vladimir putin soldi ucraina

TANK PIENI, TASCHE VUOTE – I CITTADINI RUSSI SONO PREOCCUPATI DALLE SANZIONI: TRA MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ È PARTITA LA CORSA A PRELEVARE RUBLI DAI CONTI CORRENTI. SONO STATI RITIRATI 1,3 MILIARDI DI DOLLARI, UN RECORD DALL’INIZIO DEL 2020 -  LA RUSSIA, NONOSTANTE IL GIGANTISMO MILITARE E LA RICCA DOTAZIONE DI MATERIE PRIME, È UN NANO ECONOMICO. MA ALLORA PERCHÉ È, O APPARE COSÌ POTENTE? È COLPA DELL’EUROPA, CHE NON HA MAI VOLUTO COSTRUIRE UN SUO ESERCITO COMUNE. PER COSTITUIRE UN CONTRAPPESO EFFICIENTE A MOSCA, BASTEREBBE CHE FRANCIA E GERMANIA UNIFICASSERO LE LORO CAPACITÀ MILITARI…

vladimir putin come hitler

1 - IN RUSSIA È RECORD DI PRELIEVI ORA L'ECONOMIA FA PAURA

Estratto dell’articolo di Angelo Allegri per “il Giornale”

 

(…) Una società di consulenza internazionale, Simon-Kucher, ha appena pubblicato una ricerca sull'andamento dell'economia russa negli ultimi anni. Risultato: il Paese, nonostante la ricca dotazione di materie prime, è in realtà sempre più povero. E forse anche per questo più pericoloso. 2010-2019 la Russia ha esportato per 4,3 miliardi di dollari (l'Italia poco meno di 3,9). Tre quarti della cifra è rappresentata da gas e petrolio, il resto sono quasi tutte materie prime di altro genere.

 

CODA AL BANCOMAT IN DONBASS

A Mosca si produce poco o nulla che interessi al resto del mondo. E la scarsa vitalità dell'economia è confermata dalle registrazioni di brevetti validi sul territorio dell'Unione Europea. In dieci anni i giapponesi ne hanno registrati 1.812 per milione di abitanti, gli americani 535, i russi la bellezza di sei. Le università del Paese sfornano a tutto andare ingegneri, matematici e informatici di alto livello. Ma questi, appena possono, se ne vanno all'estero.

 

BANCOMAT RUSSIA

Non meraviglia dunque, che al di là della facciata costruita dal regime, la prospettiva delle sanzioni causi in Russia grandi preoccupazioni. (…) Il cittadino medio da parte sua inizia a correre ai ripari: tra mercoledì e giovedì i prelievi dai conti correnti hanno raggiunto quota 1,3 miliardi di dollari, un record dall'inizio del 2020, quando il governo introdusse una tassa sui conti che superavano un determinato ammontare, scatenando la corsa al ritiro.

 

La finanza è del resto in prima linea: la Banca centrale ha raccomandato agli istituti di credito «di considerare il rinvio del pagamento di dividendi e bonus ai manager», annunciando una serie di misure di sostegno al settore. Putin l'altro pomeriggio ha riunito al Cremlino i vertici dei maggiori gruppi industriali del Paese. Ha cercato di tranquillizzarli dicendo che il governo è in grado di limitare l'effetto delle sanzioni. Difficile che li abbia convinti fino in fondo. (…)

 

VLADIMIR PUTIN COME IL DOTTOR STRANAMORE

2 - IL PARADOSSO RUSSO: NANO ECONOMICO MA GIGANTE MILITARE GRAZIE ALLE DEBOLEZZE UE

Riccardo Sorrentino per https://24plus.ilsole24ore.com/

 

(…) La Russia ne è probabilmente il Paese più ricco al mondo (di risorse minerali, ndR). Alcune sono strategiche, come ormai è evidente. Il gas, innanzitutto, ma non solo. Mosca può dunque esercitare un certo potere “duro” nei confronti dei vicini, e gran parte dell'enfasi che l’Unione europea dà ai suoi programmi di conversione energetica è legata al fatto che conciliano la necessità di una maggior indipendenza economica da Stati potenzialmente rogue - “avventurieri”, per così dire - alle esigenze di tutela dell’ambiente.

SERGEI LAVROV VLADIMIR PUTIN

 

Questo patrimonio di ricchezze naturali da sfruttare ha una conseguenza importante: il carico fiscale è basso. Le entrate fiscali sono pari all’11% circa del Pil, e il nuovo sistema fiscale progressivo introdotto nel 2021 prevede solo due aliquote: il 13% fino a 5 milioni di rubli, il 15% al di sopra (per i cittadini russi: per gli stranieri si sale fino al 30%).

 

Tutto questo non si trasforma però in uno stimolo all’attività economica. Il Paese non ha un livello sufficiente di libertà economica – malgrado il livello di tassazione, che molto piace ai conservatori – tale da poter prosperare; né, al contrario di altri Paesi, si può pensare che i russi godano di un welfare state particolarmente generoso, anche se valutato solo in termini relativi.

soldato russo

 

(…) L’economia resta piccola, e questo ha un impatto forte anche sulle spese militari, che non sono così alte come l’aggressività di Vladimir Putin potrebbe far pensare: nel 2017 erano un decimo di quelle Usa, meno della metà della Cina, due terzi di quelle di Francia o Germania.

 

(…) Risultato: i russi non sono quindi particolarmente ricchi, né particolarmente potenti. Il Pil pro capite del resto era nel 2019, a parità di potere d’acquisto – una misura che esalta le performances di Mosca – appena al di sotto di quello della Grecia e appena superiore a quello della Bulgaria; è uguale ai due terzi di quello degli italiani, e non è certo una consolazione, per loro, il fatto che sia il doppio di quello degli ucraini.

CODA BANCOMAT RUSSIA

 

(…) Allora perché la Russia è, o quanto meno appare, così potente? L’arsenale militare è ingente e ha un numero di armi nucleari, per quanto un po' vecchiotte, tale da minacciare la Mutua distruzione assicurata (Mad); ma al di là di questo i numeri non svelano il mistero. Viene il dubbio che abbia ragione l’economista Paul De Grauwe quando scriveva, su Ivory Tower e poi su voxeu: «La Russia è potente perché l’Europa le attribuisce quel potere. L’Europa ha costruito un’unione economica ma non un’unione difensiva».

 

Dodici volte più grande economicamente della Russia, argomentava De Grauwe, la Ue potrebbe essere molto più potente anche militarmente. Basterebbe che Francia e Germania unificassero le loro capacità militari, senza aumentare le spese, per costruire un contrappeso efficiente al potere di Mosca.

carri armati russi di fronte alla centrale nucleare di chernobyl CODA BANCOMAT RUSSIA 2soldati russi aereo russo abbattuto a kievbombardamenti russi in ucraina 1soldato russoreazione delle borse alla guerra tra russia e ucraina 4soldati ucraini 1 soldati usasoldati usa 1soldati ucraini bombardamenti russi in ucraina 3

 

aereo russo abbattuto a kiev carro armato russo 2 bombardamenti russi in ucraina 2

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…