juventus andrea agnelli john elkann gianluca ferrero maurizio scanavino

ELKANN CHE ABBAIA, MORDE - "LA STAMPA" DI JAKI MOLLA IL CALCIO DEL SOMARO A ANDREA AGNELLI E TUMULA LA SUA GESTIONE “MIOPE E SPERICOLATA SCOPPIATA IN PROCESSI E BUCHI IN BILANCIO” – STAFFILATE ALL’EX PRESIDENTE “MONOCIGLIO” - “UN ANNO ED È CAMBIATO TUTTO: FILOSOFIA E BOARD NUOVI, MERCATO LOW COST E TALENTI FATTI IN CASA” - GLI ELOGI AD ALLEGRI SEMBRANO UNA RISPOSTA ALL’UMORE NERO DEL LIVORNESE NEI CONFRONTI DEL CLUB...

Da ilnapolista.it

 

 

agnelli elkann

La Stampa di Elkann elogia il ciclo felice di Elkann: “addio gestione spericolata” di Agnelli.

 

La Stampa oggi, sia pure in un trafilettino, ricorda che esattamente un anno fa Andrea Agnelli lasciava la Juve dopo una lunga presidenza. Quel giorno, scrive, finì un ciclo dai due volti, a lungo modello di virtuosismo finanziario e sportivo – lascia in eredità nove scudetti, lo Stadium, la Continassa, le Women, la Next Gen –  poi esempio di gestione spericolata e miope, scoppiata in processi e buchi in bilancio”.

 

 

Oggi la Juve è tutt’altro e la Stampa ne tesse l’elogio titolando “il ciclo felice bianconero un anno dopo Agnelli”.

 

elkann agnelli

“Un anno ed è cambiato tutto: filosofia e board nuovi, mercato low cost e talenti fatti in casa per abbattere il monte ingaggi e migliorare i conti, i frutti di una gestione oculata a prescindere dall’aumento di capitale. Il presidente Ferrero e l’ad Scavino sono stati determinanti per il risanamento economico, Giuntoli ha colmato il vuoto dell’area sportiva, Allegri ha sottoscritto rinunce e sacrifici costruendo una squadra comunque competitiva, la sola capace di reggere il passo dell’Inter. No, non è cambiato tutto: il tecnico c’era già e ha tenuto la barra nella tempesta, unico ad attraversare un anno che sembra un secolo”.

 

 

Gli elogi ad Allegri sembrano una risposta all’umore nero del livornese nei confronti del club.

 

A QUANTO AMMONTA IL DANNO DI AGNELLI ALLA JUVE?

agnelli allegri elkann

l’assenza dalla Champions a pesare: l’anno scorso i bianconeri hanno portato a casa circa 55 milioni di premi, saliti a 65 con l’Europa League. Considerati i 12-13 del botteghino e i malus degli sponsor (2 milioni di Jeep e anche Adidas potrebbe attivare «alcuni meccanismi di riduzione del corrispettivo fisso»), l’ammanco derivante dalla fallita partecipazione alle coppe è di circa 80 milioni rispetto al 2022-23. I mancati introiti complicano un quadro economico già compromesso.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…