VIAGGIO FOTOGRAFICO NELLE TRIBU’ AFRICANE FRA CACCIATORI DI BABBUINI, NOMADI CHE SI TINGONO I CAPELLI CON LA PIPI’ DI MUCCA E PASTORI CHE SI DIFENDONO DALLA GUERRA CIVILE CON ARCO E FRECCE
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Harry Hook fotografa l'Africa da oltre 40 anni. Nato e cresciuto in Kenya, ha trascorso il tempo ad immortalare i cambiamenti del continente e della sua gente. Ora la BBC4 manda in onda il documentario in cui segue Hook alla ricerca delle cinque donne Samburu che ha fotografato 30 anni fa.
Da allora le cose sono cambiate molto. I nomadi sono diventati sedentari, oggi riescono a mandare i figli a scuola, hanno accesso all'acqua e alle cure mediche, ma inevitabilmente hanno perso alcune tradizioni. Sono orgogliosi, molti hanno lottato contro la modernizzazione.
I Mundari, nel Sud Sudan, sono più lontani dalle città e hanno resistito nei secoli. Vivono di pastorizia, in simbiosi con le mucche, si tengono lontano dalla guerra civile che da dicembre sta devastando la zona. Non hanno pistole o fucili, si difendono con arco e frecce. Si riconoscono perché hanno i capelli rossi, una tintura ottenuta dall'urina delle mucche.
Hook continuerà a fotografare finché incontrerà questa ospitalità di gente che non ha nulla. Quando ha chiesto al capotribù Hadza, cacciatore di babbuini, se vivrebbe mai in una città , quello ha risposto: "E' troppo pericoloso! Poi ci farebbero pagare le tasse".
UNA TUSHATI DELLA TANZANIA IN KENYA HOTEL SIGNIFICA RISTORANTE I NOMADI DIVENTANO SEDENTARI