carlo nordio antonio tajani giorgia meloni

“TUTTA LA MATERIA SULLA CUSTODIA CAUTELARE ANDRÀ RIVISTA” – COME DAGO-DIXIT, CARLO NORDIO ANNUNCIA CHE LA GIUSTIZIA SARÀ IL CAMPO DI BATTAGLIA PRINCIPALE PER IL GOVERNO DOPO L'ESTATE – IL GUARDASIGILLI AMMETTE GLI SCAZZI NELLA MAGGIORANZA (“DA SEMPRE ABBIAMO SENSIBILITÀ LIEVEMENTE DIVERSE”) E LA NECESSITÀ DI ACCONTENTARE FORZA ITALIA: “TUTTI SANNO CHE SONO STATO VOLUTO MINISTRO DA GIORGIA MELONI PUR AVENDO PRESIEDUTO IL COMITATO PROMOTORE DEI REFERENDUM: INCLUSA L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE SEVERINO, CUI FDI ERA CONTRARIA. MA STIAMO TROVANDO SERENAMENTE UNA SINTESI” – IL DAGOREPORT

Articoli correlati

IL SILURAMENTO DELL'ABUSO D'UFFICIO NON E CHE L'INIZIO DELLA GUERRA E MATTARELLA...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni carlo nordio

Ministro Nordio, si dice che lei sia diventato una brutta grana per Giorgia Meloni?

«Lo leggo, ma è falso. Mai stata sintonia migliore. Come dimostrato nell’ultimo vertice a Palazzo Chigi. È un wishful thinking, pio desiderio di chi sa che, per la prima volta, faremo riforme radicali».

 

Ma la sua richiesta di incontro al presidente Mattarella non era condivisa.

«Altra fantasia. È stata concertata proprio in quell’incontro a Palazzo Chigi».

 

ANTONIO TAJANI CARLO NORDIO

Farlo coincidere con il voto sul dl carceri non è stato uno sgarbo al Parlamento?

«Accusa bizzarra. Avevo presenziato a tutte le dichiarazioni di fiducia e anche votato. Per il giorno successivo la Presidente aveva, da tempo, fissato una riunione allargata proprio per dare un indirizzo operativo urgente per eliminare, o almeno ridurre, l’annoso problema del sovraffollamento. Ritenerlo uno sgarbo per noi è una buona notizia: l’opposizione non ha altri argomenti».

 

SERGIO MATTARELLA E CARLO NORDIO AL CSM

Vuol dire che anche i dissidi nella maggioranza sono fantasia?

«Da sempre abbiamo sensibilità lievemente diverse. Tutti sanno che sono stato voluto ministro da Giorgia Meloni pur avendo presieduto il comitato promotore dei referendum: inclusa l’abrogazione della legge Severino, cui FdI era contraria. Ma stiamo trovando serenamente una sintesi».

 

Promettendo a Forza Italia cosa?

«Non metterei un tema così complesso in termini quasi contrattualistici. E faccio presente che il referendum radicale sulla custodia cautelare è stato proposto anche dalla Lega. Comunque la necessità di una riforma sul tema è sentita da tutta la maggioranza».

 

ANTONIO TAJANI CARLO NORDIO

Togliendo il rischio di reiterazione del reato per tutti gli incensurati, tranne quelli di mafia e terrorismo, come propone Costa di Azione? FdI non sembra d’accordo.

«L’onorevole Costa fa parte dell’opposizione ed è suo diritto proporre ciò che gli pare. Certamente essere incensurati di per sé non può costituire una limitazione. Ma un po’ tutta la materia va rivista».

 

Preparate uno scudo per i colletti bianchi?

«No. Ovviamente per i rapinatori, stupratori corrotti e autori di altri gravi reati la carcerazione preventiva rimarrà. Quello che conta è definire meglio i presupposti per la sua applicazione».

carlo nordio e la moglie ricevimento quirinale 2 giugno 2024 foto lapresse

 

Ecco il punto. E come?

«A cominciare dal requisito della reiterazione del reato. Il pericolo non può essere desunto dal rimanere in carica dell’amministratore pubblico accusato di corruzione».

 

Avete abolito il reato di abuso di ufficio e ora si teme la procedura di infrazione Ue.

«Non è vero. Non siamo affatto fuori dalle regole. L’Ue dice “may” (si può) non “must” (si deve) avere quel reato. Lo abbiamo già chiarito. Tanto è vero che le raccomandazioni ricevute da Bruxelles non ne hanno fatto cenno e il presidente Mattarella l’ha firmato senza rilievi».

 

carlo nordio sergio mattarella

Palamara se ne avvarrà. Aveva ragione? Quel sistema da voi avversato, era lecito?

«Il sistema Palamara non è mai stato rivelato in tutta la sua complessità ed estensione, anche perché sia il Csm che la magistratura non hanno ascoltato le decine di testimoni, magistrati in pensione o ancora in servizio, che Palamara aveva indicato. Su questi esistono intercettazioni che sono state tenute riservate, mentre altre sono state lasciate filtrare. Se ora il dottor Palamara intende attivarsi con nuove iniziative, la decisione spetta a lui».

 

Nelle carceri intanto è caos e allarme suicidi. Il decreto è nato vecchio?

CARLO NORDIO

«No. Non è stato letto con attenzione. Alla Camera ho ascoltato affermazioni che confermavano questa carenza. In realtà contiene delle novità notevoli».

 

Quali?

«A cominciare dalla possibilità di esecuzione della pena in ambienti diversi dal carcere, come le comunità per tossicodipendenti. Poi sta ai magistrati decidere se mandarveli o meno. Ricordo che i detenuti non sono messi in prigione dal governo, ma dai giudici».

 

antonio tajani carlo nordio

Ma non avete aumentato i detenuti aumentando i reati, a partire dai rave party?

«Altra mistificazione. Per quel nuovo reato non è mai stato incarcerato nessuno.

Anzi. Non ne sono stati più organizzati, evitando incidenti che avrebbero provocato, quelli sì, altri arresti».

 

[…]

 

Ma contro il sovraffollamento cosa farà?

«Abbiamo dei progetti che vogliamo illustrare al capo dello Stato. Sarebbe irriguardoso anticiparli qui. Ma se mettiamo assieme la possibilità per i tossicodipendenti di andare in altre strutture, con quella di far tornare nel proprio Paese i detenuti stranieri, sulla quale stiamo lavorando notte e giorno, assieme alla Farnesina, possiamo arrivare a 15-20 mila detenuti in meno. Ecco risolto il sovraffollamento».

carlo nordio sergio mattarella 1

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…