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NBA DA URLO! NON E’ UNA SERIE, E’ UN MONOLOGO WARRIORS: KEVIN DURANT E CURRY TRASCINANO GOLDEN STATE CHE SCHIANTA CLEVELAND 132-113 IN GARA 2 E SI PORTA SUL DUE A ZERO – A GODERSI LO SHOW A BORDO CAMPO ANCHE HAMILTON E NEYMAR – ORA SI VA A CLEVELAND: "KING JAMES" PROVERA’ A RIBALTARE TUTTO ANCORA UNA VOLTA - VIDEO

 

Davide Chinellato per gazzetta.it

 

DURANT CURRYDURANT CURRY

Unici, inimitabili, quasi perfetti. I Golden State Warriors non sono una squadra di basket, ma gli abitanti di un universo parallelo in cui convivono due mvp, quattro All Star e una collezione di talenti (anche in panchina, che Steve Kerr si è ripreso dopo 11 gare di assenza) che nella stessa franchigia non si erano mai visti. Cleveland ha provato ancora una volta ad entrare in questo universo parallelo ma è stata respinta con un 132-113 in gara-2 delle Finals che sa tanto di strapotere e vale il 2-0 Warriors nella serie.

 

Certo, Golden State aveva vinto le prime due partite anche lo scorso anno e poi ha guardato LeBron James sollevare il Larry O’Brien Trophy. Ma più del 2016 questi primi due successi lasciano un sapore di dominio che sembra difficile da ribaltare, anche per il più forte del pianeta, che ha provato con la sua 8ª tripla doppia alle Finals (29 punti, 11 rimbalzi e 14 assist) ad impedire il tracollo e che, nella sua Cleveland, proverà a ribaltare tutto ancora una volta. 

 

 

Ma questi non sono i Warriors dello scorso anno: Steph Curry è sano e incanta, Kevin Durant fa male in attacco e difende bene come non mai. “Non li ho mai visti così concentrati, sembra quasi che per loro sia una questione personale” dice Draymond Green dei due compagni che hanno deciso gara-2. Curry ha chiuso con la sua prima tripla doppia nei playoff, 32 punti, 10 rimbalzi e 11 assist “macchiati” da 8 palle perse (“A Cleveland non potrò certo permettermele”).

 

HAMILTON NEYMARHAMILTON NEYMAR

Durant ci ha aggiunto 33 punti, 13 rimbalzi e una prestazione difensiva (5 stoppate e 3 recuperi) da specialista del ruolo. Golden State però domina perché è prima di tutto un collettivo fantastico: Klay Thompson è tornato a fare splash (22 punti con 8/12 al tiro) ma non ha perso la voglia di lottare su ogni pallone, Green (su cui i Cavs avevano scelto di non difendere) è il leader emozionale di un gruppo che insieme si diverte. E gioca bene come mai nella storia: 14 vittorie su 14 nei playoff, la più lunga serie vincente di sempre anche considerando due stagioni. Un vero incanto.

 

Cleveland sembra distante da questa perfezione più di quanto il resto dell’Est è lontano da LeBron e compagni. I Cavs ci hanno provato ad essere aggressivi, a non distrarsi in difesa come avevano fatto in gara-1. Eppure sono stati spazzati via, maciullati nonostante James abbia dato sensazioni di strapotere fisico da migliore di tutti i tempi, nonostante Kevin Love (27 punti e 7 rimbalzi) abbia giocato la sua miglior partita di un’ottima postseason.

DURANT NEYMARDURANT NEYMAR

 

E’ mancato Kyrie Irving (19 punti con 8/23 al tiro), travolto da Curry in difesa e incapace di combinare qualcosa di buono in attacco. E’ mancato il tiro da tre (8/29), è mancato ancora una volta Tristan Thompson (8 punti e 4 rimbalzi), è mancato il supporting cast. Il problema vero, però, è che ai Cavs sembra mancare il talento per essere come squadra al livello dei Warriors.

 

 

 Cleveland sembra aver imparato la lezione di gara-1: attacca, forza 8 palle perse Warriors, trova punti vicino al canestro con LeBron e Love. Ma a 4’53” dalla sirena è sotto 26-16, con Curry che costruisce in lunetta un primo quarto da 15 punti. Thompson firma il 47-35 a 9’57” dal riposo, ma Golden State perde troppi palloni e Cleveland resta in partita, grazie allo strepitoso LeBron e alla volontà di Love. I Warriors cominciano la ripresa avanti 67-64, ma quando Curry si ricorda di essere un alieno il vantaggio si dilata, nonostante King James provi a resistere.

LEBRON JAMESLEBRON JAMES

 

Steph è scatenato, manda persino al bar James con un ballo irresistibile di cui lui solo conosce i passi e a 40” dalla terza sirena mette il 102-86. Cleveland è in ginocchio e nemmeno LeBron riesce a rialzarla: quando Durant firma il 115-97 con 7’17” da giocare il 2-0 Warriors è realtà. A Cleveland, dopo le prime due partite marchiate Golden State, lo scorso anno cambiò tutto. I miracoli però non si ripetono due volte… 

Golden StateDurant 33 (9/14 da due, 4/8 da tre, 3/3 tiri liberi), Curry 32, Thompson 22. Rimbalzi: Durant 13. Assist: Curry 11

ClevelandJames 29 (11/15, 1/3, 4/5 tl), Love 27, Irving 19. Rimbalzi: James 11. Assist: James 14

DURANT CURRYDURANT CURRY

 

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