ARBITRO CORNUTO E MAZZIATO - OLTRE 370 FERITI ALL’ANNO, AGGRESSIONI E INSULTI, GLI ARBITRI MINACCIANO DI FERMARE IL CAMPIONATO: “TROPPI RISCHI. SIAMO PRONTI ALLO SCIOPERO ANCHE IN A”

Guglielmo Buccheri per “la Stampa

 

Marcello 
Nicchi 
Marcello Nicchi

Il pallone italiano rischia di fermarsi e stavolta sarebbe uno stop mai visto. Il motivo è allo stesso tempo grave e imbarazzante: grave perché a decidere di non presentarsi in campo potrebbe essere una classe arbitrale «ferita» da più di duemila episodi di violenza subiti nelle ultime cinque stagioni sui campi dove i riflettori dei media rimangono spenti, imbarazzante perché l’eco di un tale, eventuale, strappo avrebbe contorni planetari.

 

Perché mai come in queste ore è vicina una soluzione tanto radicale? E cosa deve accadere perché dalla testa dei vertici dell’Associazione italiana arbitri spariscano i cattivi pensieri di uno sciopero senza precedenti?

 

La risposta al primo interrogativo la danno le cronache di aggressioni, schiaffi, pugni, spintoni nei confronti di direttori di gara giovani e indifesi: il Salento, soprattutto, si è segnalato per il territorio nel quale arbitrare ragazzi di quindici o sedici anni è diventato come andare al fronte, visto il ripetersi di atti di follia accaduti nelle ultime due settimane.

 

Marcello 
Nicchi 
Marcello Nicchi

«La misura è colma. Non possiamo più permettere che 370 giovani vengano picchiati ogni stagione: se dal consiglio federale in programma giovedì prossimo non usciremo con una serie di misure concrete fermiamo i campionati...», così Marcello Nicchi, numero uno dell’Aia, l’associazione dei nostri fischietti.

 

Nicchi non usa giri di parole, non è nel suo stile. A maggior ragione oggi che ha ottenuto dal presidente della Figc Carlo Tavecchio garanzie nel senso auspicato. «Dalla serie A all’ultimo torneo giovanile: i nostri arbitri sono pronti allo stop perché - sottolinea Nicchi - non possiamo rimanere fermi ad aspettare il peggio...».

 

Il destino delle prossime giornate dei campionati, dal più grande al meno nobile, rimane così appeso alle decisioni che usciranno dalla riunione del governo del calcio italiano in agenda fra sei giorni.

totti rocchitotti rocchi

 

L’Osservatorio sulla violenza dell’Aia è chiamato ad aggiornare ogni fine settimana il numero dei fatti da condannare con forza, ma non più a parole. Dirigenti, giocatori, tesserati a vario titolo: colpire il direttore di gara è diventato l’obiettivo.

 

Nella periferia del pallone i ruoli inevitabilmente si confondono, così accade (vedi l’ultimo caso uscito ieri) che il tifoso si ritrovi a bordo campo con una bandierina in mano per fare il guardalinee e, al posto di svolgere la sua funzione, pensi di insultare l’arbitro da due passi.

 

Ancora pochi giorni e Nicchi avrà le risposte che chiede, almeno si augura. «Tecnologia o meno, moviola o falli dentro o fuori l’area: qui - spiega - c’è da risolvere il primo, vero, problema che ci insegue da anni. Non è più pensabile leggere di aggressioni ai nostri ragazzi, a giovani arbitri che ci mettono passione per svolgere un compito che deve essere educativo e richiede rispetto da parte di tutti».

tavecchiotavecchio

 

La Federcalcio ha recepito il messaggio, le istituzioni fuori dal calcio dovranno fare la loro parte. Oltre 370 ragazzi lo scorso anno sono finiti a terra, colpiti da avversari invisibili, di cui, però, si conoscono le dinamiche. «Siamo pronti allo stop», urla la categoria. E lo stop stavolta è davvero dietro l’angolo, anche perché in gioco c’è la stessa credibilità di chi porta avanti certe battaglie.

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...