SPREAD BTP-BUND APRE IN CALO A 276 PUNTI - PARTENZA IN RIALZO PER LE BORSE EUROPEE, INCORAGGIATE DALL'AVVIO POSITIVO DELLA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI USA (BENE I DATI DI ALCOA): MILANO +0,9% - SALE GEMINA (+3%), SCENDONO PARMALAT (-0,22%) E LUXOTTICA (-0,19%) - CONTESA CAMFIN: TRONCHETTI E MALACALZA DIVISI ANCHE SULL'ARBITRO - SALINI SBLOCCA LA CEDOLA IMPREGILO - BANCHE IBERICHE AI TAGLI, SI ASSUME SOLO IN BAD BANK…

1 - SPREAD BTP-BUND APRE IN CALO A 276 PUNTI
(ANSA) - Il differenziale tra il Btp e il Bund apre in calo a 276 punti con un rendimento al 4,26%.

2 - BORSA: CONTI ALCOA ALIMENTANO OTTIMISMO, MILANO APRE A +0,9%
Radiocor - Milano, 09 gen - Apertura di seduta in rialzo per le Borse europee, incoraggiate dall'avvio positivo della stagione delle trimestrali Usa. I dati di bilancio del colosso dell'alluminio Alcoa sono stati definiti 'incoraggianti' dagli analisti, soprattutto per quanto riguarda le prospettive per i prossimi mesi. A Piazza Affari, il Ftse All Share guadagna lo 0,88% e il Ftse Mib lo 0,93%. Guadagna mezzo punto Parigi (+0,48%), mentre Francoforte segna +0,33% e Londra +0,3%.

Tra le blue chip milanesi tornano a mettersi in evidenza le banche, grazie anche allo spread in ulteriore calo a 277 punti base: il Banco Popolare guadagna il 3,43%, Mps il 3,59%, Bpm il 2,02%, Bper il 2,01%, UniCredit l'1,98%, Ubi Banca l'1,79% e Intesa Sanpaolo l'1,14%. Sotto la parita' solo Parmalat (-0,22%) e Luxottica (-0,19%). Nel resto del listino continua a salire Gemina (+3%). Sul mercato dei cambi, euro in lieve rialzo su dollaro (a 1,3083 da 1,3057) e yen (a 114,57 da 113,71), mentre il dollaro/yen e' a 87,56 (87,09). Scende dello 0,29% il prezzo del petrolio wti: il future febbraio si attesta ora a 92,88 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: RIMBALZA NEL FINALE SU STORNO YEN (+0,67%)
Radiocor - Chiusura di segno positivo per la Borsa di Tokyo al termine di una seduta a due facce, condizionata dall'altalena dello yen. La mattinata sul Kabuto-ch o e' trascorsa su un terreno negativo a causa del rafforzamento della divisa, che ha spinto gli investitori a realizzare nei confronti delle societa' dedite all'export. La seconda parte della seduta e' stata invece contrassegnata da un vigoroso recupero, in sintonia con l'inversione di tendenza registrata nel frattempo dall'euro e dal dollaro rispetto alla valuta nipponica.

Alla nota positiva finale hanno contribuito anche alcuni acquisti di origine tecnica e la notizia che il Governo intende stanziare 1,6 miliardi di euro per il bilancio della difesa (di cui ha beneficiato i giganti del settore come Mhi e Ihi, finiti in rialzo rispettivamente del 4,98 e del 6,49%). L'indice di riferimento del mercato, il Nikkei-225, dopo essere arrivato a perdere fino all'1%, e' stato quindi fissato a 10.578,57 punti, in rialzo dello 0,67% sulla vigilia. Volume di scambi ancora una volta molto elevato, superiore ai 3,67 miliardi di pezzi passati di mano sul mercato primario.

4 - TRONCHETTI E MALACALZA DIVISI ANCHE SULL'ARBITRO
A.Ol. per il "Sole 24 Ore" - Il tentativo di riconciliazione tra Marco Tronchetti Provera e i Malacalza è già naufragato. Se c'era bisogno di una riprova, la si è avuta. Nemmeno sull'arbitrato per dirimere la contesa su Camfin i due litiganti si sono trovati d'accordo. Nulla di dirompente, ma indicativo del clima è la rinuncia di Vincenzo Mariconda, arbitro "di parte" - che pure per principio generale deve essere comunque indipendente - indicato da Tronchetti ad accettare l'incarico, dopo il deposito di un'istanza di ricusazione da parte della famiglia genovese nei suoi confronti perchè ritenuto troppo vicino allo studio legale Lombardi Molinari di cui si avvale il presidente Pirelli.

Ora Tronchetti avrebbe individuato un altro candidato per l'arbitrato che potrebbe essere ufficializzato a giorni. Da parte loro, anche i Malacalza dovranno indicare un arbitro, presumibilmente entro il 20 di questo mese. La procedura prevede che i due arbitri di parte debbano poi, di comune accordo, designare un presidente per completare il collegio arbitrale. Se nemmeno i due arbitri fossero in sintonia allora interverrebbe d'ufficio la Camera arbitrale di Milano per scegliere il presidente.

Ad ogni modo, dal momento della costituzione del collegio decorrebbero i 180 giorni previsti per arrivare a una decisione, salvo che con le abituali sospensioni dei termini per la fase istruttoria e quant'altro i tempi per il lodo sono destinati a dilatarsi comunque oltre un anno. Tempi ancora lunghi dunque per la definizione del contenzioso e nel frattempo è improbabile possano decollare le opzioni di riassetto della catena societaria che porta a Pirelli.

5 - SE SALINI SBLOCCA LA CEDOLA IMPREGILO
S.Fi. per il "Sole 24 Ore" - La decisione ufficiale spetterà al cda di Impregilo nei prossimi mesi. Ma sulla questione che molto interessa il mercato, ossia il dividendo «jumbo», Salini avrebbe già sciolto le riserve. Nei primi giorni dell'anno i vertici del gruppo romano hanno fatto il punto.

In cima all'agenda, ora che sono stati incassati 730 milioni di euro dalla vendita di Ecorodovias, proprio il dividendo Impregilo. Ma a quanto ammonterebbe il maxi-assegno? Gli analisti stimano che al 31 dicembre Impregilo abbia 450 milioni di cassa. In teoria Impregilo potrebbe distribuirla tutta (e anche di più attingendo alle riserve), ma è più realistico ipotizzare una cifra attorno ai 400 milioni, per non bruciare tutto il tesoretto: se così fosse sarebbe in arrivo una cedola di 1 euro ad azione

6 - BANCHE IBERICHE AI TAGLI, SI ASSUME SOLO IN BAD BANK
G.Ve. per il "Sole 24 Ore" - Forse qualcuno, fra le migliaia di bancari licenziati in Spagna, ci ha fatto un pensierino. Dopo tanti tagli arriva finalmente un istituto che assume. Ma c'è poco da stare allegri: si tratta della bad bank.

Mentre il fondo pubblico per la ristrutturazione del settore, prevede di moltiplicare per 5 il proprio organico (aggiungendo una cinquantina di dipendenti), nuove selezioni stanno partendo anche in Sareb, sigla dietro cui si cela la bad bank iberica.

A fine dicembre le banche nazionalizzate hanno trasferito all'istituto i propri asset immobiliari e per smaltire il lavoro c'è bisogno di un centinaio di nuove leve. Una speranza per i tanti rimasti a casa, ma una goccia nel mare della disoccupazione in Spagna. Dove dall'inizio della crisi le banche hanno licenziato più di 20 mila dipendenti.

7 - MORNING NOTE...
Radiocor

CRISI: L'Europa chiede che la tassa sugli immobili diventi piu' equa. Il premier Monti replica: 'Abbiamo applicato le richieste', poi attacca: 'Ho aumentato le tasse per colpa di irresponsabili' (dai giornali). Il fondo Esm debutta con tassi negativi (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 4-5). 'A Monti dico: stai attento al rischio di trasformismi', l'intervista al ministro del Welfare, Elsa Fornero (La Stampa, pag. 4).

LAVORO: l'Istat annuncia che la disoccupazione giovanile in Italia e' arrivata al 37%, record dal 1992 (dai giornali). Il lavoro e il welfare delle multinazionali (Il Corriere della Sera, pag. 1, 36). 'Un danno la riforma Fornero', l'intervista al giuslavorista Michele Tiraboschi (Il Messaggero, pag. 18). Italia-Europa, la centralita' delle imprese, l'analisi di Alberto Quadrio Curzio (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 9).

SVILUPPO: politica industriale, consensi bipartisan alle priorita' di Squinzi (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 7). 'Dismissioni e Pil al 2%', il patto di Confindustria. Il manifesto degli imprenditori ai partiti: rendite finanziarie tassate al 23%, piu' Iva (il Messaggero pag 1)

FRANCIA: il ministro Cahuzac che ha elaborato la tassa del 75% sui redditi piu' alti finisce sotto inchiesta per frode fiscale (dai giornali).

BENETTON: scintille in Borsa sulla fusione Atlantia-Gemina, Mediobanca e Goldman al lavoro sull'ipotesi di Opa della concessionaria (dai giornali). Gemina vola e Atlantia studia l'offerta cash (La Repubblica, pag. 26). La famiglia Benetton in cerca di un accordo con gli altri soci di Adr (Il Sole 24 Ore, pag. 25).

ALITALIA: Alitalia, soci vincolati fino a ottobre (Il Corriere della Sera, pag. 30). Alitalia, l'araba Etihad 'valuta l'opportunita'' (Il Sole 24 Ore, pag. 25). Sprint per Alitalia, gelo di Air France sull'ipotesi Etihad (Il Messaggero, pag. 19).

GENERALI: Generali punta a Est con Ppf e Ingosstrakh. L'ad Greco: 'Eliminate incertezze sulla strategia di sviluppo, ma non avremo bisogno di risorse esterne. Avanti sulle cessioni' (dai giornali). La quota di Mediobanca e i tempi di Basilea (Il Sole 24 Ore, pag. 23).

CAMFIN: Tronchetti e Malacalza divisi sull'arbitro, rinuncia all'incarico Vincenzo Mariconda, indicato dal presidente della Bicocca (dai giornali). Patto Pirelli, in arrivo cambiamenti (Il Messaggero, pag. 19).

BANCHE: Mussari (Abi): bene la riforma di Basilea 3 (Il Sole 24 Ore, pag. 24).

UNICREDIT: 'In Unicredit azionariato stabile', il ceo Ghizzoni dopo la discesa di Crt al 2,5%: 'La Fondazione resta socio di lungo termine' (Il Sole 24 Ore, pag. 24). 'Unicredit dalla parte dell'economia reale', l'intervista all'ad Federico Ghizzoni (QN - il Resto del Carlino, il Giorno, la Nazione, pag. 24).

INTESA: Intesa Sanpaolo ha collocato sul mercato americano bond per 3,5 miliardi di dollari (dai giornali).

FINMECCANICA: appalti truccati, arrestato ex questore. Otto misure cautelari tra manager e funzionari (dai giornali). Prefetti e 007 truccavano gli appalti per Finmeccanica (Il Corriere della Sera, pag. 1, 21). Finmeccanica torna alla carica per Ansaldo (Il Messaggero, pag. 20).

FIAT: la Fiat alla Corte suprema: 'Nessuna discriminazione'. Ricorso contro le assunzioni Fiom (Il Giornale, pag. 22).

IMPREGILO: se Salini sblocca la cedola Impregilo (Il Sole 24 Ore, pag. 25).

BANZAI: Sator entra nella internet company Banzai (dai giornali).

MOLESKINE: la Borsa dichiara l'ammissibilita' alla quotazione di Moleskine (dai giornali).

GINORI: Sambonet tenta l'ultimo salvataggio (Il Corriere della Sera, pag. 31). Richard Ginori pronta per l'asta (Il Sole 24 Ore, pag. 39).

CONSOB: dopo 30 anni condanna per Pazzi (Il Sole 24 Ore, pag. 25).

 

SPREAD CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOAlcoaParmalatLuxotticatronchetti malacalzasalini costruttoriLOGO IMPREGILO

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)