marchionne cina elkann

I CINESI FRENANO, MA IL TITOLO DELLA FCA TOCCA IL MASSIMO STORICO - FRA 6 MESI, IL PIANO INDUSTRIALE DI MARCHIONNE: MASERATI ED ALFA FUORI DALLA FIAT. E LA FERRARI DIVENTA LA LIQUIDAZIONE PER IL MANAGER COL PULLOVER

 

Bianca Carretto per il Corriere della Sera

 

Geely CinaGeely Cina

Aver scoperto che Fiat Chrysler Automobiles aveva un pretendente cinese ha scatenato la Borsa e ha rimesso il gruppo italo americano al centro degli interessi internazionali. L’esperienza insegna che questo tipo di relazioni difficilmente sfocia in un matrimonio, anche in questo caso ci sono diversi ostacoli, due fondamentali, uno si chiama Donald Trump, l’altro Fondo Cinese Sovrano.

 

Il presidente Usa sembra aver già dato disposizioni alla sua amministrazione per ostacolare la vendita di Fca ai cinesi, mentre il China Investment Corporation, la porta d’accesso al capitalismo cinese, controllato dallo Stato, che sposta centinaia di miliardi di dollari, senza apparire, continua a mantenere il silenzio. Il Dragone favorisce l’esportazione di capitali da investire in società straniere ma non è detto che tutte le operazioni ottengano il via libera, specialmente negli Stati Uniti, dove organi di controllo vigilano sulle transazioni.

MARCHIONNE FIAT CINAMARCHIONNE FIAT CINA

 

Mediamente il 60% delle offerte cinesi non ha esito positivo. Ieri Geely (la favorita) per bocca del suo direttore generale, Gui Shengyue, ha comunicato di non avere, in questo momento, nessuna intenzione di acquistare Fca (che sui rumors ieri ha chiuso in rialzo del 2,64% a 10,9 euro, nuovo massimo storico). Great Wall e Donfeng, secondo la stampa locale, non sono in grado di assorbire Fca. La partita sembra già chiusa, l’indiscrezione filtrata dagli Usa è forse stata prematura, non sufficientemente approfondita.

 

È il caso di concentrarsi sul vero significato del piano industriale che Sergio Marchionne, in sintonia con il presidente John Elkann — il diretto interessato, visto che attraverso Exor, è il primo socio di Fca — ha annunciato per il primo semestre 2018. In quel programma si vedrà il futuro di Fca, il suo viatico prima di lasciare — non senza sofferenza e con una punta di nostalgia — l’incarico di amministratore delegato, alla fine del prossimo anno. La notizia diffusa ieri (non a caso) dell’unione di Fca con i gruppi Bmw, Intel e Mobileye per sviluppare una piattaforma da utilizzare per la guida autonoma, è il primo manifesto (ve ne saranno altri) di come Fca intende affrontare la mobilità del domani.

 

MARCHIONNEMARCHIONNE

Sarà Marchionne a dettagliare ogni particolare di questa visione che coinvolgerà tutti gli stabilimenti e i dipendenti dislocati nel mondo. La protezione di chi ha lavorato con lui, dal 2004, è la ragione basilare di tutto il suo progetto umano e industriale. Sarà precisata anche la strategia dello spin off, ossia se Alfa Romeo e Maserati faranno parte dello stesso pacchetto. Il brand del Biscione, in particolare, è solo agli inizi del suo rilancio e necessita di altri importanti investimenti per arrivare ad una totale indipendenza.

 

Il piano indicherà i tempi di uscita delle nuove vetture, il suv di segmento C, come verranno sostituite la Giulietta e la Mito e se sarà realizzata l’ammiraglia. Queste proiezioni riguarderanno tutti marchi, Jeep, Fiat, Maserati, Ram, Chrysler, Dodge, Lancia, Abarth, Mopar, veicoli commerciali compresi, con le propulsioni alternative, ibrida ed elettrica, distribuite, non a pioggia, sulla gamma prodotti.

 

GIULIA ALFA ROMEOGIULIA ALFA ROMEO

Verrà precisato il vero valore del gruppo, allegato si potrà leggere «il cartellino» con il prezzo di vendita. La base di partenza di qualsiasi trattativa. I pretendenti si faranno avanti conoscendo gli estremi della negoziazione. Saranno cinesi, coreani, giapponesi, americani, europei? Forse , davanti a tutti, si presenterà un gruppo, esperto in alleanze, che ha terminali in Europa e in Oriente, ma è ebole in Usa.

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATO, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…