CON-TE O SENZA TE, NIENTE STAGE - IL CT LANCIA L’ULTIMATUM AI CLUB PER IL 2016: “ORA SERVONO SOLUZIONI NON PIÙ RINVIABILI” - VOCI DI UN POSSIBILE ADDIO IN GIUGNO ALLA NAZIONALE - IN CASO DI DIVORZIO IPOTESI PSG, MILAN O ROMA
Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO
Niente stage, meglio una tregua armata. L’ultima. Antonio Conte ha annullato il raduno azzurro previsto a Coverciano dal 9 all’11 febbraio. Decisivo il veto di Juventus e Roma, due club all’opposizione in Lega come in Federcalcio, ma che insieme forniscono — o negano, come in questo caso — mezza squadra alla Nazionale. Il ct non è disposto più a cedere, in futuro, su quello che è un punto fondamentale del suo programma sin dal giorno della firma. «Mi auguro che da qui in avanti si riesca tutti insieme a trovare quelle soluzioni non più rinviabili per fare della Nazionale il punto di riferimento per tutto il sistema calcio», ha spiegato in una nota.
Traduzione: basta rinvii, da oggi voglio disponibilità massima e risposte concrete dalle società. E se non ci saranno? La Figc spera di non doversi porre la domanda. Conte ha ribadito più volte che manterrà il suo impegno fino al 2016, è stato assai chiaro. Però i club che sognano di averlo subito non mancano né desistono, consapevoli che il ct non è tipo da tollerare a lungo di lavorare senza le condizioni migliori. In testa c’è sempre il Psg, per il dopo-Blanc. In Italia, Galliani lo stima molto e l’avrebbe voluto al Milan un anno fa. E poi c’è la Roma, in caso di divorzio da Garcia.
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO - LA FIRMA SUL CONTRATTO 2
Un passaggio chiave, venerdì: il Consiglio di Lega fisserà le date della prossima stagione. L’Europeo 2016 parte il 10 giugno, Conte chiede che Serie A e Coppa Italia si concludano entro il 15 maggio (la prima richiesta era l’8). Vuol dire: campionato al via il 16 agosto (o un turno infrasettimanale in più). Secondo punto: la Lega dovrà lasciare uno spazio agli stage nell’inverno 2016.
L’attuale formula della Coppa Italia, frazionando ottavi e quarti per esigenze tv, ha ingolfato il calendario proprio nei mesi, gennaio e febbraio, in cui il ct preme di più per fare il tagliando agli azzurri. La terza richiesta riguarda la stagione in corso: il campionato termina il 31 maggio, il 12 giugno c’è Croazia-Italia, decisiva per le qualificazioni. La finestra per le nazionali si apre l’8, Conte vuole gli azzurri a Coverciano anche dall’1 al 5. Su questo punto c’è l’okay degli allenatori, non dei club impegnati nelle tournée di fine stagione.
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Il ct aveva anticipato le sue ragioni a Tavecchio al telefono, domenica. L’incontro di ieri in Figc è servito a ufficializzare la decisione. «Sei sicuro, Antonio? Io farei lo stage lo stesso con i giocatori disponibili», ha provato a insistere il presidente: a più riprese aveva garantito di tutelare la Nazionale, affidando a Lotito il ruolo di mediatore con la Lega, ma di fatto ha le mani legate dai regolamenti e dallo strapotere dei club. «O tutti o nessuno», la risposta del ct. Voleva tre giorni per insegnare tattica alla sua Nazionale, non per testare le seconde linee. E ha giudicato inopportuno togliere uomini solo ad alcuni, proprio i più disponibili: «Lo stage rischiava di non essere utile alla Nazionale e neppure alle squadre».
Dalla Federalcio spiegano che «quello di Conte è un gesto distensivo verso i club». La sua delusione, però, è atroce. Tre mesi fa, a Genova, si era sfogato al termine di Italia-Albania: «Non ci aiuta nessuno». Tre mesi dopo, punto e a capo.
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