tim kkr cdp vincent bollore pietro labriola dario scannapieco henry kravis

COME ANDRÀ A FINIRE CON LA RETE DI TIM? LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDI – IL CDA HA SCELTO ALL’UNANIMITÀ DI DARE L’ESCLUSIVA AGLI AMERICANI DI KKR, MA L’OFFERTA DEL FONDO, DA 23 MILIARDI, È ANCORA MOLTO DISTANTE DAI DESIDERATA DI BOLLORÈ, CHE NE CHIEDE 30 – CDP POTREBBE RIENTRARE COME SOCIO NELL’IPOTETICO CONSORZIO, PER SALVARE “L’ITALIANITÀ”, MA DEVE SMOLLARE LA PARTECIPAZIONE IN OPEN FIBER…

Estratto dell’articolo di Marcello Astorri per “il Giornale”

 

pietro labriola

Il fondo americano Kkr si porta a casa una vittoria e avanza di una casella nel percorso che porta alla rete di Tim. Il cda della società di telecomunicazioni, infatti, ieri ha scelto con voto unanime di concedere un periodo di esclusiva agli americani […].

 

E ora che succede? Ci sarà senz’altro da fare i conti con i malumori di Vivendi. Un portavoce della società, contattato da il Giornale, ha opposto un no comment alla decisione del cda di Tim. Ma da quanto era emerso da un articolo del Financial Times, la media company francese con il 23,7% delle quote di Tim sarebbe fermamente contraria al prolungamento delle trattative con Kkr.

 

henry kravis

Per i francesi l’asset vale 31 miliardi e finora tutti i rilanci […] sono molto distanti dai desiderata. Inutile quindi perdere altro tempo su questa strada. Una posizione che, per il momento, ha ricompattato il cda di Tim, che ha scelto in modo unanime per l’esclusiva a Kkr. I due mesi (abbondanti) concessi dal cda di Tim serviranno sì a cercare di migliorare l’offerta di Kkr per Netco (che include anche Fibercop e Sparkle).

 

Ma anche a vedere se si concretizzerà l’alleanza tra gli americani e F2i, il fondo infrastrutturale partecipato da Cdp e guidato da Renato Ravanelli che potrebbe partecipare con una quota tra il 10 e il 15%.

 

DARIO SCANNAPIECO

Non è finita anche per la stessa Cdp, da Kkr c’è disponibilità ad accoglierla nell’ipotetico consorzio. Ma deve sciogliere i nodi Antitrust che sorgerebbero dalla sua partecipazione al 60% in OpenFiber. La vicenda si potrebbe risolvere scindendo la società e cedendo le “aree nere“, quelle più profittevoli, a Macquarie (che ha già il 40% di OpenFiber). Ma c’è anche un’altra via: la partecipazione di Cdp in NetCo con una quota esigua, da mero socio finanziario. […]

vincent bolloreVincent Bollore - Emmanuel Macron - Vivendi Tim -poste by macondorenato ravanelli 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA