sgarbi tiziano

"IL DIPINTO ATTRIBUITO A TIZIANO? E IO SONO NAPOLEONE!" SGARBI: "L'OPERA RICONSEGNATA ALLO STATO NON È DI TIZIANO. L'OPERAZIONE DI RESTITUZIONE È UNA TRUFFA PER RAGIONI DI PROPAGANDA. E DA QUANDO UN DIPINTO DI TIZIANO SI COMPRA DA UN ELETTRICISTA?" - “UNO DEI DUE SVIZZERI, LEGGIAMO SU REPUBBLICA, HA DICHIARATO DI AVERLO ACQUISTATO NEL 2004 GRAZIE A UN AMICO ELETTRICISTA CHE GLI AVEVA SEGNALATO LA POSSIBILITÀ DI UN BUON AFFARE…"

VITTORIO SGARBI per il Giornale

 

SGARBI

 E io sono Napoleone! Il dipinto attribuito a Tiziano, «riconsegnato» allo Stato, non è di Tiziano. L'operazione di restituzione è una truffa allo Stato, per ragioni di propaganda. Con il sostegno autocelebrativo del Nucleo tutela patrimonio culturale fondato dal grande generale Pio Alferano, della cui Fondazione io sono il Direttore e che aveva recuperato capolavori autentici, e di una Soprintendenza che non si è premurata di indicare ricerche e studi che diano fondamento all'attribuzione a Tiziano, a Palazzo Chiablese a Torino si è inscenata una lugubre cerimonia.

 

L'ostinazione di un pm ha determinato la insensata confisca di un'opera recuperata non in Svizzera ma in Italia, in un laboratorio di restauro dell'Astigiano. Non c'era dunque nulla da recuperare, né un'opera da restituire a un Istituto pubblico.

 

Ritratto di gentiluomo con berretto nero opera attribuita a tiziano

Si tratta di una operazione illegittima dello Stato, per un'opera sicuramente non di Tiziano e di modesto valore. Ciò che conta non è la presunta storia, o giallo, di una esportazione mancata, ma il luogo di un ritrovamento che indica una «non» esportazione.

 

D'altra parte la proposta anonima per «l'avvenuta importazione» ha maggiore attendibilità dell'attribuzione interessata, presentando correttamente il «Ritratto di gentiluomo con berretto nero» con la generica attribuzione a scuola veneta. La pressappocaggine dei «recuperatori» arriva al punto di far riferimento a una perizia del 1998, unica attestazione (a pagamento, come ogni expertise privata) per un'opera non pubblicata da nessuno studioso di Tiziano, che indica un valore impossibile: 5-6 miliardi di lire nel 1998.

 

TIZIANO LA MADDALENA

L'ultimo vero Tiziano, apparso qualche giorno fa a Vienna, alla casa d'aste Dorotheum, una magnifica «Maddalena», ha raggiunto i 4 milioni di euro. Comicamente l'articolo apparso su Repubblica traduce i 5/6 miliardi in 7 milioni di euro e chiama il professore Augusto Gentili, «Giovanni Gentile», confondendolo evidentemente con il filosofo. Ecco, la distanza tra Tiziano e l'autore del «Ritratto in nero» è la stessa che vi è fra il grande filosofo Gentile e lo studioso d'arte Gentili. Basta poco perché l'equivoco diventi inganno e, oggi, grazie all'ostinazione di un pm, la vera truffa è allo Stato che, con questo inconsistente recupero, stringe un pugno di mosche: altroché «misura recuperatoria (sic!) di carattere amministrativo».

 

Non si è recuperato niente, si è preso in giro lo Stato. Una caricatura. E da quando un dipinto di Tiziano si compra da un elettricista? «Uno dei due svizzeri - leggiamo su Repubblica - ha dichiarato di averlo acquistato nel 2004 grazie a un amico elettricista che gli aveva segnalato la possibilità di un buon affare». E nessuno pagherà. Tiziano non c'è. Alla fine un boomerang, se c'è un giudice a Berlino. A Torino, no.

il ritratto di tiziano ritrovato a torino sgarbiil ritratto di tiziano ritrovato a torino

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…