the kitchen studio

IL CIBO E' UNA FORMA D'ARTE - NEL LIBRO "THE KITCHEN STUDIO" 76 ARTISTI DI TUTTO IL MONDO PROPONGONO LE LORO RICETTE - ANTONIO RIELLO: "LE PAGINE PIÙ INTERESSANTI SONO FORSE QUELLE CHE RIRKIRIT TIRAVANIJA DEDICA AD UNA THAI CURRY PIZZA. IN FATTO DI GOURMERIE IL PIÙ DOTATO SEMBRA ESSERE IL FRANCESE BERNARD VENET: CERVELLA DI AGNELLO CON RISO VENERE, NERO DI SEPPIA E DELLE SOTTILI CREPES. ZHANG HUAN È, DA PARTE SUA, GHIOTTO DI PIZHA, CHE COMUNQUE NON È AFFATTO UNA VERSIONE CINESE DELLA NOSTRA PIZZA MA PIUTTOSTO UNA GOLOSITÀ ORIENTALE CHE TIENE BANCO DA PIÙ DI TREMILA ANNI…"

the kitchen studio cover

Antonio Riello per Dagospia

 

THE KITCHEN STUDIO

Phaidon Press

2021

 

Il cibo si intreccia strettamente con l'Antropologia, le Scienze dell'Ambiente e la Storia. Di conseguenza oggi la pratica culinaria può essere considerata un vero e proprio medium artistico. Artisti come Rirkrit Tiravanija da sempre ne fanno l'intrigante oggetto della propria ricerca. Altri, come Elafur Eliasson, la inglobano in un contesto proprio, più ampio, di "Total Life Style". La coppia Bompas & Parr costruisce enormi installazioni "oscillanti" fatte di budini e gelatine colorate.

vik muniz

 

Di recente a Londra Ines Neto dos Santos sta lavorando intensamente sul tema della fermentazione e dei lieviti visti come metafora di cambiamento e cooperazione inclusiva. La curatrice anglo-turca Huma Kabakci, che collabora con la Neto dos Santos, ha attivato su Instagram, per Open Space Contemporary, il progetto "Kitchen Takeover" dedicato la rapporto tra cibo e pratica artistica.

 

zhang huan

Ci sono poi tanti artisti che semplicemente si sono divertiti a cucinare o a giocare con le cose da mangiare. Aldo Mondino ha realizzato negli anni 90 alcuni dei suoi lavori più belli utilizzando chicchi e polvere di caffè nonchè il cioccolato in forma di Gianduiotti e Boeri colorati. Georgia O'Keeffe ha lasciato in eredità al Mondo, oltre alle sue opere, anche una raccolta di ricette di cui sembra fosse particolarmente fiera e gelosa. Joseph Beuys vedeva il cucinare come un gesto, in qualche modo, profondamente creativo.

the kitchen studio back

 

Da cuoco appassionato sfornava ricette che avevano tutte un elemento in comune: un uso massiccio di rosmarino. Beuys considerava questa pianta una nobilissima e potente rigeneratrice di energie spirituali (Lucrezia Durini ha curato un magnifico libro di ricette Beuysiane, edito nel 2000 da Charta).

 

Nel 2020 Phaidon Press, nota editrice londinese specializzata in Arte Contemporanea ha fatto una ricerca sistematica degli artisti di entrambi i sessi che amano cucinare e ha chiesto loro di proporre, in totale libertà, una o due ricette. In questi giorni è stato pubblicato il libro che le raccoglie tutte: THE KITCHEN STUDIO. Gli artisti sono settantasei e provengono praticamente da tutti i paesi del mondo.

 

Ghada Amer, egiziana che vive a New York e nota per la sua attenzione sulla condizione femminile nel mondo mediorientale, narra di una ricetta di famiglia a base di melanzane. ARTEMIO che si auto-definisce "The Rolls-Royce of Mexican Art" propone, in modo davvero molto competente, la formula per realizzare in casa un liquore a base di assenzio. Pierre Bismuth spiega con grande serietà professionale come farsi da soli a casa una barretta di cioccolata.

rirkrit tiravanija

 

Olaf Breuning arrangia un display di faccine vegetali molto accattivanti e anche il danese Heppe Hein fabbrica dei simpatici dolcetti sorridenti. Mircea Cantor ha il suo pane scolpito. Abraham Cruzvillegas suggerisce un Guacamole da manuale. Carsten Holler, tedesco celebre per i suoi scivoli, i Test Sites, invece mette a punto un sistema culinario-filosofico molto elaborato: "The Brutalist Kitchen Manifesto". David Horvitz propone una cosa semplicissima dal nome irresistibile: "The John Cage Omelette". Haron Mirza ha pensato ad una complessa "Winter Solstice Fictional Entheogenic Supper".

philippe parreno

 

Farla è più facile che pronunciarne il nome, Michael Morris dà la ricetta del famoso Kedgeree, un piatto Anglo-Indiano che si mangia in Inghilterra ma non in India, si tratta di uno stufatino un po' liquido di riso, pesce e uova. Il brasiliano Vik Muniz si cimenta su un piatto italianissimo: Ravioli all'uovo e tartufo. Adrian Paci, artista albanese, fa un tipico piatto balcanico, la carpa Shkodra style.  Philippe Parreno usa solo fotografie. senza alcuna parola di testo, per una classica Paella Valenciana.

olafur eliasson

 

Laure Prouvost ha immaginato un "Wantee Tea", in pratica una bella tazza di tè al limone corretta con una robusta dose di Gin. Antonio Riello racconta di tradizioni ancestrali con la "Minestrina Fortunata" e la "Supa del Gato". A Martha Rosler piacciono i dolci e offre la ricetta di una torta per il 4 Luglio (Festa Mazionale americana). Kiki Smith ama pazzamente le insalate con i gamberetti.

perre bismuth

 

Le pagine più interessanti, come era lecito aspettarsi, sono forse quelle che Rirkirit Tiravanija - vero specialista del caso - dedica ad una Thai Curry Pizza. Però in fatto di gourmerie il più dotato sembra essere il francese Bernard Venet: cervella di agnello con riso venere, nero di seppia e delle sottili crepes. Zhang Huan è, da parte sua, ghiotto di Pizha, che comunque non è affatto una versione cinese della nostra Pizza ma piuttosto una golosità orientale che tiene banco da più di tremila anni. La prefazione al volume è dello ChefStar Massimo Bottura. Scrive che bisognerebbe comperarne due copie, una da riporre tra i libri d'arte e l'altra da usare in cucina.

mircea kantorabraham cruzvillegasantonio riello quaresimaantonio riellobernard venetghada amercarsten hollerjeppe hein joseph beuys recipesolaf breuning

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…