brozovic

BYE BYE BROZO! DOPO OTTO ANNI IN NERAZZURRO, BROZOVIC È PRONTO A LASCIARE L'INTER PER L'ARABIA, DIREZIONE AL-NASSR: I SAUDITI VERSERANNO 23 MILIONI NELLE CASSE DEI NERAZZURRI CHE COL "TESORETTO" DI BROZO ANDRANNO A PRENDERE FRATTESI (MA IL SASSUOLO CHIEDE 40 MLN) - IL MANCHESTER UNITED NON MOLLA LA PRESA SU ONANA: MAROTTA CHIEDE 50 MILIONI – RESTA INVECE ANCORA IN ALTO MARE LA CESSIONE DI MILINKOVIC, IN SCADENZA NEL 2024 CON LA LAZIO: LA JUVE…

Estratto dell’articolo di Domenico Marchese e Giulio Cardone per la Repubblica

 

marcelo brozovic

Dopo otto anni in nerazzurro, Brozovic è pronto a lasciare l'Inter per l'Arabia, direzione Al-Nassr. È lui, con i 23 milioni che i sauditi verseranno nelle casse del club, il sacrificato sull'altare del 30 giugno, la scadenza con cui le società italiane devono confrontarsi per chiudere i conti in attivo. Non c'è spazio per i sentimenti e per le valutazioni tecniche: vendere per sopravvivere e finanziare gli acquisti.

 

La cessione del regista croato (contratto fino al 2026 a 20 milioni a stagione), aiuterà l'Inter a chiudere il discorso su Frattesi. Ma Brozovic non basta. Il Manchester United non molla la presa su Onana: per mettere le mani sul portiere camerunense i Red Devils però devono accontentare Marotta, che chiede 50 milioni. Metà dell'incasso verrebbe destinato per il portiere georgiano Giorgi Mamardashvili del Valencia,

 

Il quadro generale sarà completato dal passaggio all'Union Berlino del tedesco Gosens: così Marotta potrebbe appunto blindare Frattesi. Che ha scelto i nerazzurri, mentre il suo agente continua a parlare con i cugini del Milan.

lite in allenamento tra brozovic e onana

 

Il rilancio del club di RedBird è possibile proprio grazie a una cessione: i rossoneri hanno sistemato i conti ben prima del 30 giugno con i 70 milioni del passaggio di Tonali al Newcastle (10 però finiranno al Brescia), che saranno reinvestiti per acquistare due centrocampisti , un centravanti e un'ala destra. 

 

(...)

 

lite in allenamento tra brozovic e onana

Resta invece ancora in alto mare la cessione di Milinkovic, in scadenza nel 2024 con la Lazio: dopo anni di voci di mercato, a oggi non è ancora arrivata una proposta intrigante per il serbo. La maggior indiziata a mettere le mani sul centrocampista di Sarri è la Juventus, ma solo se Rabiot volesse non restare. Perché se il 30 giugno è il giorno della resa dei conti, è anche quello in cui scadono tanti contratti: l'elenco comprende, oltre al francese della Juve, anche Kamada, Asensio, Gundogan, Firmino, De Gea, Di Maria. Molti sono a un passo dall'accordo: Kamada con il Milan, Gundogan con il Barcellona, Di Maria con il Benfica. Rabiot invece sta meditando sull'offerta di un anno — a sette milioni netti — avanzata dalla Juventus: rispetto a qualche giorno fa c'è ottimismo.

 

Nel frattempo il ds bianconero Manna prosegue con le cessioni: Zakaria piace al West Ham e la Juve chiede 18 milioni, Arthur non ha mercato mentre McKennie potrebbe tornare utile nell'assalto a Zaniolo. E poi c'è Federico Chiesa, lo juventino vero oggetto del desiderio dei club più ricchi: Newcastle e Liverpool lo inseguono. Proprio ieri il suo agente, Ramadani, ha smentito «le voci su una richiesta di otto milioni avanzati dal giocatore per rinnovare il contratto con la Juventus». Quella, al limite, è la somma richiesta ai club inglesi. In questo caso, anche oltre il fatidico 30 giugno.

marcelo brozovic fuma marcelo brozovic fuma

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)