andrea agnelli super lega scaroni marotta florentino perez molinari john elkann

PALLONI SGONFIATI - L’AZIENDA CALCIO È FALLITA DA ANNI: I DEBITI CUMULATI ARRIVANO ALLA CIFRA MONSTRE DI 4,6 MILIARDI E OGNI 100 EURO INCASSATI 10 DIVENTANO PERDITE SECCHE - E NON È SOLO COLPA DEL COVID: IL GROSSO DEL FATTURATO ARRIVA DAI DIRITTI TV, E GIÀ PRIMA DELLA PANDEMIA I RICAVI DAI BIGLIETTI VALEVANO MENO DEL 10% DELLE ENTRATE – LE SPONSORIZZAZIONI "DUBBIE" DELL'INTER, IL CARISSIMO FLOP RONALDO DELLA JUVE E LE PERDITE RECORD DEL MILAN...

 

OGGI CAMPIONI DOMANI TAMPONI - MEME SULLA FESTA SCUDETTO DEI TIFOSI DELL'INTER

 

Fabio Pavesi per https://www.affaritaliani.it

 

Con lo scudetto già assegnato all’Inter, le ultime gare della serie A serviranno solo a decidere chi la prossima stagione giocherà nelle coppe europee. E i dirigenti del calcio italiano a campionato di fatto chiuso, guardano ora al calciomercato. È l’ultima occasione per provare con la girandola di acquisti e cessioni a raddrizzare i conti delle squadre fiaccate da perdite in crescita e debiti sempre più insostenibili.

 

steven zhang scudetto

Ormai con i ricavi da gara (in fortissimo calo per la pandemia) che valgono sempre meno nei bilanci e con i diritti tv assegnati, resta solo il gioco delle plusvalenze a tamponare bilanci in profondo rosso.

 

I GUAI DELL’INTER

cristiano ronaldo maglia

L’Inter che ha vinto lo scudetto ma ha perso per strada le “dubbie” sponsorizzazioni cinesi ha chiuso l’ultimo bilancio annuale con 102 milioni di perdite, il doppio dell’anno prima.  Con i costi operativi che superano i ricavi dovrà metter mano a una massiccia campagna di trasferimento dei giocatori che consenta plusvalenze superiori ai 67 milioni con cui ha archiviato l’annata 2018-2019.

 

Scaroni

E questo solo per evitare che le perdite a fine giugno di quest’anno scendano sotto i 100 milioni. Non solo ma l’Inter poggia su oltre 450 milioni di soli debiti finanziari. 375 milioni sono le obbligazioni da rimborsare integralmente tra poco più di un anno e mezzo, cui si aggiungono i debiti con la controllante.

gazidis maldini

 

JUVENTUS, IL FLOP RONALDO E NON SOLO

La Juve chiude una stagione fallimentare. Niente scudetto dopo 9 anni e niente successi in campo internazionale, nonostante il fuoriclasse Ronaldo, costato tra prezzo d’acquisto e stipendi oltre 300 milioni, quasi l’intero fatturato di una stagione.

andrea agnelli 1

 

I bianconeri chiuderanno quasi sicuramente ancora in perdita per il quarto anno consecutivo. La semestrale di fine anno evidenziava perdite nette per 89 milioni. Difficile ribaltare il risultato in sei mesi. Sul versante del player trading, il saldo delle gestione calciatori è stato negativo per 52 milioni nell’ultima annata. Le plusvalenze nette da 140 milioni non sono bastate a coprire i costi di ammortamento dei cartellini pari a 193 milioni. Anche la Juve siede su un debito finanziario netto di 385 milioni.

cristiano ronaldo e andrea agnelli

 

MILAN PERDITE RECORD

I cugini del vincitore dello scudetto, i milanisti, sono reduci da un’annata disastrosa sui conti. L’ultima stagione si è chiusa con una perdita netta monstre di 194 milioni, più dell’intero fatturato fermo a 164 milioni. Anche la campagna calciomercato è stata pesantemente negativa con un risultato del player trading negativo per 94 milioni. Basti pensare che solo gli ammortamenti dei calciatori hanno pesato per 114 milioni e i costi operativi totali sono ben 256 milioni, cento milioni in più dei ricavi da gare; diritti Tv e sponsorship.

 

cristiano ronaldo maglia

Anche per il Milan la striscia negativa dura ormai da anni, con perdite cumulate solo negli ultimi 3 anni di oltre mezzo miliardo. Per il fondo Elliott proprietario del club non certo un affare. Quanto ai debiti netti il Milan ha un’esposizione verso società di factoring per poco più di 100 milioni cui però vanno aggiunti quelli verso il socio di controllo. L’indebitamento finanziario netto, come recita la relazione all’ultimo bilancio, è di 250 milioni.

fonseca

 

IL DISASTRO ROMA

La scorsa annata è stata disastrosa per la Roma con le perdite salite a ben 204 milioni su ricavi per soli 141 milioni Perdite dovute ai costi elevatissimi. 155 milioni sono gli stipendi cui si aggiungono costi operativi per altri 70 milioni. Il profondo sbilancio non è mitigato dal portafoglio giocatori che ha portato ricavi netti per solo 16 milioni. Una goccia nel mare visto che solo di ammortamenti dei cartellini la Roma l’anno scorso ha spesato 104 milioni. Il debito netto per la società giallorossa è volato a 300 milioni.

 

A stemperare il quadro delle pesanti perdite e dei debiti elevatissimi non bastano i risultati delle poche squadre in salute finanziaria, prima tra tutte l’Atalanta che ha raddoppiato nell’ultimo anno i profitti portandoli a 51 milioni. Seguita dal Napoli e dalla Lazio che hanno bilanci non così critici.

 

SCISSIONISTI PIU' ROMA: PERDITE PER 600 MILIONI E DEBITI PER 1,4 MILIARDI

EQUIPE SULLA CREAZIONE DELLA SUPERLEGA

A conti fatti solo per le tre scissioniste della Superlega abortita (Juve, Milan, Inter) e per la Roma il saldo delle perdite complessive sfiora i 600 milioni con debiti netti finanziari che valgono quasi 1,4 miliardi.

 

Sono le situazioni più esplosive e non è un caso che Juve, Inter e Milan siano state fortemente suggestionate dai miraggi dei ricchi ricavi della Superlega. Una via d’uscita al dissesto sempre più pronunciato. Ma è tutta l’industria del calcio italiano che ormai balla sul filo del rasoio. E da anni, con il Covid che ha solo aggravato una situazione da punto di non ritorno.

 

L’AZIENDA CALCIO: OGNI 100 EURO INCASSATI NE PERDE ALMENO 10. DA ANNI

superlega

Come riporta l’ultimo report annuale della Figc e di Pwc sul calcio italiano professionistico (serie A B e C) nelle ultime 5 annate dal 2014 al 2019 quindi pre-Covid le perdite cumulate sono state di 1,6 miliardi. L’ultima annata, il 2018-2019, ha visto perdite per le tre serie professionistiche di 395 milioni su ricavi totali di 3,85 miliardi.

 

Ogni 100 euro incassati 10 diventano perdite secche. Solo gli stipendi si mangiano il 60% dei ricavi, e gli ammortamenti annui dei calciatori sono costi per quasi un miliardo. Dai diritti Tv arriva il grosso del fatturato circa 1,4 miliardi l’anno. Con i ricavi da biglietti che anche in era pre-Covid valgono ormai meno del 10% delle entrate, l’altra gamba dei ricavi dopo i diritti televisivi sono proprio le plusvalenze da calciomercato che solo nel 2018-2019 sono state di ben 753 milioni.

ANDREA AGNELLI E LA SUPER LEGA - MEME

 

Spesso solo numeri contabili dato che con gli incroci di scambio tra club su valori spesso artificiosi, soldi veri in cassa non entrano. Sono, in virtù degli acquisti e cessioni concordate tra club solo numeri scritti a bilancio. Transazioni figurative che gonfiano i ricavi, quel tanto che basta a evitare una Caporetto definitiva.

 

superlega protesta il calcio è dei tifosi

Senza quei ricavi aggiuntivi lo sprofondo del calcio italiano varrebbe ogni anno oltre un miliardo di euro, rendendo la situazione debitoria ancora più grave. Già oggi i debiti cumulati, saliti a quota 4,6 miliardi, superano ampiamente i ricavi complessivi. Poche aziende si possono permettere debiti superiori ai fatturati senza fallire. Per il calcio questa regola pare non valere. Alla faccia di qualsiasi fair play finanziario che prevede l’equilibrio di bilancio. Per il calcio una chimera.

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO