uffizi 1

UFFIZI REVOLUTION - DA LEONARDO A RAFFAELLO: TUTTI I GRANDI CAPOLAVORI DEL RINASCIMENTO IN UN SOLO PIANO - L’EX DIRETTORE NATALI: “UN’IDEA CHE SI COMMENTA DA SE’” - IL RISCHIO E’ QUELLO DI ALIMENTARE UNA "CULTURA DEL FETICCIO"

Gaia Rau per la Repubblica

 

UFFIZI 2UFFIZI 2

Più che un semplice riallestimento, un cambio radicale di prospettiva. Gli Uffizi, il più visitato museo italiano, si trasformano per venire incontro al turismo di massa, a quei grandi flussi umani che ogni giorno sfidano i limiti fisici e storici del complesso vasariano alla ricerca di una manciata di capolavori simbolo del Rinascimento: quelli di Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo.

 

Ai quali, a un anno dall’entrata in servizio, il direttore- manager tedesco Eike Schmidt sta lavorando per dedicare un percorso autonomo, più rapido, alternativo a quello completo, dislocato su due piani, che oggi rappresenta per il pubblico l’unico possibile.

 

Un progetto la cui realizzazione — l’obiettivo è inaugurare il 6 novembre 2017, nei 400 anni dalla nascita di Leopoldo de’ Medici — implicherà una serie di traslochi a effetto domino che interesseranno alcuni degli ambienti più iconici del museo. Smantellando, almeno in parte, gli allestimenti voluti e realizzati, negli ultimi dieci anni, dall’ex direttore Antonio Natali. Il quale, oggi, chiosa: «Un’idea che si commenta da sé».

L’idea di Schmidt è concentrare su un unico piano, il secondo, le opere dei quattro grandi maestri.

UFFIZI 3UFFIZI 3

 

Partendo da Raffaello i cui dipinti, compresa la celebre Madonna del cardellino, sono oggi esposti al primo, nell’ultima delle cosiddette “Sale rosse” aperte nel 2012 e dove trovano spazio anche artisti del ‘500 come Pontormo e Bronzino. «La segnalazione — spiega il direttore — è partita da guide e assistenti di sala: quell’ambiente è troppo angusto, basta un gruppo e si blocca tutto». Ecco allora che l’artista urbinate salirà di un piano, per condividere con Michelangelo e Leonardo ( l’Annunciazione, oggi in un ambiente provvisorio sempre al primo livello, ma anche l’Adorazione dei magi, dal 2011 in Opificio e pronta a tornare per Pasqua) le sale dalla 35 alla 41.

 

A pagarne le conseguenze sarà probabilmente la 35, inaugurata nel 2013, in cui Natali aveva scelto di affiancare al Tondo Doni di Michelangelo la monumentale scultura antica dell’Arianna addormentata, in un allestimento di particolare suggestione.

 

Quanto al primo piano, Pontormo e gli altri finiranno nelle sale oggi adibite alle mostre (che avranno presto uno spazio ad hoc, con biglietto autonomo) insieme ad altri artisti del XVI secolo come Tiziano con la sua Venere, oggi in prestito a Urbino. Destino delle Sale rosse sarà invece accogliere una parte di autoritratti reduci dallo svuotamento del Corridoio Vasariano: quelli più famosi (Carracci, Rembrandt) oltre a una selezione, a rotazione, di artisti del ‘900 e contemporanei.

UFFIZI 1UFFIZI 1

 

Le nuove sale di Michelangelo, Leonardo e Raffaello assomiglieranno a quella, appena inaugurata, di Botticelli: un grande ambiente diviso in due pensato per permettere che più gruppi si soffermino sulle attrazioni principali, Primavera e Nascita di Venere. «Abbiamo constatato — dice Schmidt — che così i visitatori hanno più spazio e voglia di ammirare anche le altre opere, meno famose, come l’Annunciazione o La calunnia ».

 

Nessun rischio, insomma, di alimentare quella «cultura del feticcio» tante volte denunciata da Natali? Schmidt giura di no: «Il problema dei grandi flussi turistici non si risolve ignorandolo, ma dando una possibilità di scelta. Invitando le persone senza costringerle ».

 

UFFIZIUFFIZI

Anche in vista di un probabile aumento dei visitatori: «Terminati i Nuovi Uffizi, con nuove vie di fuga e metri quadri in più, il numero chiuso stabilito dai vigili del fuoco (900 persone, ndr) potrebbe aumentare: così ci facciamo trovare pronti».

ANTONIO NATALI UFFIZIANTONIO NATALI UFFIZI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…