1. ORE 18, A ME IL TELEVISORE! UN PAESE SI FERMA: SCENDONO IN CAMPO ITALIA-COSTA RICA 2. SCONCERTI: “L’ITALIA HA PIÙ CLASSE, LA COSTA RICA PIÙ CORSA. IN UN CAMPIONATO IDEALE, LA COSTA RICA ARRIVEREBBE A TRENTA PUNTI DALL’ITALIA, IN UNA PARTITA UNICA NON SONO BUONI AVVERSARI PERCHÉ SONO BRAVI DOVE NOI SOFFRIAMO DI PIÙ, LA RAPIDITÀ” 3. “OGGI DOVREMO TIRARE DI PIÙ, METTERE ANSIA A UNA DIFESA CHE NON È DI GHIACCIO E TENDE A ESSERE EMOTIVA. FAREMO OLTRE IL SESSANTA PER CENTO DI POSSESSO PALLA, MA DOVREMO IMPARARE IN FRETTA ANCHE A ESSERE CONCRETI. MOLTO DIPENDERÀ DA BALOTELLI, CHE GIOCHERÀ IN MEZZO A DUE AVVERSARI FORTI FISICAMENTE”

1. ORA PIÙ TIRI IN PORTA E PRATICITÀ

Mario Sconcerti per ‘Il Corriere della Sera’

 

L’Italia ha più classe, la Costa Rica più corsa. D’altra parte siamo pieni di centrocampisti proprio per rallentare la partita e tenerla in mano. Il problema verrà quando loro potranno ripartire, hanno una velocità diversa. In un campionato ideale, la Costa Rica arriverebbe a trenta punti dall’Italia, in una partita unica non sono buoni avversari perché sono bravi dove noi soffriamo di più, la rapidità.

 

prandelli in conferenza stampaprandelli in conferenza stampa

Veniamo da una bella partita contro l’Inghilterra che ha comunque evidenziato l’avarizia con cui tiriamo in porta. Il gioco dei mille passaggi toglie un po’ a tutti la voglia di concludere, c’è sempre un passaggio in più da poter fare. Oggi dovremo tirare di più, mettere ansia a una difesa che non è di ghiaccio e tende a essere emotiva. Faremo oltre il sessanta per cento di possesso palla, ma dovremo imparare in fretta anche a essere concreti. Molto dipenderà da Balotelli, che giocherà in mezzo a due avversari forti fisicamente.

 

nazionale italiana in allenamentonazionale italiana in allenamento

Il nostro gioco spesso prescinde dal centravanti e tende a fargli avere il cross quando la difesa degli altri è già schierata. Balotelli dovrà fare una partita completa, forse più alla sua maniera che in quella di Prandelli. Uscire spesso dall’area, togliere i riferimenti a Gamboa e Gonzalez, e chiudere in porta dai venti metri. Avremo problemi in difesa, specie se rimarrà fuori Barzagli. In una difesa a quattro Bonucci non è ideale, né Chiellini è l’uomo giusto per inseguire Campbell, il loro piccolo asso, un ragazzo di ventuno anni che ha appena finito di vincere il titolo in Grecia e adesso tornerà all’Arsenal. Campbell è un Cassano di vent’anni con molta più velocità. Interessantissimo. Parte da lontano, nella posizione di Messi, anche lui è mancino.

 

Non abbiamo un marcatore adatto, andrà preso a piccole dosi, prima dai centrocampisti, poi da De Rossi, infine dal difensore. Davanti però non hanno altro, se non forti colpitori di testa (Duarte) e un’ala veloce sulla destra (Ruiz). Corrono tanto, cosa che non ci è congeniale. In compenso ci subiranno e ci aspetteranno. Rimarremo a lungo ai limiti della loro area, per questo servirà tirare di più e passare meno la palla. È una partita aperta in cui siamo favoriti, ma resta un’Italia in formazione. A me sembrerebbe la sera di Cassano o Insigne, anche Cerci. Nel finale servirà fantasia e velocità. Loro non hanno riserve all’altezza. Buona fortuna ragazzi.

 

mario balotelli in conferenza stampamario balotelli in conferenza stampa

2. COSTARICA, TALENTO E CONVINZIONE: “ORA SCOPRIRETE CHI SIAMO”

Giulia Zonca per ‘La Stampa’

 

Ormai i pacchetti di figurine sono tutti scartati e Joel Campbell, dopo averne comprati 100, ha trovato la sua. Solo che non è l’unica dentro la squadra della Costarica perché in campo con l’Uruguay si è visto molto più di un isolato talento.
 

Forse non serve conoscerli, come sostiene Balotelli, ma è meglio prenderli in considerazione, giusto per non ritrovarci poi a sbattere contro l’avvertimento di Jorge Pinto: «Se non sanno chi siamo, lo scopriranno».

 

daniele de rossidaniele de rossi

Non serve, l’Italia sa che Campbell difende e attacca, che è agile, rapido e nonostante le incursioni non perde la posizione. Prandelli è consapevole dell’organizzazione che hanno dimostrato, della fissa di Don Jorge per gli azzurri e anche dell’euforia che anima gli avversari. Forse è questo il loro problema davanti alla partita della vita: sono passati da ultima ruota del girone a potenziali pericoli in soli novanti minuti. Da peones a los GalacTicos, un viaggia espresso nell’iperuranio. Non sono tutti fenomeni, ma Pinto ricorda: «Non abbiamo una carta da giocare, ne abbiamo due o tre».
 

de rossi   pirlo   candrevade rossi pirlo candreva

Una è la freschezza, l’altra è la convinzione ed è una scoperta recente. Con l’Uruguay hanno buttato i primi dieci minuti, contro l’Italia saranno più sicuri, hanno già vinto quindi sanno come si fa. In più sono una squadra anomala. Nel gruppo hanno una stella (Campbell), un intellettuale (Borges, e chi se no), hanno un finto italiano, Giancarlo Gonzalez che nega origini nel nostro Paese e si stranisce quando gli chiedono perché si chiama così: «Lo saprà mia madre, io no».

 

ciro immobile in allenamentociro immobile in allenamentoantonio cassano in panchinaantonio cassano in panchina

Hanno un portiere equilibrato, Navas che promette di non cedere alle emozioni: «Gli italiani? Sono come noi solo che giocano in un campionato migliore». E poi non sono proprio degli outsider, non si muovono come tali: sono vestiti Givenchy, fanno pubblicità ad agenzie viaggi e schiume da barba, hanno un tecnico che smonta e rimonta azioni di Pirlo dal 2006, «in questi giorni le abbiamo riviste tutte».

balotelli e prandelli balotelli e prandelli cesare prandelli cesare prandelli

 

Insomma, l’effetto exploit sarà anche passato però la Costarica non è spregiudicato azzardo di chi tenta il colpo di fortuna. Le figurine sono tutte sbucate fuori, sono lì da vedere: una squadra costruita che ha gambe e coraggio. Un album di un certo livello.

 

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