sarri poste italiane postino

SARRI ARMATI - "IL CORONAVIRUS È UN PROBLEMA EUROPEO, NON ITALIANO. DA NOI SONO STATI FATTI 3.500 TAMPONI E QUINDI ABBIAMO UN CERTO NUMERO DI CONTAGIATI, VOI FRANCESI NE AVETE FATTI 300 E NE AVETE TROVATI MENO. SE NE FATE 3.500 NE TROVATE DI PIÙ ANCHE VOI” - "JUVE-INTER SENZA PUBBLICO? LE PORTE CHIUSE DOVREBBERO VALERE PER TUTTA LA SERIE A PERCHÉ…" - STASERA LA JUVE CONTRO IL LIONE DI RUDI GARCIA...

Paolo Tomaselli per corriere.it

MAURIZIO SARRI

 

Contro i francesi, che fanno meno tamponi per il Coronavirus rispetto agli italiani ma non vogliono i tifosi juventini a Lione. Contro un trattamento diverso per Juve-Inter: «Giocare a porte chiuse? Credo dovrebbe valere per tutta la serie A. Perché anche in altri stadi sicuramente andranno spettatori che per tutta la settimana lavorano in Lombardia, Piemonte e nelle altre regioni colpite...».

agnelli sarri

 

E pure contro i media, che danno per favorita la Juve di Ronaldo in Champions. Maurizio Sarri non si è certo fermato alla piccola querelle con le Poste o alle proteste per la Var «alla cieca» di Ferrara. E alza il livello dello scontro. Del resto il cambio di stagione è arrivato, la Juve si gioca tanto in pochi giorni, contro Lione e Inter, e c’è bisogno di aria nuova. E di quella ferocia evocata prima di Natale dal presidente Agnelli, ma mai davvero mostrata fino in fondo dalla Juventus.

 

Così, mentre il teatrale Rudi Garcia, allenatore del Lione, risponde sgranando gli occhi alla domanda sul Coronavirus come se vivesse in un pianeta lontano, Sarri non si tira indietro. Anche perché il Groupama Stadium è così grande che si divide tra due comuni, Décines e Meyzeu, e i rispettivi sindaci hanno detto di aver espresso al governo centrale tutto il loro disappunto per l’arrivo di 3 mila tifosi della Juventus. «La mia opinione — sottolinea l’allenatore della Juve — è che il virus sia un problema europeo, non italiano. In Italia sono stati fatti 3.500 tamponi e quindi abbiamo un certo numero di positivi, voi ne avete fatti 300 e ne avete meno.

LA CENA TRA ANDREA AGNELLI E MAURIZIO SARRI

 

Ritengo che tutti i tifosi abbiano il diritto di essere qui». Del resto sia il ministro della Salute di Parigi, che Jean Michel Aulas presidente del Lione dal 1987, lo hanno confermato: «È inutile creare ulteriori ansie. Tutti i tifosi del Lione e della Juventus potranno raggiungere lo stadio senza difficoltà».

 

 

L’Antitrust e i club

Che partita vedranno? Quella tra una Juve che sembra in crescita al momento giusto e un Lione contestato, ma in corsa anche per la Coppa di Lega (finale) e per la Coppa di Francia (semifinale), dove però incrocerà un’altra grande come il Psg. Garcia dice che «non sempre i favoriti vincono» ma per lui essere agli ottavi, senza la stella Depay col ginocchio rotto, è già un successo.

sarri

 

Per la Juve è un punto di partenza, che vale innanzitutto il superamento di quota 100 milioni (101,9), con i 10,5 previsti per il passaggio ai quarti. Ma guai a dire — come ha fatto anche quel furbacchione di Klopp, campione in carica con il Liverpool — che è favorita: «In Italia sentiamo l’obbligo di centrare tutti gli obiettivi.

 

In Europa fate finta di niente per convenienze personali ed editoriali, ma ci sono squadre con più forza e potenza della nostra. Siamo tra le dieci-dodici che hanno questo obiettivo-sogno. La Champions per il calcio italiano è un sogno difficilissimo e siamo molto fortunati a poterlo inseguire: nella vita di una persona non c’è niente di più bello che inseguire un sogno. Se lo raggiungi è un’estasi. Se non lo raggiungi è stato un bel viaggio». In direzione ostinata e contraria c’è ancora più gusto. E magari dopo ventiquattro anni di digiuno è questa la strada giusta per la Juve.

 

MAURIZIO SARRI

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...