SCATTI DI UNA CULTURA IN VIA D’ESTINZIONE - INTIMI RITRATTI DOCUMENTANO LA BELLEZZA E L’ABILITÀ DELL’ANTICA ARTE DELLA CACCIA CON LE AQUILE NELLA TERRA DEL KAZAKISTAN E MONGOLIA DEL NORD
Il fotografo Palani Mohan, ha trascorso quattro anni in Mongolia occidentale per documentare l’affascinante attività dei pochi cacciatori con l’aquila ancora in vita. Sono 60 in tutto e il timore è che nel giro di 20 anni la tradizione della caccia con l’aquila cesserà di esistere.
Intorno ai quattro mesi un aquilotto femmina viene prelevato dal nido. Dopo aver sviluppato un rapporto di fiducia tra le aquile reali e il cacciatore, nei gelidi mesi invernali partono per diversi giorni alla ricerca di volpi e lupi.
Secondo la tradizione, i cacciatori scelgono le femmine perché sono considerate più aggressive, più potenti e più grosse rispetto ai maschi.
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Nato indiano e cresciuto in Australia, Mohan torna ogni anno tra le lande desolate del Kazakistan nella speranza di diffondere e salvare il rapporto tra gli uomini e le aquile reali. Il suo lavoro fotografico sarà pubblicato in un libro intitolato ‘ Hunting with Eagles; In the realm of Mongolian Kazahs’, con il quale invita il pubblico a sperimentare una cultura in via d’estinzione.