1- MENTRE A VENEZIA IMPAZZA IL MORTORIO DELLA MOSTRA DEL CINEMA, A MILANO LOR SIGNORI FANNO LA PENNICHELLA IN UN PALCO DELLA SCALA, A ROMA SI TRASTULLANO CON LE SOLITE MAGNATE AL BOLOGNESE, CHE SUCCEDE DI BELLO NELLA OPEROSA PRONVINCIA ITALICA? DI TUTTO, DI BRUTTO! BENVENUTI AL TESTOSTERONICO BERGAMOSEX 2- ALLONTANATE I PUPI E AVVENTURATEVI NELLA TERRA DI FRONTIERA, SULLA DALMINE-OSIO (SUL CUI CIGLIO, UN CERTO TIPO DI SESSO SI CONSUMA OGNI SERA), TRA L'INCENERITORE E L'A4, IL BOLGIA (MAI NOME FU PIÙ APPROPRIATO) OSPITA UNA QUANTITÀ IMPRESSIONANTE DI RAGAZZOTTI DI PAESE CON GLI ORMONI SVEGLI, UOMINI DI MEZZA ETÀ ALLA RICERCA (VISIVA) DEGLI ARDORI PERDUTI, QUALCHE COPPIA DI FIDANZATI CURIOSI IN UNA BARAONDA DI BIRRA, TELEFONINI PUNTATI SU PORNO-OPERAIE CHE SE NE FREGANO DELLE 50 SFUMATURE

Foto di Andrea Arriga
D. T. per il "Corriere della Sera - Bergamo"


«Buonasera, ragioniere, cosa fa da queste parti?». Eccolo là. «Sgamato» dopo due minuti, il ragioniere che puntava all'anonimato più assoluto, abbozza un timido sorriso e una frase di circostanza: «Sa, mi hanno regalato il biglietto...». Bugia. Perché anche lui ha appena pagato l'ingresso, 20 euro tondi, senza nessuno sconto, non essendo né un anziano che ha compiuto i 65 anni, né un ragazzo che ne ha appena fatti 18.

Dunque, benvenuto ragioniere, e benvenuto a tutto il testosteronico popolo in visita alla settima edizione del BergamoSex, l'evento sbandierato come Fiera Internazionale dell'Eros - 20 mila visitatori l'anno scorso - a cura del mentore Corrado Fumagalli, già ideatore del Sexy bar e di altre amenità televisive, tra cui Intertv, dedicata alle vicissitudini fubbaliere della Beneamata. Sesso e calcio sono i due filoni su cui Fumagalli ha improntato vita e carriera, elementi sui quali, c'è da scommettere, tutti i maschi in visita a questa fiera dell'hard imposterebbero la propria.

Quando mancano pochi minuti alla mezzanotte c'è ancora un discreto movimento di macchine in ingresso al parcheggio del «Bolgia», il locale-discoteca di Osio Sopra dove la manifestazione è approdata un paio di anni fa, «scaricata» da Cologno al Serio. «Vade retro, Bergamo Sex» aveva tuonato in campagna elettorale, Claudio Sesani che, non appena eletto, senza nemmeno consultarsi con la maggioranza, aveva fatto sloggiare dal paese la manifestazione. Per lui, leghista doc, Bergamo Sex come gli immigrati per Bossi: fora di ball.

Terra di frontiera, sulla Dalmine-Osio (sul cui ciglio, un certo tipo di sesso si consuma ogni sera), tra l'inceneritore e l'A4, il Bolgia (mai nome fu più appropriato per la circostanza) ospita una quantità impressionante di ragazzotti di paese con gli ormoni svegli, uomini di mezza età alla ricerca (visiva) degli ardori perduti, qualche coppia di fidanzati curiosi in una baraonda di birra, telefonini puntati e un persistente odore di strinù che, almeno olfattivamente, riconduce più che al Bergamo Sex a un «Porchetta Festival» (e sia detto senza nessun doppio senso).

Proviene da una delle tensostrutture affiancate al locale, dove però i tavoli e le panche sono vuote, malgrado sia possibile - così dice il programma - attovagliarsi con la propria pornodiva preferita. Snobbato il food (meno il beverage), il pubblico si sposta a ondate per raggiungere il palco centrale del locale, dove starline e starlette dell'hard si esibiscono con un turn over continuo.

È una specie di ring dove i più «imbalinati» si cementano i piedi per l'intera serata, nella segreta speranza di essere prescelti come partner più o meno virtuali nello spettacolino che, nel caso specifico, vede impegnata, con un certo furore scenico, Angela Gritti bardata con un corsetto e un improbabile paio di cuissardes di vernice rosa. Si sprecano le riprese dei cellulari ma anche gli sbadigli di un gruppo di ragazze (poche, a dire il vero, quelle presenti) che osservano divertite le mise delle altre ragazze «mestieranti», da quella che, alta un metro e novanta è il clone della Barbie a quella che cammina «ingabbiata» in un body di pelle intrecciata.

Intanto i maschietti sono in fila per farsi fotografare con Tiffany, ventiseienne ungherese che staziona dietro una staccionata dove alcuni plasma proiettano in loop scene hard. Tutti gli altri «settori merceologici» pubblicizzati, se così si possono chiamare, non pervenuti, a parte il timido tentativo di spogliarello, a favore di obiettivo, di un forzuto ragazzotto. Certamente troppa confusione per riuscire a decifrare altri, per così dire, segmenti attrattivi, mentre l'orologio segna quasi le due. È l'ora di lasciare Paris Wilton (non Hilton), Perla Chantal e Lili Marlene alle loro faccende e uscire a riveder le stelle.

 

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