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RANIERI RE DELLA PREMIER! LA RIVINCITA DI “SIR” CLAUDIO: “ALL’INIZIO DELLA STAGIONE DICEVANO CHE SAREI STATO IL PRIMO ALLENATORE AD ESSERE LICENZIATO” - VARDY RINNOVA FINO AL 2019 - LA MAGIA DI MAHREZ: UN GOL ALLA RONALDINHO-VIDEO!

1. LA FAVOLA LEICESTER NON FINISCE PIÙ

Enrico Franceschini per “la Repubblica”

 

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Lo scorso agosto qualcuno puntò 10 sterline sulla conquista del titolo di Premier League da parte del Leicester, che il bookmaker William Hill dava 5000 a 1. Adesso l’anonimo scommettitore non sembra più un pazzo ma un profeta, con ragionevoli possibilità di incassare, a maggio, una vincita di 50mila sterline. Nel frattempo gli allibratori hanno cambiato quotazioni.

 

Dopo la vittoria di ieri in trasferta per 3-1 sul Manchester City, per la prima volta danno i Fox come favoriti per la conquista del trofeo. «Io non mi fido dei bookmaker», ribatte Claudio Ranieri, il tecnico che ha portato in testa alla classifica una provinciale abituata alla lotta per la retrocessione.

 

LEICESTERLEICESTER

«Quando sono arrivato qui scommettevano che sarei stato il primo allenatore licenziato della stagione, perché dovrei credere a quello che dicono ora?». Ma se non ci crede o finge di non crederci lui, gli allibratori non sono più i soli a scommettere sul miracolo. Liquidando il City (per 3-0 fino a una manciata di minuti dal termine), il Leicester allunga il vantaggio in cima alla Premier: cinque punti di distacco sul Tottenham secondo.

 

Se non cadrà al prossimo turno in casa dell’Arsenal, sempre più gente crederà alla sua favola. E’ il commento della Bbc, dopo lo squillante successo sul club di Pellegrini – che non poteva cominciare peggio l’era del “a fine stagione mi sostituirà Guardiola”.

 

Le Volpi hanno vinto alla solita maniera: meno possesso palla, meno tiri, meno corner degli avversari. Gran difesa e contropiede, tanto per ricordare al pubblico la nazionalità del proprio mister.

 

LEICESTER 2LEICESTER 2

Il capocannoniere Vardy ha sprecato un paio di occasioni d’oro, ma a metterla dentro per lui ci ha pensato Huth con una doppietta: uno che non solo è un difensore, ma ha segnato più gol negli ultimi cinque match (3) che nei precedenti ottantasei (di Mahrez la terza marcatura, Aguero ha risposto per i padroni di casa a 3’ dal fischio finale). «Giochiamo senza sentire la pressione perché non dobbiamo vincere il torneo», ripete per l’ennesima volta un Ranieri raggiante negli spogliatoi.

 

Con l’abituale modestia aggiunge: «Il merito è dei ragazzi, di tutte le squadre che ho avuto non ne ho mai vista una così unita». Per concludere con prudenza: «Questo è un momento fantastico per la Premier League perché nessuno sa chi la vincerà, e anch’io preferisco aspettare a fare previsioni ».

 

Il titolo al Leicester sarebbe forse la più grande sorpresa nella storia del football inglese. I commentatori affermano che potrebbe essere il suo anno anche per demeriti altrui: finora tutte le grandi hanno deluso, il Chelsea è nei bassifondi della classifica, United, Arsenal e City sono stati incostanti dall’inizio. L’undici di Pellegrini, statistica illuminante, in questo campionato non ha mai battuto nessuna delle altre prime sei della graduatoria.

 

RANIERIRANIERI

Ieri, tuttavia, Ranieri e i suoi Carneadi hanno messo ko con facilità un club nove volte più ricco (907 milioni di sterline contro i 133 del Leicester). In campo non c’erano dubbi su chi fossero i campioni. Un oscuro scommettitore spera che non ce ne siano più fino a metà maggio.

 

2. LEICESTER, L’OMBELICO DEL MONDO E DEL FOOTBALL - LA RIVINCITA DI RANIERI  E LE MAGIE DI MAHREZ

Francesco Persili per Dagospia

 

Sogno e son desto. Da ieri il titolo della trasmissione di Massimo Ranieri diventa il mantra di un altro Ranieri, Claudio, che col Leicester sta scrivendo la favola più bella del calcio europeo contemporaneo: «Vincere la Premier? Ci proveremo, perché no? Voglio aspettare fino ad aprile prima di sbilanciarmi. Le ultime tre partite sono molto dure». Lui tiene i piedi per terra ma invita i tifosi a continuare a sognare. Non possono fare altro.

 

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La doppietta del gigante Huth, professione difensore (già squalificato per aver partecipato a un porno-quiz su Twitter), Mahrez che segna un gol alla Ronaldinho, la classe operaia che va in paradiso con Vardy, un passato in fabbrica e un futuro da nababbo garantito dal rinnovo del contratto: 5 milioni all’anno fino al 2019. Un magnate thailandese con un patrimonio di due miliardi di dollari e una squadra “we are the world” con un giapponese (Okazaki), un giamaicano (Morgan), un austriaco (Fuchs), un argentino (Ulloa) e un ghanese (Schlupp) nella città più multietnica del Regno Unito. Leicester oggi è l’ombelico del mondo e del football.

 

Dopo aver umiliato anche il City la Ranieri band si candida a ripercorrere le orme del Nottingham Forest di Brian Clough, la cenerentola che divenne nel ‘78 regina della Premier (e poi per due anni consecutivi campione d’Europa). Do you remember? La saracinesca Shilton, Trevor Francis, Robertson e il nume tutelare Clough. Football genius, per la stampa inglese. E allora come dovrebbero chiamare Claudio Ranieri?

 

LEICESTER  VARDYLEICESTER VARDY

Il tecnico romano ha preso una squadra che si era salvata solo all’ultima giornata e l’ha portata a credere in un sogno ché ogni tanto i sogni si avverano pure. Organizzazione, semplicità e tanto ritmo. Il motorino Kantè e il maratoneta Albrighton sono le riserve d’energia di una squadra che «alle volte corre più veloce del pallone».

 

Difesa, intensità e poi via negli spazi con la leggerezza di Mahrez, 14 gol, 10 assist e uno spettacolo d’arte varia che si replica da inizio stagione. What else? Ah già, "Vardystuta", "Vardy Basten". O semplicemente Jamie Vardy, ex operaio, risalito dagli abissi con la sua vita da film per diventare il capocannoniere della Premier e prossimamente anche una sceneggiatura di Hollywood.

 

Mentre Mourinho rompe il silenzio e annuncia: «Torno presto», il campionato inglese si appresta a regalare un finale di stagione da brivido agli appassionati. Chi fermerà la corsa del Leicester? Il City che aspetta Guardiola e sogna la Champions, l’Arsenal eterna incompiuta o magari la sorpresa delle sorprese Tottenham (che oggi è a meno 5 dal Leicester)?

 

CITY LEICESTER RANIERICITY LEICESTER RANIERI

«È un campionato strano, è importante continuare a giocare in questo modo», dice Ranieri che non rinuncia ad ironizzare: «I bookmaker ci danno per favoriti? Non bisogna credere ai bookies: dicevano che sarei stato il primo allenatore ad essere esonerato…»

 

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