fiorentina inter

VIDEO! CHE INTER SAREBBE SENZA BARELLA? PERLA DEL CENTROCAMPISTA, RADDOPPIO DI PERISIC: CONTE SI GODE LA VETTA, A +1 SUL MILAN. L’EX JUVENTINO MARCHISIO ESALTA LA MAGISTRALE PROVA DI BARELLA: "GIOCATORE GIOVANISSIMO, MATURO E COMPLETO. FORTUNATI GLI INTERISTI, ANCOR DI PIÙ FORTUNATA LA NOSTRA NAZIONALE" – MAROTTA: “CESSIONE INTER? SPERO IN UNA SOLUZIONE VELOCE” – BIASIN IRONIZZA SUL LOOK DI RIBERY: "SI È INFORTUNATO ANCHE IL SUO STILISTA" – VIDEO

 

TWEET MARCHISIO

Da ex centrocampista non posso che ammirare la crescita costante e il talento di #NicolòBarella

Giocatore giovanissimo, maturo e completo.

Fortunati gli interisti, ancor di più fortunata la nostra Nazionale

 

FIORENTINA-INTER

FIORENTINA INTER BARELLA

 

Francesco Fontana per gazzetta.it

 

Un’ottima ’Inter fa il proprio dovere e almeno per due notti guarderà tutti dall’alto in basso: a Firenze decidono un super Barella e un Perisic finalmente in palla, sono loro i men of the match che consegnano a Conte il primo posto in classifica a quota 47 punti, a +1 su un Milan che domenica, in casa contro il Crotone, proverà il controsorpasso.

 

Decisamente positiva la prestazione dei nerazzurri contro una Fiorentina comunque coraggiosa, colpita al 31’ del primo tempo e al 7’ della ripresa: momento in cui, di fatto, la partita si è chiusa. Ora l’Inter si concentrerà sulla semifinale di ritorno in Coppa Italia contro la Juventus (martedì, a Torino, si cercherà di ribaltare l’1-2 subito a Milano), da domani i viola metteranno nel mirino la trasferta contro la Sampdoria, in programma domenica prossima a Marassi.

 

 

In casa Inter - in maglia bianca da trasferta - Perisic vince il ballottaggio con Young per occupare l’out di sinistra, Sanchez (squalificato in Coppa Italia) quello con Lautaro per affiancare là davanti Lukaku. Per il resto nessuna novità per Conte (in tribuna per squalifica, al suo posto in panchina c’è il vice Stellini) rispetto all’undici ipotizzato alla vigilia: Handanovic in porta, difesa a tre con Skriniar, De Vrij e Bastoni con Hakimi, Barella, Brozovic e Vidal a completare il centrocampo.

 

fiorentina inter

Per la Fiorentina - in completo viola - assenti per squalifica Milenkovic e Castrovilli, per infortunio Ribery (il provino di stamane non ha sorriso) e Caceres. Nel 3-5-2 di Prandelli spazio a Dragowski tra i pali, dietro al trio Martinez Quarta-Pezzella-Igor. In mediana ci sono Venuti, Bonaventura, Amrabat e gli ex Borja Valero e Biraghi. Arbitra La Penna di Roma.

 

 

INTER, FA TUTTO BARELLA—   Pronti via e dopo 45’’ Barella si infila nella difesa viola e la mette in mezzo all’area piccola, Pezzella è attento e libera. Al 6’ è ancora Nicolò a essere protagonista, stavolta raccogliendo l’assist di Sanchez: destro di prima e Dragoswki semplicemente strepitoso, in tuffo sulla propria destra devia la palla con la manona sinistra. Bravissimo il portiere polacco.

 

fiorentina inter conte

Il primo squillo della Viola arriva al 13’, con Eysseric che ci prova dal limite: il suo destro è out. È solo un episodio, perché è l’Inter a provarci. Ancora con Barella, sempre più il miglior centrocampista italiano: suo il gol al 31’ con un grande destro a giro dalla distanza dopo aver ricevuto palla da Sanchez. Applausi e nerazzurri avanti, anche se la Fiorentina prova subito a rispondere: passano 6’ e Handanovic si fa trovare pronto nella stessa azione prima su Bonaventura (deviazione decisiva sulla traversa) poi su Biraghi mettendoci il piedone. Al 43’ giallo per Perisic per un fallo su Venuti, al 46’ tutti negli spogliatoi dopo un colpo di testa (alto) di Lukaku.

 

 

CHE HAKIMI, PERISIC-GOL—   C’è qualche problema per Vidal, out per una contusione al ginocchio sinistro: al suo posto, da inizio ripresa, Gagliardini. Cambia pure Prandelli: fuori Borja Valero, dentro Kouamé. Già al 52’, però, per la Fiorentina arriva la doccia fredda. Il solito Hakimi – ancora determinante – vola sulla destra bruciando Igor e offre un cioccolatino per Perisic, che da due passi con la porta libera non può sbagliare: 0-2 e match in discesa per i nerazzurri (croato sostituito all’80’, stanchissimo).

 

fiorentina inter ribery

Al 62’ Conte opta per il cambio annunciato: richiamato Sanchez, tocca a Lautaro. Il copione della gara non cambia, con la Fiorentina che fatica a reagire e l’Inter che ha parecchio campo per il tris. Tris che poi sprecano Hakimi (da ottima posizione perde l’attimo e non calcia in porta), Perisic e Gagliardini, sui quali è attento Dragowski. L’Inter è in gestione, ci provano anche Martinez con un tiro sporco e Skriniar, che al 78’ colpisce alto di testa.

 

Poco prima (74’) Prandelli tenta il tutto per tutto inserendo momentaneamente Kokorin, Pulgar e Malcuit per Vlahovic, Eysseric e Venuti. Dentro anche Barreca per Biraghi a 8’ dalla fine, ma il risultato non cambia. Per la Fiorentina non è tutto da buttare, di fronte c’era un’Inter con la mentalità da grande squadra che torna a Milano meritatamente con i tre punti: martedì sarà tempo di Coppa Italia per tentare la rimonta.

fiorentina inter barellafiorentina inter dragowski

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…