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1. LA ROMA METTE IN CAMPO TUTTO QUELLO CHE GLI RESTA, QUEL POCO, NERVI E CULO. TANTO CULO. BASTANO STAVOLTA, MA CON L'UDINESE CHE IMMANE STRIZZONE LUNGO NOVANTA MINUTI! 2. I FRIULANI, DOPO AVER FATTO IL PUPAZZO DA LUNA-PARK COL GENOA, FANNO LA PARTITA DELLA VITA ALL’OLIMPICO, SI BUTTANO A CORPO MORTO SU OGNI PALLA. IL GOL ROMA E' COMICO
Giancarlo Dotto per Dagospia
La Roma mette in campo tutto quello che gli resta, quel poco, nervi e culo. Tanto culo. Bastano stavolta, ma che immane strizzone lungo novanta minuti! L’Udinese manca più volte il colpo assassino. Il gol di Torosidis, l’uomo con la grande chierica, è comica pura. Lisci e balbuzie a ripetizione. Bastano anche i primi cinque minuti per capire che questa Roma ha un’anima fradicia di paura.
Ci vorrebbe un altro Sassuolo con le mutande da spiaggia, ma non è così. “Disposti a morire”, aveva esortato Rudi in stile generale Patton. Ma per morire, bisogna essere vivi. Il gol di tale Perica aggiunge una dozzina di mattoni alle caviglie già grevi dei giallorossi. Che sprecano tutto, anche perché a concludere si ritrova sempre Ibarbo, uno che segna ogni due morti di papa.
E Iturbe è ormai un caso serio, il suo calcio rattrappito in un campionario di spasmi. Il pareggio di Nainggo è una mano santa. Bella invenzione di Totti, per dire che una Roma che ha ancora bisogno del suo mitico nonnetto è una Roma messa male assai. Un De Rossi leonino e bendato è l’altro romano che guida la trincea.
Vittoria strappata a morsi e unghie, che vale platino. Basterà ora battere il Palermo in casa, nell’ultima partita, per avere la certezza almeno del terzo posto, quanto basta per giocarsi i preliminari di Champions. Ora succederà questo. Il Napoli si prenderà tra poche ore i tre punti con il Cesena. La Lazio batterà la Roma nel derby. Decisivi saranno gli ultimi novanta minuti di Napoli-Lazio.