NAGEL-GATE INTERNATIONAL! - IL CASO MEDIOBANCA SBARCA SUL “WALL STREET JOURNAL” E “FINANCIAL TIMES” - “LIGRESTI ORA RISCHIA DI PERDERE TUTTO E DI VEDERE DISTRUTTE LE SUE PROPRIETÀ” - L’AD DI MEDIOBANCA DAVANTI AI PM HA NEGATO L’ESISTENZA DI QUALSIASI ACCORDO CON I LIGRESTOS, E CHE LE RICHIESTE MILIONARIE (VACANZE GRATIS IN SARDEGNA COMPRESE) DELLA FAMIGGHIA ERANO INDIRIZZATE A UNIPOL…
1 - FONSAI: NAGEL INDAGATO FINISCE SU WALL STREET JOURNAL E FINANCIAL TIMES
Da "International Banking Monitoring"
La notizia dell'AD di Mediobanca Alberto Nagel indagato per l'affaire Ligresti sta già facendo il giro del mondo e campeggia sulle prime pagine dei più autorevoli quotidiani finanziari come il Wall Street Journal e il Financial Times. Lo rivela l'International Banking Monitoring, l'Osservatorio sull'immagine internazionale delle banche e della finanza italiana di Klaus Davi realizzato attraverso il monitoraggio di oltre 100 prestigiose testate estere.
In uno speciale firmato da Stacy Meichtry, il Wall Street Journal parla di indagini che fanno tremare i vertici di una delle banche di investimenti più potenti d'Italia. "Il direttore generale di Mediobanca è indagato dai procuratori italiani per aver presumibilmente ostacolato, in accordo con Salvatore Ligresti, il regolare controllo per il rilevamento di una grande società di investimenti nell'ambito dell'operazione Unipol-Fonsai".
"Nagel - continua il WSJ - era il coordinatore mondiale di un capitale sempre crescente che ha spianato la strada all'accordo Fondiaria-SAI. Quest'ultimo ha svelato il ruolo sovrapposto di Mediobanca come uno dei prestatori, oltre che azionisti e consulenti, più grandi del Paese. Per gran parte del Dopoguerra, Mediobanca è stata una delle istituzioni più potenti del Paese, usando la sua rete di azionisti aziendali per dominare alcune tra le più grandi società italiane".
"Negli ultimi anni - conclude la Meichtry - Mediobanca ha voluto fortemente mettere in evidenza il suo rinnovato interesse per l'investimento" (http://online.wsj.com/article/SB10000872396390443545504577563490894207140.html ).
Anche la bibbia della finanza londinese, il famosissimo Financial Times, in un articolo firmato da Eric Sylvers ricostruisce la vicenda, focalizzandosi sulle pericolose conseguenze del presunto patto occulto e, in particolare, sul futuro di Salvatore Ligresti: "Il patriarca della famiglia Ligresti, che fino alla settimana scorsa controllava Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, ora rischia, se verrà confermato il suo coinvolgimento nell'accordo, di perdere tutto e di vedere distrutte le sue proprietà " (http://www.ft.com/intl/cms/s/0/09689e94-dc23-11e1-86f8-00144feab49a.html#axzz22NTa7OiK).
2 - FONSAI: NAGEL, LIGRESTI MI CHIESERO DI INTERCEDERE CON UNIPOL
PER RIAPRIRE TAVOLO CON BOLOGNA; CHIESTE VACANZE GRATIS SARDEGNA
(ANSA) - I Ligresti avrebbero chiesto ad Alberto Nagel, l'amministratore delegato di Mediobanca, di farsi parte 'attiva' e intercedere per riaprire un tavolo con Unipol sulle loro richieste di 'buonuscita'. E' quanto avrebbe spiegato lo stesso Nagel durante l'interrogatorio davanti al pm Luigi Orsi, titolare dell'inchiesta sull'oramai ex galassia del gruppo dell'imprenditore siciliano.
Nagel, che ha risposto per circa sei ore alle domande, oltre ad aver negato di aver mai stipulato alcun accordo con i Ligresti, ma di aver siglato come 'presa d'attò la fotocopia di un documento redatto da Jonella, da quanto è trapelato, avrebbe precisato che i Ligresti gli sottoposero quella proposta affinché la 'registrasse' al fine di farsi tramite per la riapertura di un tavolo con Carlo Cimbri, ad della compagnia assicurativa, che comunque non avrebbe mai saputo dell'esistenza della richiesta. Questo perché lo stesso Cimbri aveva ormai tagliato i ponti con i Ligresti, da tempo recalcitranti verso l'Integrazione di Fonsai con la compagnia bolognese.
Nagel, indagato per ostacolo all'attività degli organi di vigilanza, da quanto si è saputo, avrebbe quindi fatto notare che i 'desiderata' dei Ligresti non erano di certo indirizzati all'istituto di via Filodrammatici ma a Unipol visto il contenuto delle richieste tra cui i 45 milioni cifra pari al controvalore delle azioni Premafin e vacanze garantite al Tanka Village in Sardegna. Nelle sei ore di interrogatorio, Nagel, tra l'altro, ha ripercorso, tappa dopo tappa, i suoi rapporti con i Ligresti in relazione all'operazione Premafin-Fonsai a partire dall'anno scorso. Da quando cioé sono iniziati i contatti per il 'salvataggio' del gruppo e ancor prima dell'entrata in scena di Unipol.
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