spalletti kim striscione contro de laurentiis

ECCO LA DIMOSTRAZIONE CHE I TIFOSI NON CAPISCONO NULLA DI CALCIO - DOTTO: "FESTEGGIANO LO SCUDETTO DEL NAPOLI TUTTI ANCHE QUELLI CHE, SOLO UN ANNO FA, RUBAVANO LA PANDA A SPALLETTI (“TE LA RESTITUIAMO, BASTA CA TE NE VAJE”), DAVANO DEL PEZZENTE A DE LAURENTIIS (“PAGA I DEBITI E SPARISCI”) E IRONIZZAVANO SULL’ACQUISTO DEL COREANO: “KIM, MERIT, MARLBORO, 3 PACCHETTI 10 EURO”…

Estratto dell'articolo di Giancarlo Dotto per la Gazzetta dello Sport

 

striscione contro de laurentiis

«Quella cosa là» è dappertutto. Il tappo sta per saltare. Di questa festa a piccole dosi e a lungo rilascio. Amabile differimento o abile sfruttamento? Domanda oziosa. L’azzurro intanto si allarga, si allunga, si dilata, si diffonde. Un rumoroso contagio, una voglia che viene da troppo tempo nel tempo. Che aspetta da 33 anni con la faccia mai usurata di Diego Armando. Total Blue. Un gigantesco ragno azzurro che va da balcone a balcone, da una finestra all’altra dei vicoli di Spaccanapoli, con le sue trame di filo e stoffa.

 

Avviata la macchina dei gadget tricolori «Quella cosa là» si continua a dire, anche se la parola “scudetto” ha smesso di essere tabù nei quartieri popolari dove se ne fottono davvero della scaramanzia, dove corni e amuleti sono da sempre, come i babà, facili occasioni di lucro per turisti dal palato facile. C’è poco da fare i sofistici.

 

aurelio de laurentiis 1

Ci sono milioni di gadget da inventare, da stampare e da vendere. La macchina è partita da un pezzo. Non esiste una centrale di controllo, ma tante piccole e molto “libere” imprese che, fuori dalla grazia di Dio e dalla disgrazia del Fisco e della Siae, hanno cominciato a produrre di tutto con lo scudetto già impresso: magliette, sciarpe, cappellini, bandiere, portachiavi, tazze, statuine, il mister e Kvara, con e senza aureola.

 

Alcuni di loro sono gli stessi che, solo un anno fa, rubavano la Panda a Spalletti («Te la restituiamo, basta ca te ne vaje »), davano del pezzente a De Laurentiis («Paga i debiti e sparisci») e ironizzavano sull’acquisto del coreano («Kim, Merit, Marlboro, 3 pacchetti 10 euro»). Ma non importa, la festa è di tutti, belli, sporchi e brutti, a Napoli tutto si confonde. E la vendita infuria anche sul web. Una macchina già rodata che si concentra sul Napoli dei Miracoli. Striscioni di festa non tutti col “quasi” Il sopracciò della iella eduardiana («Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male») resta, strano solo in apparenza, patrimonio di certa borghesia erudita del Vomero e di Posillipo.

 

spalletti sul trattore

 Per tutt’altri motivi resiste nella cella di Castelvolturno del monaco luddista Luciano, l’Irriducibile del basso profilo, il genio truccato da contadino, che aspetta da troppo tempo questa strameritata pagina della sua biografia ancora mai scritta. Comprensibilmente ostile, lui, alle sinistre risonanze di una festa che suona minacciosa per quanto smodata, per quanto anticipata. Per il resto, le sagome esposte nei quartieri spagnoli di Osimhen e compagni sulle scale di Vico Colonne a Cariati, non lontano dal murale di Maradona, le feste e le processioni, le bande e le bandiere a Forcella, dove il gatto nero non passa, per cui lo striscione che non ammette repliche «Napoli campione d’Italia 2022-2023» già campeggia da mesi.

 

 

kim

(…) Ebbene, questa città sta per vincere e anche i morti sono pronti a resuscitare per festeggiare la sua terza “cosa” (omaggio al monaco Luciano). Anche nel ricordo di Pironti e Minà I più illuminati arricciano il naso. Sono le avanguardie del pensiero. I giovani che detestano la cartolina e schifano la cartapesta. Ma davvero puoi stare dalla parte di chi vuole abolire il presepe con tutti i suoi santi, ciucci e bambinelli, madonne e maradone? Solo se sei un napoletano vero. Sfinito più che ammaliato da una città dove tutto è sempre in saldo, al di là dei saldi.

 

Anime, scarpe, giacche e gonnelle. Dove i profeti nelle strade che annunciano l’apocalisse si mescolano ai cortei che inneggiano a Spalletti e alla sua Panda, agli appelli (al momento rispettati) del sindaco Manfredi (juventino): «Colorate con striscioni, drappi e bandiere ma, per favore, non tinteggiate monumenti e palazzi storici». La festa dovrà essere (e sarà) rumorosa e memorabile.

 

(…)

 

giancarlo dotto foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...