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“SKY DEVE PAGARE L’ULTIMA RATA DEI DIRITTI TV” - IL TRIBUNALE DI MILANO ACCOGLIE IL RICORSO DELLA LEGA DI SERIE A E OBBLIGA LA PAYTV A VERSARE PIU' DI 102 MILIONI DI EURO MA IL DECRETO NON E' IMMEDIATAMENTE ESECUTIVO: TRA OPPOSIZIONE E RICORSI, SI POTREBBE ARRIVARE A GENNAIO (COSA DICONO LOTITO & DE LAURENTIIS?) - INTANTO CALANO GLI SPETTATORI E SKY VUOLE LO SCONTO DEL 15-18% PER IL PROSSIMO ANNO - IL PRESIDENTE DAL PINO È IMPEGNATO A VALUTARE LE OFFERTE DEI FONDI…

MONICA COLOMBO per il Corriere della Sera

 

dal pino

Quando il presidente federale Gabriele Gravina annunciò la ripresa del campionato, interpretandolo come un messaggio di speranza da lanciare a tutti gli italiani, probabilmente si immaginava milioni di spettatori incollati davanti alla tv. In fremente attesa di un'acrobazia di CR7 o di un tiro da trenta metri di Ibrahimovic.

 

Di un duello scudetto appassionante o di una lotta per la salvezza non scontata. Invece dopo mesi di astinenza del pallone, il pubblico ha spento in fretta il telecomando. Abituati alla liturgia della partita nel week-end, i tifosi davanti a questa sbornia di sfide sono apparsi smarriti davanti all'eccesso di offerta. Gare tutti i giorni, in orari che poco si prestano allo spettacolo in campo (ogni riferimento alle partite delle 17.15 non è puramente casuale), o trasmesse così tardi la sera da causare l'abbandono del divano dopo il primo tempo.

 

maximo ibarra 1

Piccolo raffronto fra gli spettatori alle gare di Sky della 30ª giornata e l'equivalente nel girone d'andata: se nell'undicesimo turno di A gli spettatori delle sette partite furono complessivamente 6 milioni, nello scorso week-end sono stati 3 milioni e mezzo. E ancora: nell'era del pre Covid (dalla 18ª alla 24ª giornata ad esempio) su Sky l'ascolto medio cumulato di un turno di campionato fu 6 milioni e mezzo di telespettatori, scivolati a 4 milioni negli ultimi quindici giorni (ovvero dalla 27ª alla 30ª giornata).

 

de laurentiis dal pino foto mezzelani gmt 2

Ora è vero che la gente dopo mesi di lockdown ha più voglia di vedere gli amici che non la sfida per l'ultimo posto al preliminare di Europa League, e la teoria del calcio che sarà imprevedibile dopo il coronavirus è stata ampiamente confutata, fatto sta che l'emorragia di due milioni e mezzo di spettatori è preoccupante. Il dato non è secondario nell'analisi dei rapporti conflittuali fra la tv satellitare e la Lega.

 

Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso della Confindustria del pallone con l'ingiunzione a Sky di pagare 102.794.888 euro dopo che non aveva versato l'ultima rata dei diritti tv della stagione 2019-20 (in pratica la cifra rappresenta il totale preteso da quei club che non avevano già chiesto anticipi alle banche).

lotito de laurentiis

 

Particolare non secondario: il decreto non ha immediata esecutività. Sky ora ha 40 giorni di tempo per presentare opposizione e successivamente potranno trascorrerne altri 90 prima che venga fissata un'udienza. In questo nuovo contesto cadono i presupposti legali per spegnere il segnale alla tv dopo il 12 luglio, come qualche falco in assemblea aveva minacciato.

 

Del resto, qualora avvenisse, Sky sarebbe pronta ad avanzare a sua volta una causa verso la Lega. Poiché i tempi per completare l'iter giudiziario si prevedono lunghi (fra fine anno e inizio 2021), la tv di Rogoredo si augura che riprendano i colloqui per trovare un accordo con i club, così da ottenere uno sconto del 15-18% sul prossimo anno. Da via Rosellini non arrivano però segnali di apertura. Anzi il presidente Paolo Dal Pino è impegnato a valutare le offerte dei fondi. Qualora la Lega si trasformasse in una media company, l'ipotesi canale auto-prodotto tornerebbe d'attualità.

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