JUVENTUS STADIUM, COAST TO COAST – BRUNO PERES, IL TURBO-GRANATA CHE S’È SPARATO 80 METRI PALLA AL PIEDE PRIMA DI FULMINARE STORARI, IN ESTATE HA RISCHIATO DI ESSERE TAGLIATO PER MOTIVI FISICI E DI TESSERAMENTO – DA IERI SERA È NELLA STORIA (SFIGATA) DEL DERBY
1. GOL DI BRUNO PERES - VIDEO
2. BRUNO PERES, UN GOL DA RICORDARE
Gianluca Oddenino per “la Stampa”
Il gol più sospirato dai tifosi del Toro l’ha segnato l’uomo che rischiava di essere scartato dal Toro. Certe storie da derby a volte possono superare la fantasia, così come certe prodezze che fermano il corso del tempo.
Il debuttante Bruno Peres entra direttamente nella storia granata non solo per l’incredibile gesto atletico-tecnico con cui ha zittito lo Juventus Stadium, ma per aver interrotto un digiuno di gol nel derby che durava da 4662 giorni. Un’eternità, stoppata da un capolavoro personale: 78 metri di corsa a folle velocità sulla fascia destra, tre avversari saltati e un imparabile diagonale ai 97 km/h che prima si stampa sul palo e poi gonfia la rete.
«A mia moglie ho detto che avrei segnato alla Juve – svela l’esterno brasiliano – e questo gol è per lei e per i tifosi del Toro, spero siano contenti». Da come quei 1.039 sostenitori granata hanno esultato nel settore ospiti dello stadio, abbracciando letteralmente Peres corso lì sotto per festeggiare, si direbbe proprio di sì.
Quella gioia, mai più provata dal lontano 24 febbraio 2002 e per 933 minuti complessivi (record nella stracittadina), però è rimasta tradita dalla beffarda sconfitta finale. «Fa male e ci rende tristi – commenta Bruno Peres - perché volevamo vincere e ce la potevamo fare. Usciamo a testa alta dopo aver fatto una grande partita. Qui è difficile, ma senza paura abbiamo giocato e fatto 5-6 tiri senza però segnare. Loro, invece, con un tiro hanno vinto. Fa male, ma possiamo vincere la prossima volta».
L’ultimo brasiliano a segnare alla Juve era stato Walter Casagrande nel celebre 2-0 dell’aprile 1992. Bruno Peres rinfresca i ricordi con una prodezza che resterà nella memoria dei derby per lungo tempo e allo stesso tempo si prende una personale rivincita: la scorsa estate ha rischiato di essere tagliato per motivi fisici e di tesseramento, ma alla fine è stato arruolato e il Toro si è trovato in casa un tesoro.
«Purtroppo il mio primo gol in serie A non è servito – dice il terzino, prelevato dal Santos per 2 milioni -, ma almeno sarà nella storia del Toro. Io ho la propensione a questo tipo di azione, mi hanno dato spazio e ne ho approfittato. Anche se arrivato nella loro metà campo ero morto per la stanchezza, ma ho insistito e per fortuna è andata bene». Con tanto di complimenti di Ventura. «Ha fatto un gol pazzesco – sorride – e Agnelli diceva che erano 150 anni che non segnavamo… Se poi avesse gestito meglio quella palla nel contropiede, sarebbe stato ancora più nella storia».