IL LAVORO DEL FUTURO? I FURTI AL BANCOMAT! - DECINE DI TRUCCHI PER FREGARE ALLO SPORTELLO (O NEI DISPOSITIVI DEI NEGOZI)

Fabio Tonacci per "la Repubblica"

Il "loop libanese", il trucco del "buon samaritano" e la manovra dei "soldi a terra", il "cash trapping" con forcella (e nella variante "forchetta"), lo "skimming", lo skimming all'americana, lo skimming alla latina, il "giro di colla". E l'ultima minaccia, "Dexter", un virus che infetta le macchinette Pos dei negozi. Se esistesse un'accademia del crimine, la truffa ai bancomat meriterebbe per fantasia e variazioni almeno un paio di corsi. Un po' Ocean's Elevene molto Totò e Peppino. Prendete la manovra dei "soldi a terra".

È di una semplicità scolastica. Un palo, un biglietto da dieci euro, una finta cortesia, una vera ladra. Eppure, il video della telecamera di sorveglianza di una banca di Roma, su Repubblica. it, dimostra quanto sia efficace. Vittime le anziane, meglio se con borsetta. È questione di secondi. Appena la donna allo sportello automatico digita la cifra da prelevare, qualcuno le getta ai piedi una banconota, invitandola a raccoglierla. «Signora le sono caduti i soldi».

Presa così, alla sprovvista e in confusione, si china, e un complice sfila dalla bocchetta il denaro erogato. Se è abile, le ruba pure la carta, sostituendola con una finta. Poi se ne va. In questo modo cinque romeni hanno fatto una cinquantina di colpi nella capitale, prima di essere arrestati dai Carabinieri tre giorni fa. Ricorda un po' il trucco del "buon samaritano" (il ladro che si offre gentilmente di aiutare l'anziano, tenendogli la busta della spesa, e nel frattempo, meno gentilmente, lo deruba della carta), e non è così impegnativo come il "giro di colla".

Questa furbata era di moda un paio di anni fa: alcune bande di stranieri di Torino e di Lucca incollavano con la resina per i topi la bocchetta dove escono gli euro, quando il cliente perdeva la pazienza ed entrava in banca a protestare, il ladro con un gancio sbloccava la feritoia e se li prendeva. La versione 2.0 del "giro di colla" è il "cash trapping" con forcella, la forma più diffusa di truffa agli sportelli. Basta una graffetta piantata nella bocchetta sputasoldi e il criminale ottiene lo stesso risultato di incastrare temporaneamente il denaro.

A volte si utilizza il dente spezzato di una forchetta. Con una lastra da raggi x si può fare il "loop libanese": si modella un pezzo di pellicola, si mette nella fessura nera dove si inserisce il bancomat, in modo da impedirne l'espulsione. Quando il malcapitato si convince che la banca gli ha trattenuto la carta, interviene il ladro, lo invita a digitare di nuovo il pin (per memorizzarlo), ma niente da fare, la carta non esce più. Come va a finire la storia appena il cliente si allontana, si intuisce.

«I furti di questo tipo sono in crescita - spiega Vincenzo Nicoli, del Servizio centrale operativo della Polizia - come tutti i reati predatori. Oltre al "cash trapping" resiste ancora lo skimming». Non è certo una novità, ma è micidiale. Una microtelecamera installata sopra la pulsantiera (metodo alla "latina", diffuso in Italia, Spagna e Grecia) per registrare il pin, un lettore digitale quasi invisibile applicato sulla feritoia per clonare la banda magnetica della carta (in America lo fanno con sistemi wi-fi).

«Nello skimming gli specialisti sono i banditi romeni e bulgari - spiega Nicoli - perché nei loro paesi l'industria della miniaturizzazione ottica è molto avanzata». Solo nel 2012 le banche hanno registrato 266mila transazioni non riconosciute, per un totale di 55 milioni di euro rubati. In genere gli istituti rimborsano il danneggiato se il furto è stato fatto attraverso uno sportello manomesso. Diverso è il caso dei raggiri con sceneggiata tipo quello dei "soldi a terra", dove non ci sono responsabilità delle banche.

Non solo gli sportelli sono sotto attacco. L'Accademia del crimine ha partorito di recente "Dexter", dal nome del killer protagonista della serie tv. È un trojan che penetra nei dispositivi Pos degli esercizi commerciali attraverso le reti wi-fi e invia agli hacker tutti i codici delle carte. Il contagio è partito dall'India e si è propagato in quaranta paesi . Ora è arrivato anche in Europa.

 

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