GENERALI IN GUERRA – L’EX NUMERO UNO DEL LEONE PERISSI-ROTTO SI DIFENDE DALLE POSSIBILI AZIONI LEGALI AL VAGLIO DEL PROSSIMO CONSIGLIO: “E’ IL GRUPPO USCITO MEGLIO DALLA CRISI”
Fabio Tamburini per âIl Corriere della Sera'
La decisione sull'azione di responsabilità nei confronti dell'ex amministratore delegato delle Generali, Giovanni Perissinotto, e dell'ex uomo chiave del gruppo, Raffaele Agrusti, è prevista nel consiglio di amministrazione convocato per mercoledì 19 febbraio come anticipato da «Affari & Finanza».
Ufficialmente l'argomento non è all'ordine del giorno ma sono in arrivo pareri richiesti agli studi legali e, poco prima del consiglio, si riunirà il comitato controllo e rischi. Sarà proprio quest'ultimo, come prevedono le regole di gruppo, che prenderà posizione e girerà la pratica ai consiglieri. Nel mirino ci sono sette investimenti finanziari della gestione precedente a quella di Mario Greco, nominato amministratore delegato della compagnia nell'estate 2012.
La sua decisione, presa immediatamente, è stata di verificare la regolarità delle scelte di gestione del gruppo, comprese le operazioni con parti correlate. I controlli sono stati a tappeto e sono emerse accuse circostanziate nel caso dei sette investimenti, con irregolarità procedurali di varia natura. Così è stato affidato l'incarico a due studi legali (Erede, Bonelli, Pappalardo e Francesco Mucciarelli, quest'ultimo per eventuali responsabilità penali) di pronunciarsi nel merito dell'azione di responsabilità , con la consulenza tecnica per quanto riguarda gli aspetti contabili e finanziari della Kpmg.
Il loro responso è stato di escludere responsabilità penali e, pur evidenziando una serie di irregolarità procedurali, di considerare problematico l'accertamento delle responsabilità civili. Parere sulla base del quale sia il comitato controllo e rischi delle Generali sia il consiglio di amministrazione avevano deciso di soprassedere. Poi, nell'autunno scorso, la Consob è intervenuta chiedendo al gruppo una informativa al mercato su un lungo elenco di punti e l'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha suggerito di rivedere la decisione presa.
Il passaggio successivo è stato un nuovo incarico dato dal consiglio di amministrazione delle Generali ad altri due studi legali sull'opportunità di procedere all'azione di responsabilità civile contro Perissinotto e Agrusti (sono al lavoro lo studio Portale e lo studio Maresca). Il loro parere è atteso nei prossimi giorni.
La governance delle Generali prevede che si esprima il comitato controllo e rischi, che passerà la documentazione al consiglio di amministrazione, la cui decisione può essere diversa. L'impressione è che si stia andando verso l'azione di responsabilità , ma la riunione è prevista per il 19 febbraio e in nove giorni può accadere di tutto.
Secco il commento di Perissinotto: «Non ho niente da cui difendermi», ha detto ieri al Corriere della Sera, «e non entro nel merito delle singole operazioni». E ancora: «Osservo con grande perplessità il martellamento continuo contro di me nonostante che Generali sia il gruppo italiano uscito meglio, e prima di tutti, dalla crisi.
Chiedere danni su singole operazioni, che peraltro in buona parte dei casi si stanno sviluppando con buoni risultati, senza una visione complessiva degli investimenti del gruppo è inaccettabile. In Generali abbiamo creato valore, tanto valore. Lo dimostrano operazioni come la nascita di Banca Generali, che oggi in Borsa vale 2,7 miliardi, e le vendite di asset in corso, che stanno avvenendo con plusvalenze elevate».




