fernando belasteguin

BELAST DANCE! SEDICI ANNI IN CIMA AL MONDO, 230 TITOLI, SEI CAMPIONATI DEL MONDO E UN POSTO NELLA LEGGENDA: FERNANDO BELASTEGUIN, IL MESSI DEL PADEL, CHIUDE AGLI OTTAVI DEL MILANO PREMIER PADEL LA SUA STRAORDINARIA CARRIERA - L’ARGENTINO LASCIA IN LACRIME A 45 ANNI (L’ETA’ IN CUI MOLTI INIZIANO A GIOCARE) – “HO AVUTO PIÙ MOMENTI DIFFICILI CHE BELLE PARTITE, MA VOLEVO ANDARMENE COME HO FATTO DURANTE TUTTA LA MIA CARRIERA. LOTTANDO, COMBATTENDO, BUTTANDOMI A TERRA, LITIGANDO CON L’ARBITRO, COLPENDO IL VETRO CON UNA RACCHETTATA. MOLTE VOLTE LO SPORT TI COSTRINGE A SMETTERE TEMPO PRIMA…” – VIDEO STRACULT

 

https://video.sky.it/sport/padel/video/fernando-belasteguin-ritiro-premier-padel-milano-971929

 

 

Da corrieredellosport.it

 

fernando belasteguin

Sedici anni in cima al mondo, 230 titoli, sei campionati del mondo e un posto fisso nell’eternità del padel. Si è conclusa giovedì alle 21.38 la carriera del giocatore più forte di tutti di tempi, Fernando Belasteguin, sconfitto in coppia con Tino Libaak agli ottavi di finale del Milano Premier Padel P1 contro Garrido e Bergamini, che neanche esultano al punto decisivo come forma di rispetto.

 

 

Dopo tre decenni di dominio sul campo, lo spagnolo, che ha compiuto 45 anni lo scorso 19 maggio, ha giocato la sua ultima partita da professionista in un’Allianz Cloud gremita in ogni ordine di posto per vedere dal vivo l’ultimo ballo della leggenda vivente. A bordo campo anche i top player che sono cresciuti con il mito di Bela: Di Nenno, Tapia, Yanguas, Galan, Chingotto, oltre al Presidente FIP Luigi Carraro.

 

fernando belasteguin 67

«Avevo già deciso da un bel po' di tempo di giocare tutta la stagione del 2024 - le parole di Bela al termine dell’incontro dopo aver salutato in lacrime il pubblico di Milano che lo ha osannato per tutta la durata del match -.

 

Ho avuto più momenti difficili che belle partite, ma volevo andarmene come ho fatto durante tutta la mia carriera. Lottando, combattendo, buttandomi a terra, litigando con l’arbitro, colpendo il vetro con una racchettata. Volevo andarmene con la mia essenza, quella di combattere. E sono molto tranquillo perché ho fatto tutto il possibile. Ho avuto la fortuna di chiudere 30 anni di carriera professionistica quando l’ho deciso io. Molte volte lo sport ti costringe a smettere molto tempo prima».

 

fernando belasteguin 67 copia

La leggenda argentina, premiato al termine della partita dal CEO di NSA Marco Gamberale, ha già le idee chiare per il futuro, come dichiarato al nostro quotidiano lo scorso aprile: lavorerà a tempo pieno per il Wilson Bela e il Bela Padel Center, con il sogno di realizzare nei prossimi 10 anni una catena di Bela Padel Center in tutto il mondo, dove insegnare la sua filosofia sportiva e i suoi valori attraverso lo sport.

 

Tornando al campo, il Milano Premier Padel P1, ultima tappa del Circuito che si concluderà domani con la finalissima, ha decretato gli ultimi due posti da assegnare nella corsa alle Premier Padel Finals di Barcellona, in programma dal 19 al 22 dicembre al Palau Sant Jordi. Pablo Cardona e Lucas Bergamini staccano il pass e accedono alle Finals in programma tra due settimane. Nella città catalana, si giocheranno il titolo le prime 16 giocatrici e i primi 16 giocatori della FIP Race per un evento che si preannuncia già indimenticabile.

 

fernando belasteguin 56fernando belasteguin 1belasteguinbelasteguin e agustin tapiabelasteguinbelasteguin limabelasteguin belasteguin limafernando belasteguin 45

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…