lilla scontri hooligan russi e inglesi

EURO-MAZZATE: NON SI FERMA LA GUERRA DEGLI HOOLIGAN. ANCORA SCONTRI FRA RUSSI E INGLESI, 2 ARRESTI - INCUBO ULTRA’ A LILLA DOVE OGGI LA NAZIONALE RUSSA AFFRONTA LA SLOVACCHIA: E DOMANI L’INGHILTERRA GIOCA A LENS A 40 CHILOMETRI DI DISTANZA - OCCHIO: L’UEFA NON PUO’ DARE SANZIONI IN CASO DI INCIDENTI FUORI DAGLI STADI

Gianni Santucci per il “Corriere della Sera”

 

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Pantaloncini e maglietta nera. Sulle spalle, la scritta «Tour de France». Non hanno alcuna preoccupazione di farsi riconoscere i tre ventenni che alle quattro del pomeriggio camminano verso la stazione di Lilla. Sul petto portano il nome del loro gruppo ultrà: «Butchers». Sono russi, di Orel. S' avvicinano a un bar pieno di ragazzi gallesi. Atmosfera amichevole. Dall' altra parte della piazza, però, c' è un altro pub: qui i gallesi sono insieme agli inglesi.
 

I tre hooligans di Orel (gemellati con quelli del Lokomotiv Mosca) si rivedono intorno alle 7. Si alzano una bandana nera sul viso, corrono, si buttano nel gruppo degli inglesi, picchiano, battersi in minoranza per loro è un «onore»; gli altri si difendono lanciando sedie e urla.

 

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Lo scontro dura un minuto. La polizia lancia un paio di lacrimogeni. Dietro i gas che si diradano, la Francia trova una certezza: l' emergenza non è finita. E intorno all' Europeo 2016, dopo i due giorni di guerriglia a Marsiglia, il nuovo «hooliganismo para militare» degli ultrà russi potrebbe cercare una nuova «affermazione».
 

Si capisce che stanno giocando un loro campionato. Gli ultrà di Mosca e San Pietroburgo sono venuti in Francia alleati per prendersi la supremazia. Cercano l'«apoteosi»: schiacciare i padri fondatori della violenza da stadio, gli inglesi. Dopo gli scontri di Marsiglia hanno inondato la Rete di video in cui festeggiano riuniti intorno ai «trofei», le bandiere strappate agli avversari sul «Vieux-Port», con incursioni e combattimenti a mani nude. Alcune di quelle bandiere sono macchiate di sangue.
 

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Ecco, questi sono gli hooligans che si stanno spostando a Nord: oggi si gioca Russia-Slovacchia a Lilla, domani Inghilterra-Galles a Lens. Le due città sono vicinissime. Il rischio di contatti tra tifoserie è enorme (vietata la vendita di alcol da ieri a venerdì; 1.200 poliziotti di rinforzo).
 

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In questo contesto la Uefa ha firmato uno dei più drastici provvedimenti dell' ultimo ventennio. La Russia è stata «squalificata con sospensione» da Francia 2016. Significa che l' espulsione dagli Europei è già definita, ma congelata.
 

Diventerà esecutiva in caso di nuovi incidenti negli stadi. Al Velodrome di Marsiglia, gli ultrà russi hanno acceso fumogeni e invaso un settore riservato agli inglesi, comportamenti che costeranno 150 mila euro alla Federazione.
 

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Attenzione però a un passaggio chiave: l' Uefa non ha giurisdizione su ciò che accade fuori e non può dare sanzioni se nuovi incidenti dovessero verificarsi lontano dagli stadi. Per questo il numero uno del calcio inglese, Greg Dyke, parla di «seria preoccupazione».

Tra Lens e Lilla potrebbero ritrovarsi tra i 40 e i 50mila inglesi e gallesi, più 15mila russi.

 

Non arriveranno invece a Nord, probabilmente, i 43 tifosi bloccati ieri dalla gendarmeria su un pullman nei dintorni di Cannes, mentre stavano per partire verso Lilla. Sei ultrà russi sono stati portati in un centro per le pratiche di espulsione. Tra gli altri, c' erano due collaboratori del ministero dello Sport. E un personaggio che, in diretta, ha twittato: «Questo è un circo».

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Si tratta di Alexander Shprygin, ed è un tipo controverso: un precedente in carcere, razzista e ultra nazionalista, vicino agli hooligans della Dynamo Mosca, fondatore di una associazione di tifosi russi e molto legato alle massime autorità dello sport del suo Paese. È assistente del deputato Igor Lebedev (autore, dopo le violenze di Marsiglia, del tweet: «Cosa c' è di male negli scontri?»). Il profilo Instagram di Shprygin annovera molte foto con il ministro dello Sport, Vitaly Mutko. La Russia ospiterà i Mondiali del 2018.
 

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