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CALCIO DOTTO - BECCARE TRE GOL IN MEZZ’ORA DAL BATE BORISOV È L’ENNESIMA GOGNA EUROPEA DOPO I FATTACCI NOTI DI MANCHESTER UNITED E BAYERN MONACO. LE BASTA GIOCARE MEZZ’ORA PER SFIORARE IL PAREGGIO. E QUESTO IMBESTIA ANCORA DI PIÙ

Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

 

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La Roma è una squadra leopardiana. Sa bene che l’esistenza è dolore e che la felicità è illusione. Demoliti i ragazzotti del Carpi all’Olimpico bisognava riportare subito le mongolfiere a terra prima che la sbronza d’ossigeno diventasse letale. Da sterminatori a sterminati. Diciamo pure che in questa sua filosofia del tornare alla cenere la Lupa ci mette da sempre un eccesso di zelo, sicché tifare giallorosso è qualcosa che sta al confine tra l’eroismo e il masochismo.

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Beccare tre gol in mezz’ora dal Bate Borisov è l’ennesima gogna europea dopo i fattacci noti di Manchester United e Bayern Monaco. Per tutto il primo tempo i bielorussi hanno fatto a pezzi i mollacchioni della Roma calati di malavoglia nell’inedito grigio. Surclassati in rapidità, e questo si può accettare, ma anche in tecnica e fraseggio.

 

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Ci tiene a fare la sua parte anche il polacco dalle tante consonanti che mette tra sé e la porta un inspiegabile altrove. Si ritrova nel sacco un gol ridicolo. Quello dello 0-2. Pjanic e compagni riescono nell’impresa di sbagliare tutti gli ultimi passaggi. Chi aspettava Salah, ancora aspetta. Delusione bruciante.

 

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Inguardabile Iturbe, impegnatissimo a dimostrare che i suoi sempre più numerosi detrattori hanno ragione da vendere. Lasciate nello spogliatoio le sue narici inutilmente fumanti e dentro Iago Falque, bello, fasciato, tonico, è un’altra Roma, anche più equilibrata. Le basta giocare mezz’ora per sfiorare il pareggio. E questo imbestia ancora di più. La traversa di Florenzi è sfiga pura, sul 2-3. Ma la sfiga sta addosso a chi se la merita e questa sera la Roma se l’è meritata tutta. Champions appena cominciata e già tappezzata di chiodi.

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