rossi lorenzo marquez

VROOM! A MISANO SFRECCIA LORENZO, ROSSI SCATTA DALLA SECONDA POSIZIONE - MARQUEZ HA IL TITOLO IN MANO: "IL BISCOTTO DELL’ANNO SCORSO? HO DIMENTICATO QUELLA PAROLA - IL POSTER DI VALENTINO CE L'HO ANCORA, MA NON PIÙ SULLA PARETE"

Da “gazzetta.it”

 

VALENTINO ROSSIVALENTINO ROSSI

Lorenzo è felice per la pole di Misano, la terza stagionale, con cui ha segnato pure il record della pista in 1'31"868: "Un tempo da non credere, volevo essere aggressivo e ho fatto un giro rischiando più del solito, visto che avevo già un gran tempo - dice Jorge che nel parco chiuso esulta vistosamente non appena gli fanno vedere un foglietto, con presumibilmente il suo crono -.

 

Alla fine ne è valsa la pena, è stato un tempo da non credere, uno miei giri migliori in carriera. Per la gara siamo cresciuti costantemente e forse possiamo migliorare ancora: cercherò di partire bene e scegliere il momento giusto in cui attaccare".

 

Come da tradizione a Misano, Valentino Rossi si è presentato in pista indossando una grafica speciale del suo casco. Il tema, questa volta, è la celebrazione del legame con l’amico d’infanzia Alessio Salucci, meglio conosciuto come “Uccio”, oggi assistente di Valentino e direzione sportiva di VR46 Racing Team e di VR46 Riders Academy.

VALENTINO ROSSIVALENTINO ROSSI

 

Il  richiamo è al noto film “The Blues Brothers”, sulla parte superiore del casco spiccano Valentino e Uccio nelle vesti di Dan Aykroyd e John Belushi.Sulla nuca, gli adorati cani Cesare e Cecilia e l’inseparabile gatto rosso Rossano indossano, per l’occasione, i celebri occhiali Rayban Wayfarer

 

Ai lati della mentoniera, è presente la Bluesmobile, l’auto dismessa della polizia utilizzata dai fratelli Elwood

 

ROSSI OK — Rossi davanti al suo pubblico segna il secondo tempo, ma è soddisfatto del risultato: "Pomeriggio difficile, qualifica dura, ma durante il week end ho avuto gomme andate meglio e altre peggio, come tutti, e qui in qualifica con il secondo set secondo sono cresciuto e va bene. La prima fila qui è importante perché la pista è stretta ed è dura sorpassare. Dobbiamo mettere a posto ancora dei dettagli e soprattutto scegliere le gomme giuste per la gara. Jorge è andato forte, ha un buon passo ed è un candidato alla vittoria. Nel warm up si tratterà di decidere non solo le gomme, ma anche altre cose. In gara forse piove? Ma no, basta...speriamo sia asciutto".

 

VALENTINO ROSSI 1VALENTINO ROSSI 1

VINALES — In prima fila con loro ci sarà Maverick Vinales, il vincitore di Silverstone, 3° in griglia: "Nelle Libere4 ho girato con gomme vecchie e sono molto contento del passo realizzato. Per la gara mi sento a posto e dovrei scegliere la morbida al posteriore, mentre davanti devo vedere. In qualifica è andata molto bene, ho potuto spingere al 100% ed è un gran risultato".

 

 

 

2. MARC MARQUEZ: «QUALE BISCOTTO?»

Alessandro Pasini per il “Corriere della Sera”

 

ROSSIROSSI

Seduto nell' ufficio Honda, Marc Marquez ride ancora più del solito. Chi non lo farebbe avendo 23 anni, 50 punti di vantaggio e una vista panoramica sul terzo titolo mondiale in MotoGp? «Sì, dai, diciamo che non mi posso lamentare...».

 

Anche perché sembra che lei abbia raggiunto la piena maturità, scoperta una parte ragioniera che stempera quella selvaggia.

«Questo è vero solo in parte. Il vero Marc è sempre lo stesso, e lo avete visto a Silverstone dove ho rischiato parecchio. L' attaccante non scomparirà mai, però nel 2015 ho imparato tante cose utili».

 

Per esempio?

«Ci sono attimi in cui devi prendere il rischio e altri no. La chiave è saperli leggere».

 

Lei ha imparato in fretta.

«Ero così fin da piccolo: capivo al volo. E poi io sono un tipo autocritico: lavoro sui miei errori».

 

E ha di nuovo il titolo in mano.

«Ovviamente avrei firmato per arrivare così a 6 gare dalla fine. Però attenzione: non basta».

Voi piloti non vi accontentate mai.

«La verità è che è presto per gestire. Magari fra due gare ci penserò, ma ora bisogna ancora andare a manetta».

 

Lorenzo, ammirato, la chiama una volta Superman e l' altra gatto. Lei come si vede?

MARQUEZMARQUEZ

«Gatto mi piace, me lo dice anche il mio allenatore. Anche se io amo di più i cani».

 

E Superman?

«Mi sa che lì esageriamo».

 

Tre Mondiali in quattro anni di MotoGp non sarebbero da supereroe?

«Lo sarebbero soprattutto per una ragione: per continuare a vincere devi riuscire a non stancare la testa. Quello è il grande rischio, ma io non lo corro».

 

A proposito di vincitori, sono 7 diversi nelle ultime 7 gare: com' è possibile?

«Un po' ha aiutato il maltempo, ma il punto è che le differenze tecniche si sono ridotte.

L' elettronica di Crutchlow, che è Honda satellite, è identica alla mia che sono ufficiale. Così, soprattutto sul bagnato, cresce l' equilibrio».

 

E le nuove gomme quanto incidono?

«Molto. Con le Bridgestone potevi spingere tantissimo, con le Michelin no. A me piace: i valori cambiano non solo ogni gara, ma anche dal venerdì al sabato alla domenica».

 

Sì però quanto è ipocrita il top rider che dice di preferire il corpo a corpo alle fughe?

«Vabbe', vincere di 10 secondi è meglio, ovvio, ma davvero io desidero le gare equilibrate e divertenti. Io amo tornare a casa da un Gp, mettermi sul divano e riguardare la gara sentendo la stessa adrenalina, tipo Silverstone con Rossi. Duello bellissimo e sportivo».

 

A Barcellona vi siete finalmente stretti la mano.

LORENZO ROSSILORENZO ROSSI

«È stato molto importante perché c' era ancora troppa tensione nell' aria. Io ho sempre pensato che si deve dare tutto in pista ma poi avere una relazione professionale fuori».

 

Mica facile, con quello che era accaduto nel 2015. Ricostruiamo i momenti decisivi.

 

Il contatto in Malesia?

«Era una lotta stupenda, poi purtroppo... Il punto non è se lui mi ha dato o no il calcio, ma lui che allarga, mi porta fuori, mi guarda, e poi io che cado. La storia sta tutta qui».

 

Rossi era convinto che nella gara precedente in Australia lei avesse «pilotato» la gara contro di lui.

«Questa non l' ho mai capita. Io a Phillip Island ho vinto, ho battuto Lorenzo, gli ho tolto 5 punti! Che potevo fare di più? E Iannone allora, che ha sorpassato Valentino all' ultimo giro? Avevo dato il 100% e invece mi hanno attaccato di brutto: essendo uno di carattere, mi sono incazzato».

 

A Valencia poi è nata la storia del Marquez bodyguard che difende Lorenzo nella corsa al Mondiale...

«Una gara velocissima e io non sono riuscito a sorpassare Jorge: punto. Anche in Qatar Valentino è stato dietro di me senza riuscire a passarmi. Se ne è parlato?».

 

Lì era diverso. E l' accusa contro di lei era di aver favorito un terzo. In Italia l' hanno chiamato biscotto, ricorda?

«Come no. Ma io quella parola l' ho proprio dimenticata».

 

Che lezione ha tratto da quei giorni?

MARQUEZMARQUEZ

«Che fuori dalla pista non puoi controllare niente. E che conta solo fare bene il proprio lavoro e rispondere solo a team, famiglia, amici. Il resto è zero».

 

Dica la verità: il poster di Rossi lo ha strappato.

«Ce l' ho ancora da qualche parte, ma non sta più sulla parete».

 

Secondo lei Rossi potrà ancora vincere un Mondiale?

«Sicuro. Oggi è più forte dell' anno scorso: per questo lo ammiro».

 

Come spiega la crisi di Lorenzo?

«Firmare presto il contratto per un' altra squadra può condizionarti. A me almeno succederebbe».

 

Lei invece, per ora, resta hondista dentro. Potendo provare un' altra moto, quale sceglierebbe?

«Io vorrei fare come al motocross: un test scambiandoci tutti le moto senza tv e giornalisti intorno».

 

Non faccia il diplomatico.

«Giuro, vorrei provarle tutte: Yamaha perché è seconda e la mia prima rivale, Ducati perché va forte, Suzuki perché non mi sembra niente male».

 

ROSSI LORENZO MARQUEZROSSI LORENZO MARQUEZ

Si allena in bici, tifa Barcellona, ama tutti gli sport. Chi le è piaciuto di più all' Olimpiade?

«Bolt, da morire. E poi il mio amico Neymar, soprattutto per come ha reagito alle critiche iniziali. Vedendolo trionfare mi sono detto: vedi come la gente cambia idea in fretta? In fondo è una storia che conosco bene anch' io...» .

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...