggiornarsi e non oltrepassare il limite: il presidente di Lega Dal Pino terrà aperta l’assemblea fino a che non si otterrà la maggioranza, prevedendo nuovi appuntamenti prima del termine di fine mese. Per la vendita dei pacchetti, come per qualsiasi altra decisione, servono 14 voti; Dazn ne ha ottenuti 11 in tutte le precedenti votazioni tranne che nell’ultima, quando le preferenze erano scese a 10 per l’uscita di scena del Cagliari, pronto a rientrare.

 

 

NUMERI

Leonard Blavatnik

Una maggioranza esiste, schierata in favore di Dazn (con 840 milioni la proposta più ricca per sette gare in esclusiva e tre in co-esclusiva), ma necessita di un numero preciso di sostenitori: ai 10 che hanno votato a favore anche nell’ultimo appuntamento (Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese) si aggiungono anche altri sì dai 9 club (Genoa, Roma, Torino, Benevento, Bologna, Crotone, Sampdoria, Sassuolo, Spezia) che finora avevano preferito astenersi per strategia. L’obiettivo era riportare d’attualità l’offerta dei fondi, che anche di recente hanno confermato l’interesse alla partnership con la Lega.

 

Ma oggi la priorità è riconosciuta nella cessione dei diritti televisivi: così è possibile che già in giornata (assemblea in video-collegamento dalle 15) o in uno dei prossimi appuntamenti ravvicinati venga raggiunta la somma necessaria. Sull’offerta di Sky, che ha comunque qualche sponsor, pesa l’interrogativo sulla possibile ammissibilità: la proposta è giudicata condizionata a una particolare modalità di realizzazione del canale Lega. Sky si aspetta invece che l’offerta venga portata in assemblea, la stessa che deciderà se farla oggetto di votazione o meno. Resta sempre in gara per la co-esclusiva delle tre partite restanti.

 

DIRITTI TV ESTERI

dal pino

  La cessione dei tre pacchetti nazionali animerà la discussione ed è ciò che interessa ai tifosi che seguono il campionato: presto conosceranno l’esito della discussione, e dunque attraverso quali canali e piattaforme potranno seguire le partite di A. Nei punti all’ordine del giorno dell’assemblea ci sono anche le trattative private per i diritti esteri. Per il triennio appena concluso la Lega aveva incassato 371 milioni "compresi i costi tecnici, il betting e la Coppa Italia", come sottolineato da De Siervo.

 

Per il prossimo triennio la cifra "sarà sicuramente più bassa, dobbiamo cercare di avvicinarci il più possibile ai 320 di valore reale", sostiene ancora l’ad della Lega. "Il nostro problema più grande è beIN, che valeva il 50% del nostro pacchetto, ma ha deciso di non prendere parte al bando e proibito ai loro intermediari di fare offerte". I motivi sarebbero da ricercare in un’indagine condotta dalla Fifa che ha concluso che la compagnia satellitare sostenuta dall’Arabia Saudita beoutQ era "senza dubbio" dietro le trasmissioni piratate che rubavano contenuti da beIN Sports.

diritti tv 3

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