rodrygo

IN ITALIA I VENTENNI FATICANO A TROVARE SPAZIO, IN EUROPA DECIDONO LE SEMIFINALI - IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DEL SUCCESSO DEL REAL MADRID CONTRO IL MANCHESTER CITY È RODRYGO GOES, CHE GRAZIE ALLA SUA DOPPIETTA AL FOTOFINISH HA LANCIATO LA RIMONTONA DEI BLANCOS - ACQUISTATO PER 45 MILIONI NEL 2018 (MA PORTATO IN SPAGNA NEL 2019), NONOSTANTE NON SIA UN TITOLARE INAMOVIBILE DELLA SQUADRA, IN CHAMPIONS VIAGGIA A UNA MEDIA SPAVENTOSA, CON UNA RETE OGNI 115 MINUTI…

Estratto dell'articolo di Emanuele Gamba per www.repubblica.it

 

rodrygo real madrid manchester city

L'ultimo stregone delle leggenda blanca si chiama Rodrygo Goes, ha 21 anni e l'incredulità stampata sulla faccia da bambino. "Quello che è successo non riesco a spiegarmelo. Non ho parole. So solo che Dio mi ha detto che oggi era il mio giorno". Che il Padreterno possa tifare Real è una supposizione credibile, vista quanta trascendenza il Bernabeu riesce a mettere nelle sue vittorie.

 

"Eravamo morti", ha ammesso lo stregone bambino, che al fischio finale s'è inginocchiato sul prato allargando le braccia in un gesto che sembrava preghiera, in un momento di beata solitudine con tutta quella bolgia attorno. Poi i compagni, a cominciare dal suo fratellino Vinicius, gli sono piombati addosso e l'estasi è diventata pura e semplice felicità.

 

rodrygo real madrid manchester city

Ancelotti e il video delle rimonte

Dopo la notte della rimonta sul Psg non era andato dormire "perché volevo parlare fino alle sette di mattina di quello cui avevo appena assistito". Dopo quella sul Chelsea è invece è riuscito ad addormentarsi prima dell'alba, forse placato dal fatto che uno dei gol dell'impresa l'avesse segnato lui.

 

Dopo quest'ultima notte chissà. Ma ormai era preparato a tutto questo: prima della partita con il City, Ancelotti aveva mostrato alla squadra un video con le otto rimonte di quest'anno. "Ci manca la nona. Sarà adesso", ha ordinato alla squadra. Che ha eseguito. […]

 

In Champions un gol ogni 115 minuti

rodrygo real madrid manchester city

Rodrygo sta seguendo la stessa traiettoria: prima era titolare una volta su tre, ora comincia a esserlo una volta su due. Ha fatto più assist (20) che gol (17), ma in Champions viaggia al media di una rete ogni 115': del resto si presentò con una tripletta al Galatasaray cui ha fatto seguire altri sette centri, come se questa competizione fatta di attimi gli fosse più consona rispeto alla maratona di un campionato.

rodrygo real madrid manchester city

 

Dal calcetto a Carletto

Rodrygo ha cominciato con il calcetto, come molti brasiliani. A 11 anni è entrato nel Santos, a 16 era già in prima squadra, a 18 in nazionale. Il Real lo ha comprato nel 2018 per 45 milioni (come Vinicius) ma portato in Spagna nel 2019, lasciandogli il tempo di imparare la lingua e abituarsi all'idea. È entrato nella squadra con discrezione, quasi con timidezza, accettando i lunghi tempi dell'attesa, perché così era previsto per questa ala destra tecnica e veloce, forse ancora troppo leggerina ma capace di genialità improvvise e di interessanti variazioni sul tema.

 

rodrygo vinicius

Nelle gerarchie ha scavalcato Vazquez e Asensio: Ancelotti lo alterna con Valverde, a seconda che voglia impostare un partita più prudente o più spregiudicata. O che voglia fare come mercoledì sera, passando dalla prudenza alla spregiudicatezza nel corso della gara stessa. Del resto, Carletto lo aveva già annunciato alla vigilia: "Chi finirà la partita sarà più importante di chi la comincerà". Aveva già in mente la staffetta del ribaltone, così come le iniezioni di energia dell'altro ragazzino formidabile, Camavinga: un 2001 e un 2002 hanno deciso la semifinale di ritorno, dopo che un 2000 (Vinicius) aveva marchiato quella d'andata. […]

rodrygo real madrid manchester city rodrygo real madrid manchester city rodrygorodrygo camavingarodrygo real cityrodrygo real madrid manchester city rodrygo real madrid manchester city

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...